Domanda mutui casa: crescita lenta ma incoraggiante

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Dopo una lunga fase di stasi, caratterizzata da un andamento stagnante delle compravendite, e da un accesso al credito bancario che non sempre è stato fluido da parte delle famiglie e delle imprese, in Italia la tendenza risulta essere in palese inversione. Sebbene sia ancora presto per cantare vittoria, di certo gli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica fanno pensare ad un mercato dove la domanda di mutui ha interrotto oramai la tendenza ribassista, e si spera che ora la tendenza possa essere positiva. D’altronde i bassi tassi di interesse, ancora ampiamente sotto la media storica, sono appetibili per le famiglie ed ancor di più per le giovani coppie che, come tra l’altro mette in risalto il portale di comparazione online Supermoney.eu, in Italia aspirano sempre di più ad indebitarsi ma a patto che questo comporti l’avere un tetto sulla testa. Il sistema bancario, tra l’altro, offre oramai prodotti diversificati e adatti ad ogni esigenza in termini di importo della rata, tipologia di tasso e durata.

Pur tuttavia, Supermoney.eu ha altresì posto l’accento sul fatto che la valutazione e la scelta di un mutuo deve essere sempre accurata, ed in tal senso il poter effettuare dei confronti tra i vari prodotti proposti dalle banche è fondamentale. Il mercato, oltre ai classici mutui a tasso fisso o a tasso variabile, si è evoluto rapidamente negli ultimi due anni, anche in Italia, con finanziamenti immobiliari a tasso misto, a rata costante, oppure crescente o decrescente, ed in ultimo anche con il “cap”, ovverosia con la formula del tasso variabile ma a fronte di un tetto massimo alla rata noto alla stipula.

Il mutuo tra l’altro è l’ultima fase relativa all’acquisto di un immobile visto che la casa occorre prima trovarla ed anche ad un buon prezzo evitando di andare ad acquistare a prezzi sopravvalutati. Anche se infatti l’immobile si compra ad uso residenziale, e non per investire nel mattone, nel futuro per particolari esigenze può sorgere la necessità di cedere l’immobile, ragion per cui l’acquisto ad un prezzo troppo alto, fuori mercato per intenderci, comporta poi l’assunzione inevitabile di una perdita che in fasi di mercato difficili può essere anche ampia.