Tra le vittime scomparse nel silenzio a causa della crisi economica ve n’è una che non avremmo potuto sospettare mai, specie perché poco più di un anno e mezzo addietro era invece uno dei più forti ed importanti indicatori internazionali: l’Euribor. Ormai, infatti, nessuno ne parla più, benché l’Euribor continui ad esistere: il suo crollo ha già fatto notizia, ora non più; le richieste di mutui sono diminuite, tanto che anche i risparmiatori non sono più, come erano prima, costretti a farci i conti, perciò lo tengono in secondo piano nei loro discorsi. Eppure lui resta lì, beninteso su valori minimi storici quindi ben ancorato sotto quota 1%. Nemmeno la crisi greca, che in passato avrebbe fatto schizzare in alto l’indice, ha saputo smuoverlo dal suo torpore. È un po’ come un alcolizzato dopo la sbronza, il nostro Euribor.
Mutuo ipotecario: cosa è
Il mutuo ipotecario è una tipologia di finanziamento sulla quale, a garanzia, viene accesa un’ipoteca, ovverosia un diritto reale. Tanto per fissare le idee, così come quanto si chiede un prestito viene di norma richiesta la busta paga, come forma di “garanzia” di percepire di un reddito, quando si acquista una casa con un mutuo ipotecario, il soggetto che eroga il denaro, ovverosia la banca, acquisisce con l’ipoteca il diritto reale di garanzia sulla casa. In sostanza, il mutuo ipotecario è un finanziamento per cui la banca all’inizio è sostanzialmente il proprietario dell’immobile; poi con il passare del tempo, ed il saldo delle rate mensili, l’Istituto di credito andrà a perdere questo diritto reale di garanzia con la scadenza del mutuo pagato senza alcuna insolvenza.
Mutui ipotecari: gennaio 2010 boom, che taglio alle durate
… Si ricomincia. Già, a quanto pare si ricomincia davvero a smuovere il torpore che ha contraddistinto l’economia nell’ultimo anno, a quanto pare alle famiglie – pur tra mille difficoltà – sta tornando la voglia di spendere, a quanto pare l’ostacolo è stato ormai superato, benché esistano ancora situazioni di disagio importanti come dimostrano i casi delle proteste dei lavoratori, citiamo Alcoa e Agile per parlare solo dei più rumorosi. Come sempre, a darci una dimensione di un fenomeno possono essere solo i numeri. Ebbene: a gennaio la crescita della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha fatto registrare un +12% rispetto allo stesso mese del 2009 (il dato è ponderato sui giorni lavorativi).
Mutuo IW Bank con opzione risparmio offset
Zero spese di perizia e di istruttoria, zero spese per l’assicurazione dell’immobile, e zero spese per la gestione e l’incasso della rata con addebito automatico sul conto corrente. Sono queste alcune delle caratteristiche particolarmente interessanti dei mutui IW Bank che, tra l’altro, offrono anche un’opzione innovativa, chiamata “Opzione Risparmio Offset”, che permette di ridurre l’importo della rata mensile del mutuo sfruttando l’ammontare della giacenza presente sul proprio conto corrente IW Bank. Per la stipula di “IW Mutuo” basta collegarsi al sito Internet di IW Bank al fine di inoltrare la richiesta ed ottenerne una prima approvazione; dopodiché, senza sorprese, e soprattutto senza spese nascoste IW Bank sempre online permette di seguire passo passo l’istruttoria all’insegna della massima trasparenza.
Mutui: si avvicina il fondo di solidarietà
Dopo il Piano famiglie, l’accordo istituito tra l’Associazione dei consumatori e l’Associazione bancaria italiana per la sospensione del pagamento delle rate mutuo per un anno, arriva un altro aiuto dello Stato a favore di coloro che versano in condizioni di difficoltà. Si tratta in realtà di un progetto che fu varato con la Finanziaria 2008 dal Governo Prodi, ma, in mancanza del decreto attuativo del ministero dell’Economia, non se ne fece più nulla. In questi giorni la bozza del decreto è arrivata in parlamento e, una volta esaminata dalle commissioni competenti, i contenuti potrebbero essere concretizzati presto.
Il cosiddetto fondo Gasparrini previsto dalla finanziaria 2008 del governo Prodi ha già ottenuto il sì della commissione finanze di Montecitorio. La misura dovrebbe prevedere lo stanziamento di 20 milioni di euro (suddivisi in parti pari tra il 2008 e il 2009). Il fondo stanziato dal governo sarebbe rivolto alle famiglie che si trovano in difficoltà per eventi eccezionali e imprevedibili (perdita del lavoro, morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo famigliare).
Verona e i mutui: poche sospensioni, quante rinegoziazioni!
Una tra le caratteristiche del mercato che da sempre ci sorprende più di altre è la sua capacità di autoregolarsi. Certo, interventi di indirizzo sono necessari e comunque vincolanti per molti, ma è davvero affascinante constatare come, ad una data situazione, consumatori e risparmiatori (che poi sono le stesse persone, e formano il mercato) reagiscano più o meno nello stesso modo, mettendo in luce un trend che poi le aziende e le banche studiano e cercano di assecondare (naturalmente per trarne profitto). Se analizziamo il caso italiano, possiamo accorgerci di differenze regionali nel settore produttivo e quindi anche nella risposta a situazioni di difficoltà. Vediamo come Verona e la sua provincia hanno reagito alla crisi partendo dal versante dei mutui.
Regione Lazio, “mutuo sostenibile” con tanto di garanzia alle banche
La Regione Lazio apre all’opportunità di garantire un mutuo con maggiore facilità: la giunta si muove per favorire un “mutuo sostenibile“, con evidente possibilità di fruizione da parte di cittadini in difficoltà e ristrettezze economiche. Nuovo corso che incentiva l´accesso all´edilizia agevolata, voluto con caparbietà dall´assessore alla Casa Mario Di Carlo. Ecco cosa accade in termini pratici: la Regione non erogherà agli aventi diritto i 15 mila euro a fondo perduto per l´acquisto di un appartamento ma attribuirà un mutuo agevolato di 100 mila euro all´1 per cento d´interesse. Ancora: rata abbordabile con cifre modiche sia per l’acquisto che per l’affitto.
Un esempio? 316 euro al mese per trent´anni per una casa di 50 mq, anticipo di 10 mila euro poi restituito a chi dovesse decidere di non comprare.
Mutuo Arancio sostituzione più soldi
Ing Direct, nota al grande pubblico per il “Conto Arancio”, il conto di deposito remunerato, propone alla propria clientela, sempre attraverso sottoscrizione e stipula dei prodotti on line, anche il “Mutuo Arancio”. Trattasi di un finanziamento immobiliare a zero spese proposto per l’acquisto della prima o della seconda casa, ma anche per sostituire il mutuo in corso di pagamento presso un’altra banca. Interessante è la formula “Mutuo Arancio più soldi” che, nello specifico, permette di sostituire il vecchio mutuo con “Mutuo Arancio” ed ottenere della liquidità aggiuntiva. Il vecchio mutuo si può sostituire con il Mutuo Arancio sia a tasso variabile, sia a tasso fisso oppure a rata costante con un tasso molto competitivo; al fine di effettuare il confronto tra il vecchio mutuo ed il Mutuo Arancio scelto per la sostituzione, Ing Direct raccomanda nello specifico di confrontare l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), che fornisce il dato sul costo effettivo del finanziamento.
Mutuo Carige tasso variabile e rate costanti
Per chi vuole acquistare la casa con un mutuo pagando ogni mese una rata costante, senza perdere i vantaggi legati al tasso variabile, il Gruppo Banca Carige offre questa formula di mutuo alla propria clientela potendo ottenere un importo erogato fino all’80% del valore dell’immobile. Il vantaggio della rata fissa permette chiaramente di pagare ogni mese una somma in linea con le proprie capacità di risparmio, mentre il tasso variabile, specie in questo momento, permette di pagare sul mutuo tassi di interesse che sono nell’eurozona sui minimi storici. L’indicizzazione del mutuo Carige tasso variabile e rate costanti è infatti al tasso euribor, con scadenza a tre mesi, più la commissione fissa, ovverosia lo spread; il finanziamento immobiliare a rata costante e tasso variabile è stipulabile dalle famiglie per durate fino a 25 anni con possibilità di prolungamento della durata fino a non oltre trenta anni.
Mutui, moratoria per 90mila famiglie
È scattata lo scorso primo febbraio; è partita comunque, pur senza che tutte le banche italiane si allineassero nel proporla benché, alla fine, gli operatori del settore siano concordi nell’affermare che entro poche settimane il 100% degli istituti si convinceranno della bontà della decisione e predisporranno (almeno nel caso di chi ancora non l’ha fatto) delle soluzioni “ad hoc” calibrate sulla base delle proprie possibilità e di quelle della clientela; è stata pensata per venire incontro ad una platea (stimata) di 150mila famiglie, benché le nuove proiezioni parlino di numeri sensibilmente più bassi. È la moratoria sui mutui, misura adottata dall’ABI nell’ambito del Piano Famiglia per sgravare gli italiani da uno degli oneri più importanti sulla busta paga in questo periodo di crisi.
Lazio: la Regione lancia il “Mutuo Sostenibile”
Dove le banche non arrivano, o perché non vogliono o perché – non essendo organizzazioni filantropiche – non possono, lì può arrivare lo Stato o qualche sua emanazione territoriale. Prendiamo ad esempio, in quest’occasione specifica, il caso della Regione Lazio, che ha trasformato la propria formula di sostegno ai mutui destinati alle famiglie meno abbienti dal modello antico dei 15mila euro per l’acquisto di un appartamento inventando la nuova strategia del cosiddetto “Mutuo Sostenibile”. È successo sul finire della scorsa settimana, quando in giunta regionale sono state approvate le delibere necessarie per lanciare questa nuova forma di aiuto riservata a chi volesse acquistare casa.
Portabilità mutuo con Banca Antonveneta
Banca Antonveneta, Istituto di credito del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, offre a chi ha un mutuo acceso presso un’altra banca non appartenente al gruppo MPS, di portarlo in Antonveneta potendo sia sfruttare i vantaggi offerti dalle vigenti norme di Legge, sia sostituire il mutuo della vecchia banca con finanziamenti immobiliari innovativi e più adatti alle proprie esigenze ed al proprio reddito. La portabilità mutuo con Banca Antonveneta permette infatti di sostituire il vecchio mutuo con uno nuovo a tasso fisso, uno a tasso variabile, o in alternativa optare per la formula innovativa del mutuo a tasso variabile con protezione, ovverosia quello che viene definito “CAP”, pari attualmente al 5,50%. Questa tipologia di mutuo, infatti, permette di pagare nel tempo la rata a tasso variabile, indicizzata all’euribor, ma nel momento in cui il tasso da pagare sulla rata dovesse superare il “CAP”, scatta la protezione che prevede il pagamento della rata massima, senza un euro in più, definita in sede di stipula.
Mutuo Compro e Sistemo di Woolwich
Il nome è già di prensentazione: desideriamo comprare una casa ed anche ristrutturarla? Ecco il mutuo che fa per voi. Compro e Sistemo finanzia prima e seconda casa (ad uso civile abitazione accatastata al Nuovo Catasto Edilizio Urbano) a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato con almeno sei mesi di anzianità di servizio; lavoratori autonomi con almeno due anni di attività.
Le categorie di cui sopra non devono, alla scadenza del mutuo non aver superato l’85° anno d’età e non aver subito protesti o aver in corso procedure fallimentari o pignoramenti. L’importo finanziabile parte da un minimo di 70000 euro, con il limite di: massimo 70 % del valore dell’immobile. E’ richiesta scrizione ipotecaria pari al 150% dell’importo erogato. La durata del mutuo può arrivare fino a 30 anni, il rimborso è a rate a mezzo R.I.D. (addebito automatico in conto corrente).
Mutui: tassi d’interesse al minimo a gennaio 2010
Tra coloro i quali hanno analizzato e stanno analizzando le tendenze di medio periodo (più o meno da un anno e mezzo a questa parte) dell’economa mondiale e del mercato, sono in molti quelli che consigliano di muoversi per approfittare di una condizione di debolezza probabilmente irripetibile. Da una parte speriamo di dargli ragione, nel senso che crediamo tutti si stiano augurando che la crisi possa passare al più presto, il motore dell’economia tornare a spingere e così riattivarsi la domanda di lavoro; dall’altra parte, però, il mercato è ancora convalescente soprattutto a causa della debolezza dei consumatori, sempre più in affanno in questi mesi. Anche se può sembrare un azzardo, l’affanno è proprio la situazione nella quale guardarsi intorno per cercare nuove strade in grado di consentirci di superare la fase critica. Tanto più di questi tempi, con i tassi dei mutui al nuovo minimo storico.