Mutui a tasso negativo? In Nord Europa: il caso danese

jyske bank

I mutui a tasso negativo sono il sogno di tutti i clienti della banca, e sembra che in Nord Europa, e in Danimarca in particolare, il sogno si stia avverando. Le banche, da quelle parti, stanno andando verso la direzione che i clienti desiderano. Molti parlano di attenzione alle esigenze di risparmio dei propri clienti, da parte degli Istituti di credito, ma probabilmente si tratta solo di una strategia commerciale, per far riprendere il mercato che ultimamente sta mostrando segnali di cedimenti, in tutto il mondo.

Non a caso, la BCE ha deciso di riprendere i suoi programmi di immissione di liquidità e contenimento dei tassi, e la Federal Reserve americana ha appena tagliato il costo del dollaro. E così i danesi, in particolare, si trovano a pagare mutui senza interessi o con interessi negativi.

Il caso danese

Il caso danese è racchiuso tutto in un nome, Jyske Bank, una banca che ha deciso di offrire mutui ipotecari a tasso negativo. Il mutuo ipotecario è quello classico che si aggira, o supera, l’80% del valore immobiliare.

La Jyske Bank ha deciso di offrire mutui anche al 100% con l’applicazione di un tasso del -0,5%. In questo modo, il mutuatario si troverà a rimborsare una somma che è addirittura inferiore a quella concessa dalla banca in sede di erogazione.

In questa banca dunque, nel tempo potrete addirittura risparmiare qualcosina, ovvero pagare il mutuo, meno di quanto avrete pagato la casa. Una sorta di regalo, da parte della banca, che a molti pare impossibile. In realtà, come accennato prima, la banca deve far fronte al momento economico poco favorevole, e quindi interessi zero è pur sempre meglio che non “lavorare” affatto.

La banca, in realtà, si “accontenterebbe” delle varie commissioni, guadagnando meno, ma aumentando in questo modo la propria clientela in una strategia di lungo termine. In questo modo si metterebbe al riparo da eventuali default, diversificando e fidelizzando la sua clientela.

In Danimarca, in particolare, il valore degli immobili sta aumentando, ma diminuiscono le richieste di mutuo, proprio a causa dell’aumento dei prezzi. Per questo la banca ha deciso una strategia nuova, a lungo termine, che garantisca, spera la banca, il mantenimento delle richieste dei mutui.

Crollano i mutui erogati

Le erogazioni dei mutui sono in calo, a dirlo stavolta è il nostro Istituto nazionale di statistica che confronta gli ultimi dati con quelli disponibili degli anni passati. In primo luogo si rileva un calo dei mutui nel quarto trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010.

La diminuzione è pari al 31,3%. Se però si fanno considerazioni sull’intero 2011, l’allarme diventa più contenuto. Infatti rispetto al 2010 c’è un calo dei mutui in totale pari al 14,3%, ma si parla di una diminuzione dell’8,4% dei mutui ipotecari e di un calo del 22,9% dei mutui senza ipoteca immobiliare.

Crescita mutui per liquidità

Nella seconda parte del 2011 la domanda di mutui è crollata ma si sono fatti strada altri prodotti creditizi che fanno leva sempre sul possesso dell’immobile.

Peccato che i mutui per ottenere liquidità siano più difficile da ottenere. Ecco l’analisi.

Il mercato dei mutui crolla e nella seconda metà del 2011 si registra una diminuzione del 44 per cento. Tutto è dovuto ai rincari dei costi dei finanziamenti ma anche all’incertezza economica delle famiglie.

Mutui fino al 100% nella Regione Friuli Venezia Giulia

Finanziamenti ipotecari con importi erogabili non fino all’80% del valore dell’immobile, come avviene di norma attraverso il canale bancario, ma fino al 100%. Questo succede nel Friuli Venezia Giulia dove l’Amministrazione regionale proprio oggi, venerdì 25 febbraio 2011, ha reso noto che su proposta di Riccardo Riccardi, Assessore ai Lavori Pubblici, la Giunta ha approvato una convenzione aggiuntiva inerente proprio le agevolazioni sui mutui. Trattasi, nel dettaglio, di una convenzione che si aggiunge a quella che è stata sottoscritta con la Banca Mediocredito FVG nel 2002; l’obiettivo dell’Amministrazione regionale è quello di andare a riavviare per i mutui casa il canale agevolativo che, grazie al supporto delle garanzie integrative, permetta di stipulare mutui sull’intero valore dell’unità immobiliare da acquistare. Le garanzie aggiuntive concesse, nell’ambito della stipula di finanziamenti ipotecari sottoscritti dal cliente con la Banca, sono quelle con finalità di prima casa non solo per l’acquisto, ma anche per ristrutturazione o costruzione immobiliare.

Mutui e finanziamenti sotto controllo con lo sportello evoluto

Nel nostro Paese il 23% degli sportelli Atm offre la possibilità di consultare, senza bisogno di doversi rivolgere all’operatore presente allo sportello, la propria posizione in materia di finanziamenti e di mutui. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con un Rapporto sugli sportelli ATM evoluti presenti in Italia. Nell’arco di un anno presso i 46 mila sportelli automatici presenti sul territorio nazionale sono state fatte la bellezza di un miliardo di operazioni a fronte di una movimentazioni complessive di denaro pari a 131 miliardi di euro. In particolare, lo sportello ATM, “anticamente” utilizzato ed utilizzabile solo per il prelievo di contante, adesso serve anche per andare a consultare il proprio conto titoli e controllare i movimenti relativi all’utilizzo delle carte di credito di cui si è in possesso. L’evoluzione dello sportello bancario automatico è stata tale negli anni che oramai presso molti ATM si possono versare non solo i contanti, ma anche gli assegni.

Mutuo casa più sicuro con le Linee Guida ABI

Ai fini della valutazione degli immobili, e per garantire, nell’erogazione del credito ai mutuatari, una maggiore efficienza, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha reso noto in data odierna, giovedì 25 novembre 2010,  d’aver messo a punto delle apposite Linee Guida finalizzate a far aumentare per il mercato immobiliare le condizioni di certezza e di trasparenza. Questo grazie ad un protocollo d’intesa che proprio oggi, a Roma, l’ABI ha siglato con gli Ordini Professionali dei Geometri, dei Periti Industriali, degli Architetti, degli Agronomi e dei Periti agrari unitamente a Tecnoborsa ed alle primarie società che si occupano della valutazione immobiliare. Le Linee Guida che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) con una nota, sono state condivise nei contenuti anche dall’Agenzia del Territorio, permetteranno di mitigare il rischio sul credito grazie proprio ad un coinvolgimento pieno di tutti gli attori in campo, sia privati, sia istituzionali.

Mutui Friuli Venezia Giulia: Bando per le famiglie in scadenza

Stanno per scadere, nella Regione Friuli Venezia Giulia, i termini di partecipazione ad un importante Bando messo a punto dall’Amministrazione regionale a favore di quei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali e che sono contestualmente in difficoltà con il pagamento della rata mensile del mutuo. La scadenza per la presentazione delle domande, infatti, è fissata per venerdì prossimo, 1 ottobre 2010, termine ultimo per inoltrare le istanze a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure a mano direttamente presso la sede di Udine, al numero 1 di via Aquileia, della  Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A.. Alla domanda di contributo per il pagamento dei mutui per la casa, che deve essere redatta su un apposito modello, deve essere altresì allegata la dichiarazione, a cura della Banca, che quantifica gli interessi di mora che sono maturati e che non sono stati pagati sul mutuo per la prima casa a partire dalla data dell’1 luglio 2008 e fino all’11 giugno del 2009.

Mutui casa: Friuli Venezia Giulia, aiuti ai lavoratori

Per i lavoratori che nel Friuli Venezia Giulia percepiscono gli ammortizzatori sociali, e che sono nello stesso tempo in difficoltà con il pagamento dei mutui per la casa, arriva una boccata d’ossigeno. Così come previsto dalla Legge Regionale numero 6 del 2003, in corrispondenza dell’articolo 10, comma 1bis, l’Amministrazione potrà infatti erogare alla banca che ha concesso il finanziamento dei contributi in conto capitale a favore di quei mutuatari che percepiscono gli ammortizzatori sociali, e che con i fondi regionali potranno quindi trarre sollievo attraverso uno sgravio sugli interessi di mora scattati sulle rate di mutuo non pagate a causa di difficoltà finanziarie. La misura, in accordo con quanto rende noto con un comunicato l’Amministrazione regionale, è fruibile dopo che è stato emanato l’1 luglio scorso un apposito Decreto, il numero 150, da parte del Presidente della Regione, cui è seguita poi la pubblicazione di un Regolamento.

Acquisto case: flop nel 2009, interessi per mutui crollati nel 2010

Continua a essere il momento più propizio per quanti hanno intenzione di mettere radici e comprare casa: se è vero – come la storia insegna – che le condizioni economiche hanno spesso determinato evoluzioni o involuzioni sociali, il contesto storico attuale potrebbe anche incentivare alla formazione di nuovi nuclei familiari.

Non fosse altro perchè acquistare un domicilio adesso ha il vantaggio di tassi di interesse sempre più bassi. Vero è – di rimando – che con il diminuire dei tassi sono aumentati vertiginosamente i problemi delle famiglie, visto che la crisi ha colpito in maniera indistinta ciascuna classe sociale.

Mutui ipotecari: febbraio a -2%, 2010 di buona speranza

Quando c’è una notizia buona ed una cattiva, generalmente si chiede all’interlocutore di rivelare, per prima, la seconda, in modo che poi arrivi la prima a cancellare la delusione o quantomeno a mitigarla. Seguiteci, perché oggi abbiamo per voi una notizia buona ed una cattiva e non è detto che la seconda, in realtà, sia così malvagia come potreste aspettarvi. Cominciamo appunto dalle brutte notizie: nel mese di febbraio appena concluso la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha registrato, dopo mesi di costante crescita, un segno negativo, -2% rispetto allo stesso mese del 2009. L’economia è tornata a frenare?

Mutui ipotecari: gennaio 2010 boom, che taglio alle durate

… Si ricomincia. Già, a quanto pare si ricomincia davvero a smuovere il torpore che ha contraddistinto l’economia nell’ultimo anno, a quanto pare alle famiglie – pur tra mille difficoltà – sta tornando la voglia di spendere, a quanto pare l’ostacolo è stato ormai superato, benché esistano ancora situazioni di disagio importanti come dimostrano i casi delle proteste dei lavoratori, citiamo Alcoa e Agile per parlare solo dei più rumorosi. Come sempre, a darci una dimensione di un fenomeno possono essere solo i numeri. Ebbene: a gennaio la crescita della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha fatto registrare un +12% rispetto allo stesso mese del 2009 (il dato è ponderato sui giorni lavorativi).