Mutui, Savona è inarrestabile: +3,9% anche in un 2009 di crisi

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Crisi economica? Non dappertutto. O meglio: non dappertutto la crisi economica ha colpito nello stesso modo, lasciando dietro di sé strascici identici per località tra loro distanti e – per questo -attraversate da tessuti economici agli antipodi. Analizzando, come intendiamo fare qui sotto, il caso della provincia di Savona, ad esempio, è possibile rintracciare un quadro di sostanziale vivacità, una serie di movimenti in controtendenza rispetto alle medie nazionali, un ricorso al mercato immobiliare – e quindi anche all’accensione di mutui per l’acquisto – che altrove è stato e sarà difficile riscontrare. E dire che Savona è solo al 29simo posto nella classifica per provincie, quindi c’è anche chi sta molto meglio…

Il dato è stato prodotto dalla società Crif Decision Solution, azienda leader in Italia e in Europa per quanto riguarda le soluzioni a sostegno del credito per operazioni di vendita al dettaglio. Secondo questa analisi, il numero dei contratti di mutuo accesi nella provincia di Savona nel solo 2009 è cresciuto del 3,9% rispetto all’anno precedente, mentre l’importo medio del credito erogato per l’acquisto di immobili è stato pari a 146 mila euro. +4% è un incremento che è difficile considerare poco significativo, specie in un anno di crisi, ma il numero in sé spiega poco rispetto alle motivazioni, ed è qui che potrebbe cascare il classico asino.

Se infatti da un lato è vero che Savona è la migliore delle provincie liguri in questa particolare classifica (precede Imperia che è al 30° posto, La Spezia che segue al 34° e Genova al 41° con un incremento limitato all’1,7 per cento), è vero altrettanto che il dato si presta almeno a due chiavi di lettura: da un lato, testimonia una maggiore vivacità del mercato immobiliare, dall’altro può esprimere una maggiore difficoltà a fronteggiare gli impegni con risorse proprie da parte delle famiglie e delle imprese. Resta comunque il fatto, registrato dagli istituti di credito, che la contrazione delle richieste in Liguria è durata solo 4 mesi, i primi dell’anno: da maggio è cominciata una ripresa, trainata da soluzioni a tasso variabile (80% dei casi, di cui il 40% rappresentato da mutui variabili con cap).