Mutui: fate un check up, possibili risparmi sensibili

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Il momento è propizio, sarà bene non lasciarselo sfuggire: tassi d’interesse molto vicini ai minimi storici (toccati solo alcuni mesi or sono), prospettive di crescita degli stessi rimandate ad un lungo periodo, un mercato immobiliare che vuole ripartire al più presto e per questo è ben disposto anche a praticare qualche sconto; sono solo alcuni dei fattori che consigliano a chi ancora non ha un mutuo di accenderlo adesso, invece che tergiversare con il rischio che poi sia troppo tardi. Ma sono anche i dati che suggeriscono a quelli che invece un mutuo ce l’hanno di andare a fargli un tagliando, giusto per capire se l’evoluzione repentina del mercato causata dalla crisi economica ha aperto nuovi possibili fronti di risparmio.

Partiamo da un dato: i prezzi delle case appaiono stabili, anche se da qui a fine anno è difficile prevedere l’eventualità di un rimbalzo o di una frenata, in ogni caso lievi. La situazione, insomma, è ancora sostanzialmente congelata. Però, mai come adesso, è più conveniente provare ad acquistare che non affidarsi ad una soluzione d’affitto “Perché a parte il confronto del costo delle rate e della locazione, bisogna tenere conto che l’affitto tende ogni anno a rivalutarsi, se non altro per l’inflazione. Inoltre è una spesa pura che non porta a nessun investimento” come spiega Roberto Anedda, direttore marketing di Mutui Online.

Convinti dalla bontà della soluzione, dobbiamo cercare ora il prodotto che più si adatta alle nostre esigenze: “Se si hanno redditi di una certa consistenza consiglierei un variabile di breve o media durata, fino a 20 anni – suggerisce Anedda –. I tassi impiegheranno qualche anno per risalire e l’eventuale rincaro sarebbe compensato dal risparmio attuale. Viceversa se il cliente preferisce una spesa certa nel tempo, oggi ci sono soluzioni ottimali anche a 30 anni con un tasso fisso attorno al 4,6-4,7%”. Consiglio finale, rivolto a tutti coloro i quali non sono ancora arrivati al giro di boa del loro piano di finanziamento: “è sicuramente il caso di fare il check up del contratto perchè spuntare un tasso anche solo inferiore dell’1% rispetto a quello iniziale significa risparmiare, dato un mutuo di 100mila euro, 700 euro l’anno”.