Prima casa giovani: come orientarsi tra mutuo e affitto

La decisione in riferimento ai giovani che vogliono avere una casa completamente a loro disposizione è sempre piuttosto complicata, a maggior ragione se il budget non è molto flessibile. Infatti, ci si chiede quale possa essere la soluzione più adatta tra l’acquisto dell’immobile e il pagamento delle rate di un mutuo conseguente, oppure puntare su un affitto.

Mutuo prima casa: ecco i requisiti da rispettare per i giovani

Lo scopo del Governo, con la nuova misura del mutuo prima casa, è quello di rendere molto più snello il percorso burocratico per i giovani che hanno l’obiettivo di comprare una casa. Lo scopo, di conseguenza, è in modo particolare quello di dare adeguato sostegno ai lavoratori precari che, per colpa dei riflessi dell’emergenza pandemica, difficilmente tendono a comprare una casa, preferendo piuttosto una soluzione molto più conveniente restare a casa dei genitori e continuare a vivere con loro.

prima casa

Comprare casa, le operazioni preliminari. Vademecum Agenzia Entrate

L’Agenzia delle Entrate, nel suo sito ha pubblicato online anche un vademecum volto a spiegare le procedure per comprare casa o per la vendita. In precedenza aveva già messo online un vademecum molto interessante legato alle procedure per l’affitto di un immobile

La guida dal titolo “Fisco e casa: acquisto e vendita”  appartiene ad una serie di guide di Agenzia Informa. Si rivolge soprattutto a coloro che vogliono vendere o comprare  casa senza incappare in sorprese fiscali. Quattro capitoli per un totale di 35 pagine che spiegano cosa fare prima e dopo l’acquisto di una casa, tutti gli accertamenti da sbrigare prima di arrivare al compromesso, le imposte da pagare e la base imponile su cui calcolare le tasse, le eventuali agevolazioni e le detrazioni. Ci sono una serie di indicazioni anche per chi ha ottenuto un immobile per successione o per donazione.

Le soluzioni finanziarie per non contrarre due mutui per comprare la casa vacanze

La prima cosa da fare in una procedura d’acquisto è la verifica riguardo il legittimo proprietario di un immobile, le ipoteche iscritte sullo stesso e le eventuali pendenze. Cosa vuol dire? Che la prima cosa da controllare è che l’appartamento che l’acquirente ha adocchiato sia negoziato con il legittimo proprietario dell’immobile. Poi è importante che l’appartamento sia libero da ipoteche e pendenze anche di tipo giudiziario. Questo genere di accertamenti devono essere fatti da un notaio, quello incaricato della redazione del contratto di compravendita.

Il privato cittadino può comunque accedere alle informazioni sull’immobile attraverso la consultazione dei Registri immobiliari. Si può chiedere cioè quella che si chiama ispezione ipotecaria e per averla è sufficiente avere un computer e un collegamento ad internet che consenta di entrare in contatto con l’ufficio provinciale Territorio. Dopo aver acquisito tutti i dati dell’immobile si passa alla stipula del compromesso cui segue il pagamento dell’imposta di registro. Il compromesso, conosciuto anche come atto preliminare che obbliga reciprocamente acquirente e venditore a concludere l’acquisto entro un tempo specifico, fa registrato entro i 20 giorni dalla firma del documento.

 

Mutuo casa per tre milioni di famiglie

2,94 milioni di famiglie in Italia pagano un mutuo per un importo medio mensile della rata pari a quasi 500 euro, 494 euro per l’esattezza. E’ questo uno dei dati emersi da un Rapporto dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica; ma il dato poco incoraggiante è dato sia dalla quota di mutuatari giovani, sia da quelli che sono proprietari dell’abitazione nonché esenti dal pagamento di un finanziamento ipotecario. Non lo scopriamo di certo oggi, ma per i giovani l’accesso al bene casa è diventato sempre più difficile, e le prospettive per il futuro non sembrano essere allo stesso modo rosee. Rispetto al passato, infatti, la banca al potenziale mutuatario chiede una forte solidità creditizia che spesso passa solo attraverso un altrettanto solido posto di lavoro, rigorosamente a tempo indeterminato.

Mutui e tassi usura, aumentano di pari passo

Per effetto dell’innalzamento dell’asticella sui tassi ad usura, le rate dei mutui in Italia aumenteranno generando sulle tasche delle famiglie che pagano un finanziamento ipotecario un aggravio annuo pari a ben 120 euro. A stimarlo è stata la Federconsumatori che, da una prima analisi di massima, ha quantificato la stangata sui consumatori e sulle famiglie che genererà la manovra triennale dei conti pubblici che attualmente sta approntando l’attuale Governo in carica ed in particolare il Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti. Nel dettaglio, sulle famiglie italiane, già colpite pesantemente dalla crisi finanziaria ed economia, la Federconsumatori stima che la manovra, in linea di massima, nell’attesa di saperne di più, peserà per ben 927 euro medi annui.

Erogazioni mutui come ai bei tempi

Per il mercato dei finanziamenti ipotecari possiamo ufficialmente dire che la crisi ce la siamo lasciata definitivamente alle spalle. Questo stando agli ultimissimi dati forniti dalla Banca D’Italia che, in particolare, ha reso noto come, a valere sull’intero 2010, con una crescita anno su anno dell’11,49%, le erogazioni di mutui si siano attestate ad una quota di quasi 57 miliardi di euro. Trattasi di un livello delle erogazioni che si spinge oltre i livelli registrati negli anni pre-crisi, ed in particolare nell’anno 2005, quando il sistema bancario erogò finanziamenti ipotecari per un ammontare complessivo pari a quasi 56,3 miliardi di euro. La lettura di questo dato deve essere comunque “pesata” visto che nell’ammontare di mutui erogati ci sono comprese anche le operazioni di rifinanziamento, ovverosia i mutui stipulati non con la finalità di costruire, ristrutturare o acquistare una casa, ma con quella della surroga o della sostituzione.

Mutuo per surroga ben gettonato dalle famiglie

Ad oggi il 18% delle richieste di mutuo ha come finalità quella della surroga, ovverosia il trasferimento del finanziamento ipotecario dalla vecchia alla nuova banca senza costi accessori così come prevedono le attuali Leggi vigenti. A rilevarlo con un’indagine è stato il Portale Mutui.it che, inoltre, ha messo in risalto come per i clienti bancari la surroga rappresenti una delle più importanti modifiche degli ultimi anni. Non a caso negli ultimi sei mesi il Portale ha rilevato un flusso di surroghe in aumento del 3% negli ultimi sei mesi rispetto allo stock di finanziamenti ipotecari complessivamente sottoscritti. Da questo punto di vista le famiglie più “virtuose” che chiedono la surroga sono quelle del Trentino Alto Adige, con una percentuale pari a ben il 31%; a seguire c’è il Friuli Venezia Giulia con il 29,2% e poi a ruota le Marche, la Sardegna, l’Emilia-Romagna e la Regione Veneto dove due famiglie su dieci quando chiedono un mutuo lo fanno proprio con il fine della portabilità. Da questo punto di vista, invece, i fanalini di coda sono la Regione Calabria e la Basilicata con percentuali al di sotto del 10%.

Assicurazione mutuo: rimborso premi diventa obbligatorio

La surroga di un mutuo, grazie alle liberalizzazioni degli anni scorsi, è senza costi a carico del contraente. A fronte però della portabilità del mutuo dalla vecchia alla nuova banca, in passato c’è stato il problema legato alla presenza, presso la vecchia banca, di coperture assicurative per le quali, associate al mutuo, si pagava o un premio annuo, oppure addirittura un premio in un’unica soluzione. Che fine faceva allora la polizza una volta surrogato o estinto, tramite sostituzione, il mutuo presso la vecchia banca? Ebbene, al riguardo finora la confusione è regnata sovrana visto che la vecchia banca, a propria discrezione, quando andava bene, restituiva al cliente la quota di premio assicurativo non goduto; oppure permetteva di modificare il beneficiario della polizza; oppure ancora non permetteva nessuna delle due soluzioni descritte. Queste condizioni hanno spesso rappresentato un ostacolo alla portabilità dei finanziamenti ipotecari e, quindi, al mercato dei mutui in Italia con finalità di surroga.

Mutui e prestiti: brutte notizie dal Milleproroghe

Sul Decreto Milleproroghe, che dovrebbe essere approvato con il voto di fiducia proprio oggi, martedì 15 febbraio 2011, incombe il rischio di un aumento della soglia del tasso ad usura. Trattasi di una brutta notizia, per le famiglie ed in particolare per i prodotti di accesso al credito come i mutui ed i finanziamenti, alla quale si sono subito opposte, congiuntamente, l’Adusbef e la Federconsumatori che giudicano tale misura, se dovesse passare, sia improponibile, sia incomprensibile. Questo perché secondo le due Associazioni sui prestiti e sui finanziamenti già erogati, a qualsiasi livello e per qualsiasi finalità, i guadagni in termini di interessi applicati, che vanno a finire nelle tasche delle banche, sono già abbondanti. A titolo d’esempio, lampante, Adusbef e Federconsumatori ricordano i tassi attualmente applicati in Italia sulle carte di credito revolving, bollate dalle due Associazioni dei Consumatori come dei “veri e propri strumenti infernali“.