Mutui: cresce l’incidenza, non le sofferenze

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L’analisi del segmento dei mutui continua a fornire indicazioni positive rispetto allo stato dell’economia in un’Italia che, pur febbricitante, sta dimostrando di poter sopravvivere alla crisi economica mondiale anche meglio di tanti altri soggetti. Merito, indubbiamente, delle famiglie e della loro attitudine al risparmio piuttosto che all’indebitamento, dal momento che l’altro soggetto coinvolto, lo Stato, si dibatte invece in una crisi istituzionale che ne paralizza le decisioni (anche se il frangente particolarmente delicato suggerirebbe il comportamento opposto; ma questa è un’altra storia…). Quando la famiglia italiana media si indebita, emerge dalle analisi economiche, lo fa principalmente in un’ottica di investimento per il futuro piuttosto che per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.

Vero più al Nord che al Sud, ma comunque vero. E infatti le famiglie italiane, nonostante la fase di debolezza del ciclo economico, confermano una significativa ed ottima capacità di tenuta sul fronte finanziario. I finanziamenti per l’acquisto della casa di proprietà continuano a crescere sia per numero che per valore erogato anche se, in media, la rata del mutuo costa circa il 20% del reddito familiare disponibile. È insomma una parta significativa dello stipendio quella che va a rimborsare il denaro ottenuto mediante l’accensione di un mutuo, eppure – ciononostante, verrebbe da dire – in parallelo l’incidenza delle nuove sofferenze creditizie dei mutuatari si può definire senza ombra di dubbio “bassa”.

È quanto rivela il “Report trimestrale. Indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane”. L’analisi di questo “tagliando” periodico ci può dire molto rispetto alle abitudini degli italiani: in questo specifico caso, ci rivela che quando un nucleo familiare italiano sceglie di imbarcarsi nella richiesta di un finanziamento, mediamente sembra farlo “a ragion veduta”, ben consapevole di quali siano le risorse a propria disposizione ed i rischi connessi con questo particolare genere di operazione. E se non ce la si può permettere, la si rimanderà a tempi migliori…