Richiedere un mutuo, ecco quali sono i documenti che servono

Spread the love

Per poter ottenere un mutuo, è importante che vengano presentati dei documenti ben precisi. In questi casi, la banca può accettare e garantire la concessione del mutuo solo ed esclusivamente aver attentamente verificato la situazione non solo economica, ma soprattutto reddituale di chi fa tale richiesta.

Quando si parla dei mutui, si fa riferimento a un contratto che spesso viene stipulato per portare a termine l’acquisto di un’abitazione. Serve, come detto in precedenza, soddisfare dei requisiti ben precisi. La banca, di conseguenza, deve avere tutti i dati necessari per poter effettuare una valutazione corretta e onnicomprensiva della situazione sia economica che reddituale.

Quali sono i documenti che servono

Tutti coloro che hanno intenzione di presentare la richiesta di un mutuo, di conseguenza, devono prendere in considerazione la preparazione di alcuni documenti ben specifici. Prima i documenti anagrafici, che devono corrispondere al codice fiscale, al certificato di nascita, alla carta di identità, allo stato di famiglia, così come a quello civile. Per i cittadini extracomunitari serve ovviamente anche il permesso di soggiorno.

Gli altri documenti che servono sono quelli relativi al reddito e quelli che si riferiscono all’immobile. Nel primo caso, si parla, come si può facilmente intuire, del modello CUD, l’ultimo in ordine di tempo che è stato presentato, oppure il modello 730. Non solo, dal momento che bisogna allegare pure le ultime due buste paga in riferimento a tutti coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente. Discorso diverso, invece, per i lavoratori autonomi, che dovranno presentare il modello unico, oppure per chi percepisce un reddito da pensione, che dovrà quindi presentare il cedolino della pensione.

Infine, i documenti dell’immobile sono assolutamente necessari: in questi casi, di conseguenza, serve preparare sia la planimetria dell’immobile che il contratto preliminare. Tutto qui? No, visto che serve predisporre pure il rogito e la concessione edilizia nel caso in cui si dovesse trattare di un immobile di nuova costruzione.

Una delle più importanti novità introdotte nel corso degli ultimi mesi è certamente quella che riguarda l’autocertificazione. Vi è un vero e proprio obbligo in capo alla pubblica amministrazione di accettare l’autocertificazione che viene presentata da parte dei cittadini. Ebbene, tale onere è stato esteso, tramite il Decreto Semplificazioni, pure ad altri soggetti che erogano servizi, come ad esempio le banche, anche se non hanno alcun legame con la PA. I controlli su tutte queste autocertificazioni dovranno essere effettuati sempre tenendo conto della proporzione rispetto al rischio, così come all’entità del beneficio che viene erogato.