Sospensione mutuo: tutte le informazioni utili

Sospensione mutuoLa sospensione mutuo è la soluzione per chi si trova in difficoltà, e non può pagare le rate del finanziamento. La legge protegge chi ha reale necessità, a seconda di alcuni fattori, grazie al Fondo di Solidarietà Prima Casa. Si tratta della Legge 244/2007, che consente si sospendere il pagamento se ci sono determinati elementi che impediscono la solvenza del mutuatario.

Sospendere le rate

Naturalmente non si può sospendere il mutuo senza un reale motivo. La legge prevede che si debbano avere determinate situazioni che impediscono al mutuatario di potersi procurare il denaro, come la perdita del lavoro, un improvviso handicap che porta alla non autosufficienza e ad un reddito Isee inferiore ai 30mila euro. Inoltre, il mutuo erogato non può essere contratto per cifre maggiori ai 250mila euro.

In queste condizioni si può sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi, e nel frattempo cercare una soluzione ai propri problemi. Le sospensioni massime concesse sono due. Naturalmente la richiesta va fatta alla banca che ha concesso il mutuo, con un modello scaricabile dal sito Consap, gestrice del Fondo.

Bisogna essere attenti alle regole. Infatti, se siete già in difficoltà e non state pagando, la sospensione è richiedibile solo entro 90 giorni dal primo ritardo. Una volta accettata la domanda, la sospensione deve essere attiva entro un mese.

Mutuo prima casa: cosa possiamo detrarre dalle tasse

Mutuo prima casaQuando si stipula un mutuo prima casa, c’è la possibilità di detrarre alcune spese dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta degli oneri accessori e degli interessi passivi. Infatti, le vecchie norme non hanno subito alcuna modifica o cancellazione, e quindi è possibile ancora riferirsi alle vecchie detrazioni fiscali per risparmiare qualcosina, in questi tempi difficili.

Le detrazioni

Vediamo quali sono le agevolazioni fiscali che si possono ottenere per il mutuo prima casa. Innanzitutto si possono detrarre parte degli interessi passivi, pari al 19% del totale, ma fino a 4mila euro. In pratica si tratta di un risparmio Irpef di 760 euro.

Le caratteristiche per ottenere la detrazione sono quelle classiche. Bisogna utilizzare la casa come residenza principale, da dichiarare entro un anno dall’acquisto. Naturalmente residente e proprietario devono essere la stessa persona. In questo modo avrete la possibilità anche di aggiungere la detrazione per uso familiare.

Se invece state ristrutturando la vostra casa, e avete per questo richiesto un apposito mutuo, potrete detrarre fino a 2.582,28 euro.

Per gli oneri accessori, ovvero le spese del notaio, dell’ipoteca, delle commissioni bancarie, di istruttoria, di registro, ma anche le penali di estinzione, la detrazione è del 50% per un massimo di 96mila euro. Quando chiedete un mutuo per l’efficienza energetica, questa detrazione arriva fino al 65%. Per i nuovi elettrodomestici a risparmio energetici, e per i mobili, la detrazione è sempre del 50% (fino a 10mila euro) e del 36% fino a 5mila euro per quel che riguarda la ristrutturazione delle aree verdi.

Mutui BEI per l’edilizia

mutui beiIl Mutuo BEI è una particolare forma di prestito agevolato realizzato nel 2013, con un incremento di fondi pari a 50 milioni di euro, che lo stato ha messo a disposizione a partire dal 2015.

Le caratteristiche del mutuo BEI

BEI è una vera e propria concessione di mutuo a carico dello Stato con durata triennale, che tutte le regioni possono stipulare mediante la Banca Europea degli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti.

Nel 2015 è stata messa a disposizione una somma di 40 milioni di euro l’anno, successivamente aumentata a 50 milioni di euro. Questa tipologia di finanziamento è rivolta anche alle scuole che vogliono mettere in sicurezza gli stabili tra il 2018 ed il 2020.

Per messa in sicurezza si intende anche la ristrutturazione e l’adeguamento antisismico, oltre alla costruzione di immobili nuovi. Le regioni sono tenute ad assegnare le risorse solo ad interventi prioritari, ovvero le soluzioni antisismiche, le certificazioni di agibilità dello stabile, l’adeguamento dell’antincendio e l’ampliamento delle strutture già esistenti.

Attualmente sono in corso le prime pubblicazioni dei bandi regionali presenti sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 4 aprile con decreto ministeriale del 3 gennaio. Gli interessati possono trovare maggiori informazioni sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Come si richiede un mutuo online

mutuo onlineOggi è possibile richiedere un mutuo anche online grazie ai siti specializzati, ed il finanziamento può essere richiesto con piccoli passaggi molto semplici.

Un po’ di informazioni

Se richiedete un preventivo online per l’acquisto di una casa ad esempio, una volta individuato l’immobile, e quindi il suo costo sul mercato, bisogna semplicemente inserire le informazioni che vi saranno richieste.

Oltre ai vostri dati personali troverete la località di ubicazione dell’immobile, il valore dell’abitazione, l’importo del finanziamento, la sua durata, la tipologia di tasso ed il reddito annuo. In pochissimi istanti è possibile visualizzare un elenco di istituti bancari con i loro relativi preventivi comprensivi di tutte le voci. È possibile ovviamente effettuare più simulazioni variando i parametri.

Se tramite il sistema online avete trovato un preventivo ideale al caso vostro, potete procedere alla fase successiva, ovvero all’inoltro della richiesta di fattibilità. In questa fase l’istituto bancario da voi scelto esprimerà un primo parare sul concessione del mutuo, esaminando le informazioni disponibili.

Primo tra tutti i dati è il rapporto tra il reddito netto e la rata del prestito che, ricordiamolo, non deve superare un terzo del reddito mensile. Se questa verifica va a buon fine, la banca procederà cpn la richiesta del mutuo e con l’invio della documentazione.

Mutui a tasso fisso, un’occhiata alle scelte

Mutui a tasso fissoA causa della vulnerabilità attuale della nostra economia e dei mercati finanziari, i mutui ed i prestiti sono stati messi a dura prova, questo però può essere un dato positivo a nostro favore.

Perché il mutuo a tasso fisso

Come avrete letto più volte sui giornali ed ascoltato anche alla televisione, i tassi sono ancora in discesa, e nonostante questo, vince il Tasso Fisso.
La BCE ha recentemente dichiarato di voler di voler intraprendere un atteggiamento cautelativo e di protezione nei confronti di quelli che sono considerati paesi a rischio.

A tal proposito per la chiusura del programma di Quantitative Easing, sembra aver preannunciato una nuova operazione di immissione di liquidità nel sistema economico-finanziario, ce prende il nome di longer-term refinancing (Ltro).

Tale metodo serve a garantire la giusta somma di liquidità alle banche dei Paesi in via di sviluppo che non possono acquistare titoli di stato o titoli governativi, ma lasciando comunque agli istituti la decisione di impiego.

Tutte le banche dunque potranno decidere o meno di acquistare obbligazioni e di erogare mutui alla popolazione ed alle imprese. Se prendiamo in considerazione che i titoli di stato hanno un rendimento molto basso, è deducibile che la scelta da parte degli istituti sarà quella dei mutui, non tanto per il guadagno che in sé determinano, ma per il significato ed il seguito che in termini di economia un nuovo cliente mutuatario può avere per una determinata banca.

Tassi sui mutui in salita da gennaio 2019

mutuiSi è registrato un leggero aumento sui tassi per l’acquisto delle abitazioni, dal 2,26% dello scorso anno al 2,31% da gennaio 2019, mentre si è evidenziata un brusca frenata per i prestiti alle piccole e medie imprese.

La situazione

Oggi acquistare casa attraverso il mutuo è ancora più costoso rispetti a due anni fa.

Stando ai dati diffusi da parte di Banca Italia, a gennaio i tassi di interessi sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto della prima abitazione, comprensivi di tutte le spese accessorie, sono stati pari al 2,31%, rispetto al 2,26% registrato nel mese di dicembre.

Via Nazionale invece rivela che per quanto riguarda le nuove erogazioni di credito al consumo, si è registrata una percentuale pari all’8,19%.

Per quanto riguarda invece i tassi di interesse sui prestiti nuovi alle società non finanziarie, il tasso evidenziato è pari all’1,47%, uguale al mese precedente.

I tassi sui nuovi prestiti con importi fino ad un milione di euro, sono stati pari al 2,03%, mentre quelli sui nuovi prestiti per importi molto superiori al milione, sono stati all’1,04%. Sul complesso dei depositi, i tassi passivi hanno registrato un incremento pari allo 0,36%.

Il mese di gennaio ha visto anche frenare bruscamente le erogazioni alle aziende, ed i prestiti a tutte le imprese non finanziarie si sono ridotte dello 0,7% nell’arco di dodici mesi, dopo una crescita pari all’1,2%.

Mutuo prima casa Posteitaliane soluzione 2019

prima casa Come sappiamo la ricerca del mutuo per l’acquisto della prima casa parte generalmente dal confronto tra le offerte migliori che propongono le banche.
Oggi è possibile tra le varie opzioni di finanziamento con la finalità di acquisto o ristrutturazione e surroga, chiedere dei preventivi anche a Posteitaliane.

Il Mutuo prima casa Posteitaliane

BancoPosta propone ala sua clientela un mutuo per finanziare l’acquisto della prima casa fini all’80% del suo valore. La durata del finanziamento va da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30.

Per quanto riguarda invece il tasso di interesse è possibile scegliere tra le tre opzioni, ovvero tasso fisso su base Eurisis oppure tasso variabile su base Euribor o optare per il tasso misto.

Questa ultima soluzione prevede delle finestre temporali di 3 o di 5 anni, che servono a variare le condizioni prestabilite e passare dunque da un tasso fisso ad uno variabile oppure viceversa.

Inoltre Posteitaliane consente alla clientela di estinguere anticipatamente il debito oppure di ridurlo senza dover pagare penali o commissioni.

Se scegliete il tasso fisso potrete inoltre beneficiare di una opzione di sospensione temporanea della rata, mentre con il tasso variabile si aggiunge a questa opzione un’altra sulla flessibilità di durata del piano di rimborso.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di recarvi all’ufficio postale più vicino e chiedere un appuntamento.

Cosa scegliere tra mutuo e affitto? La risposta sembra ovvia

Tante volte, chi è in affitto, pensa che con tutti i soldi pagati per avere una casa non propria, avrebbe potuto acquistarne una con il mutuo. Ma non è una scelta così facile, anche se i tassi molto bassi degli ultimi anni hanno certamente fatto propendere più per il mutuo. Chiaramente quando si ha la possibilità di richiederlo, altrimenti vien da sé che l’affitto resta l’unica soluzione.

Mutuo o affitto

Ma cosa fare se invece abbiamo la possibilità di richiedere il finanziamento? Il mutuo ci mette nella condizione di avere una sicurezza lavorativa, che non è intesa solo come discorso economico. Infatti, prendere una casa di proprietà dove vivere, presuppone sempre una certa stabilità nella sede lavorativa. Non bisogna insomma fare una professione in cui si prevede di spostarsi abbastanza frequentemente. A meno che non si sia disposti ad affittare quella casa, con tutti gli oneri e i problemi connessi.

Per il mutuo poi, c’è sempre da considerare l’anticipo, che vi proverà di una somma considerevole. l’affitto sembra a volte, una soluzione più comoda, specie se non si hanno dei risparmi. Inoltre, vi permette di evitare alcune spese che sono a carico del proprietario, come alcune tasse e la manutenzione. A proposito, se invece dovete comprare l’immobile, attenzione allo stato dello stabile, per non avere appunto, delle spese straordinarie.

Oggi, con gli affitti a canone concordato e bloccato, si possono risparmiare molti soldi. Ricordiamo però il grande vantaggio di mutui a tassi molto bassi.