Mutui e Fondo di solidarietà con il Credem

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Al Fondo di Solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa, partito lo scorso 15 novembre 2010, aderisce il Credem, Gruppo Credito Italiano. A darne notizia, attraverso il proprio sito Internet, è stato proprio il Gruppo bancario nel sottolineare come l’adesione al Fondo di Solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa segua l’iniziativa “Sospendi il mutuo” unitamente all’adesione al Piano Famiglie dell’ABI nel venire incontro alle difficoltà delle famiglie in merito al pagamento delle rate del finanziamento ipotecario per la casa adibita ad abitazione principale. Rispetto alla moratoria ABI-Consumatori, con il Fondo di Solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa è possibile ottenere la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento ipotecario per un periodo pari a ben 18 mesi. I richiedenti che otterranno la sospensione per 18 mesi vedranno incrementata la durata del piano di ammortamento senza costi aggiuntivi o applicazione di interessi di mora.

Così come che con la moratoria ABI-Consumatori, anche con il Fondo di Solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale occorre rispettare dei requisiti di accesso, a partire dall’importo di mutuo originario che non può essere superiore ai 250 mila euro; inoltre, il finanziamento ipotecario deve avere un’anzianità, ovverosia un ammortamento in corso, pari ad almeno un anno.

Tra gli altri requisiti da rispettare c’è quello relativo al reddito, ed in particolare all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che non può essere superiore, pena l’esclusione dall’accesso alla misura, al livello dei 30 mila euro. Inoltre, il proprietario dell’immobile deve coincidere con l’intestatario del mutuo, e la casa non deve essere di lusso. Devono poi essere rispettati requisiti legati al verificarsi di eventi ed imprevisti di natura temporanea o definitiva come l’insorgere di condizioni di non autosufficienza, la disoccupazione e, tra l’altro, anche la perdita del posto di lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro.