Mutui fraudolenti: sgominata organizzazione al femminile da 10 milioni di euro

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Per chi è stato bambino quando lo eravamo anche noi, uno dei cartoni animati più popolari ed impossibili da dimenticare è senza dubbio l’intrigante “Occhi di gatto”: tre sorelle, bariste di giorno, di notte si trasformavano in una banda di ladre con l’intento di ricostruire l’opera di Michael Heinz, il loro amato padre. Donne e delinquenza è un binomio così insolito, infatti, da suggerire che anche qualora esse siano delle criminali, hanno sempre un nobile fine che le smuove. Non così nel caso di frode sui mutui scoperto dalla Guardia di Finanza di Roma: le Fiamme Gialle della Capitale hanno infatti sgominato una banda tutta al femminile che è stata capace di “taroccare” mutui per un valore di circa 10 milioni di euro.

“Associazione per delinquere finalizzata alla truffa, all’appropriazione indebita – annota Repubblica – e al falso: questi i reati contestati al gruppo. Durante l’operazione, denominata “ruderi d’oro”, sono state effettuate oltre 100 tra perquisizioni, sequestri e notifiche di atti nei confronti di oltre 70 indagati, tutti prestanome”. Già, perché il giochetto architettato da queste novelle “Occhi di gatto” era molto semplice quanto efficace. In sostanza, le truffatrici si facevano erogare mutui per somme consistenti presentando falsa documentazione. C’è persino il caso di un pensionato cui “le nostre” avevano attribuito un reddito (aggiuntivo rispetto alla pensione) di 2.800 euro.

Senza voler mancare di rispetto alle vittime cercando di alleggerire un poco la storia, diciamo che “le nostre” sono state tradite da una mania puramente femminile: il telefono! Intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno infatti consentito ai finanzieri di scoprire l’esistenza di una rete di periti, consulenti del lavoro e mediatori immobiliari che realizzavano la falsa documentazione necessaria all’erogazione dei mutui. Nei confronti delle oltre 70 “collaboratrici” a vario titolo sono stati emessi altrettanti avvisi di garanzia per favoreggiamento. Sono invece una trentina gli immobili utilizzati per mettere in atto la truffa.