Codacons: “Mutui in crescita? Segnale di Crisi”

“Il mondo è bello perché è vario”, amano ripetere coloro i quali si sono ormai rassegnati alla varietà delle posizioni in campo in ogni dibattito. Eppure, a voler essere sinceri, di fronte a certe sparate cominciamo quasi a rimpiangere quei momenti in cui c’era qualcuno, si chiamasse confessione o partito, che ci diceva quale fosse il suo modo – ortodosso – di pensare cui noi eravamo solamente tenuti a conformarci, e poi a confrontarsi con le altre posizioni in campo sarebbe stato il movimento cui avevamo delegato la nostra rappresentatività. Cascano, infatti, onestamente le braccia dinanzi all’ultima affermazione del Codacons, sicuramente veritiera ma per un numero di casi talmente limitato che è disonesto fare notizia e cercare lo scandalo con un’affermazione tanto qualunquista.

Mutuo chirografario Mantovabanca per l’energia pulita

Per chi di una casa è già proprietario, e vuole renderla efficiente dal punto di vista energetico andando ad installare un impianto di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, la Banca di Credito Cooperativo Mantovabanca 1896 propone alla propria clientela, privati, aziende, ma anche enti pubblici, “Energia Pulita”, il mutuo chirografario o ipotecario che, grazie ad un accordo con Legambiente, ed a fronte di un tasso agevolato, permette di ottenere un finanziamento per la progettazione, realizzazione e connessione in rete di un impianto fotovoltaico; il prodotto, inoltre, è accessibile anche per impianti a collettori solari, mini-idroelettrici, eolici, a biomasse, a mini-cogenerazione ma anche per l’adozione di sistemi che garantiscano l’efficienza energetica. I privati, le aziende e gli enti pubblici possono stipulare il Mutuo Mantovabanca Energia Pulita potendo ottenere importi fino a ben 200 mila euro con la formula del finanziamento chirografario, senza il rilascio di garanzie reali, per durate fino a dieci anni, mentre oltre i dieci e fino a venti anni il mutuo è stipulabile dietro presentazione di garanzia ipotecaria.

Compravendite immobiliari, riparte il mercato. E con lui i mutui…

Non è stato un periodo semplice, quello appena trascorso. Ma il sereno è tornato, così come il segno più davanti al dato numerico riferito alle compravendite immobiliari; un’apparizione gradita e attesa a lungo, molto a lungo; diciamo per tre anni almeno. Avete capito bene: il dato sulle compravendite immobiliari è tornato a crescere: è questo, almeno, quanto comunicato dall’Istat, che ha diffuso i dati riguardanti acquisti e cessioni di immobili e riferiti ai mutui relativi ai primi tre mesi del 2010.

BCC Roma è Mutuo Sistema Energia: Interventi Mobilità Sostenibile

A cosa serve un incentivo? Generalmente, esso viene offerto quando si crede a qualcosa la cui realizzazione passa attraverso un percorso antieconomico. Proviamo a spiegarci meglio con qualche esempio: crediamo che il bene della nazione sia il rilancio del settore automobilistico? Incentiviamolo! Riteniamo sia più giusto investire nel settore delle energie rinnovabili, anche se i costi per la dotazione di centrali eoliche o pannelli fotovoltaici sono molto elevati? Consentiamo di ammortizzare in qualche modo l’investimento, così che anche il settore produttivo abbia i soldi per continuare la ricerca e possa creare nuovi prodotti più efficienti e più accessibili al grande pubblico. Per chi crede nel rispetto dell’ambiente come valore per la salvaguardia del futuro del Pianeta, esistono una serie di incentivi pubblici. Ma anche privati, come il mutuo “Sistema Energia” di BCC Roma.

Mutui: attenzione al rialzo dei tassi

Le famiglie italiane, in virtù, negli ultimi mesi, di una fase di mercato caratterizzata da tassi favorevoli, in quanto molto bassi, ne hanno approfittato andando a stipulare un mutuo per la casa. Come diretta conseguenza, in accordo con i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel primo trimestre di quest’anno c’è stato in Italia un balzo dei mutui del 13,7%, ma secondo il Codacons il dato non individua affatto un segnale di ripresa, ma una chiara indicazione della crisi in atto. Anzi, l’Associazione, rivolgendosi alle famiglie consumatrici, le invita a fare molta ma molta attenzione al rialzo dei tassi di interesse; finora, infatti, i tassi bassi sono frutto della recessione, ma cosa accadrà nel momento in cui le economie mondiali torneranno a crescere in maniera sostenuta e sostenibile?

Mutui e ipoteche immobiliari nel primo trimestre 2010

Nel primo trimestre di quest’anno in Italia sono stati complessivamente stipulati ben 179.654 mutui, dei quali il 41,1%, corrispondenti a 73.754, senza la costituzione di ipoteca immobiliare, mentre il restante 58,9 per cento, corrispondente a 105.900 mutui, sono stati invece stipulati con una garanzia ipotecaria. A fornire questi dati è stato l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, sottolineando come rispetto ai primi tre mesi del 2009 il numero totale dei mutui sia aumentato di ben il 13,7%. Trattasi di un dato buono ed incoraggiante che fa il paio con le compravendite immobiliari che, sempre nel primo trimestre 2010, e sempre in accordo con le rilevazioni Istat, sono allo stesso modo cresciute. Il dato in crescita relativo ai mutui non fa altro che confermare quella tendenza e quella ripresa già registrata a partire dall’ultimo trimestre del 2009.

Rapina in Banca per Mutui: “Qui non teniamo contante, cretino!”

E noi che pensavamo potesse accadere solamente nelle più esilaranti tra le comiche… già: ci sono rapinatori che pianificano il colpo per mesi, appostandosi davanti all’uscio della banca individuata per settimane nel tentativo di scoprire le abitudini di impiegati e risparmiatori; e ci sono “ladri di polli” che dimostrano di essere anche più polli rispetto alle loro proverbiali vittime, tanto da finire sui giornali per i loro fallimenti e regalare qualche minuto di ilarità a tutti quelli che i giornali li leggono. Anche quello che stiamo per raccontarvi è solo l’ennesimo caso di delinquente dilettante che si lancia in un’impresa più grande di lui e delle proprie possibilità, e finisce per fare la figura del fesso.

Il Debito corre trainato dai Mutui: cosa significa?

Le notizie bisogna saperle leggere. Prendiamo, come emblematico, il caso che ci accingiamo ad illustrarvi: i debiti delle famiglie italiane sono stati definiti “in forte crescita” dalla Banca d’Italia, ma il dato può essere considerato – almeno a nostro avviso – allarmante solo a metà. Partiamo, come sempre è d’obbligo fare in questi casi, da alcuni dati numerici, oggettivi per definizione: a luglio 2010, secondo quanto rilevato dall’istituto di Via Nazionale, i prestiti complessivi alle famiglie sono arrivati a quota 579,478 miliardi, con un +20,78% rispetto ai 479,777 miliardi dello stesso mese dell’anno scorso. Valori che possono essere considerati molto preoccupanti, se letti così, ma che nascondono una realtà se non più rosea almeno decisamente più composita.

Mutui e prestiti: famiglie italiane indebitate ma non troppo

La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno in questi ultimi due anni in Italia non solo dal fronte occupazionale, ma anche da quello dell’indebitamento delle famiglie che è inesorabilmente cresciuto al fine di poter far fronte non solo alle spese straordinarie, ma anche a quelle obbligate. Pur tuttavia, effettuando il confronto tra le famiglie italiane e quelle degli altri Paesi europei più importanti, il quadro è per certi versi, se non incoraggiante, meno preoccupante. Le famiglie italiane, in accordo con un Rapporto dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, sono infatti le meno indebitate d’Europa. Certo, il debito medio in Italia è cresciuto, in base alle rilevazioni dell’Associazione degli artigiani mestrina, a 24.512 euro, ma sembra poca cosa in confronto ai 67.588 euro medi a famiglia nel Regno Unito; ma anche in Francia ed in Germania, rispettivamente con 37.858 e 37.094 euro, l’indebitamento delle famiglie risulta essere più elevato.

Mutuo Domus Block Intesa Sanpaolo: i tassi correnti

Fino alla fine del corrente mese di settembre, Intesa Sanpaolo propone il Mutuo Domus Block con un Tan ed un Taeg inferiore al 3% su tutte le durate che partono da 10 e che possono arrivare fino a ben 30 anni. “Domus Block”, lo ricordiamo, è il mutuo innovativo proposto dalle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo che coniuga ai vantaggi attualmente offerti dal tasso variabile la sicurezza di un tetto massimo noto alla stipula e fissato in questo momento al 5% per i mutui di durata decennale con tasso bloccato per i primi cinque; questo significa che mese dopo mese si andrà a pagare una rata agganciata al tasso variabile, ma non potrà mai superare il tetto massimo prestabilito alla stipula. L’indicizzazione del Mutuo Domus Block di Intesa Sanpaolo è quella classica, ovverosia con l’applicazione sulla rata del tasso euribor a fronte di importi erogabili che possono arrivare fino all’80% del valore dell’immobile.

Mutui: anche Tiger Woods ne ha chiesto uno; da 54 milioni…

Chissà com’è la vita di una persona da sempre sotto i riflettori, dapprima idolatrata quindi messa all’indice per i propri comportamenti viziosi. Secondo noi, non deve essere semplice il passaggio dagli altari alla polvere: di sicuro lo è molto meno rispetto al tragitto contrario, anche se pure in questo ultimo caso il rischio che l’esaltazione possa dare alla testa è sempre dietro l’angolo. Oggi parliamo dell’esempio di Tiger Woods, universalmente considerato il più straordinario campione di golf di tutti i tempi prima di diventare il “bad man” per eccellenza per via dei continui tradimenti alla moglie, da questa scoperti e quindi diffusamente narrati dalle sin lì silenziose amanti.

Trasferire il mutuo a costo zero

Come una macchina, magari con molti chilometri oramai alle spalle, in materia di mutui la banca online IWBank è in grado di poter andare supervalutare il proprio usato, ovverosia il vecchio mutuo acceso presso un altro istituto di credito, e magari diventato sin troppo oneroso. In particolare, con IWBank è possibile andare a trasferire il proprio vecchio mutuo a costo zero senza dover tra l’altro pagare neanche le spese per l’onorario del notaio, che sono rigorosamente a carico della Banca online IWBank. Questo grazie alla cosiddetta surroga che può permettere al mutuatario di cambiare banca per il proprio mutuo da un lato senza doversi sobbarcare dei costi, e dall’altro potendo rendere più vantaggioso il finanziamento immobiliare in termini di tasso applicato, importo della rata e durata di rimborso del debito residuo. In particolare, grazie alla surroga, innanzitutto, nell’operazione di trasferimento del mutuo dalla vecchia alla nuova Banca non si perdono i benefici fiscali previsti dalla Legge che, quindi, continuano senza problemi a sussistere.

Mutui: UniCredit lancia un bond AAA

È sempre più affascinante cercare di comprendere quali siano i meccanismi che soggiacciono al mondo della finanza: lungi dal dover considerare che le banche siano enti filantropici oppure, per converso, associazioni a delinquere, come magari ritiene qualcuno tra voi lettori, stiamo invece scoprendo che il denaro messo in circolo dagli istituti di credito, sia alla voce “dare” così come alla voce “avere”, è il carburante di un motore che tiene in moto l’intero sistema economico, a maggior ragione in un’Italia che fonda molta parte della propria fortuna su pochi ma robusti pilastri: l’industria meccanica, il settore immobiliare (in misura anche maggiore) e – appunto – le banche.

Mutui: risparmiare sulla rata con l’euribor basso

Nel nostro Paese, a fronte di rincari su molti beni e servizi registrati negli ultimi due anni, c’è stato un contestuale quanto forte ridimensionamento della rata sui mutui a tasso variabile. Rispetto al periodo precrisi, quando il tasso euribor era alle stelle, la rata media di un finanziamento a tasso variabile è scesa da 822 euro a 704 euro con un risparmio del 15% medio circa. A mettere in risalto questo dato è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel far presente come anche nel 2011, in base all’attuale scenario ed alle previsioni formulate dagli esperti, il tasso medio applicato su un mutuo a tasso variabile continuerà a mantenersi ben al di sotto della media storica. Chi ha quindi acquistato la casa con un mutuo a tasso variabile nel periodo precrisi ha poi potuto avvantaggiarsi, mese dopo mese, di un progressivo abbassamento della rata che, a livello geografico nel nostro Paese, è stato più marcato al Centro e nel Nord Ovest dell’Italia, mentre al Sud l’abbassamento medio percentuale della rata mensile è stato leggermente inferiore al 10%.