Mutui Subprime USA: vecchi rischi, nuovi controlli

Mutui Subprime, atto secondo. Con la differenza, non da poco, che se il mercato è tornato a fare quello che sapeva fare benissimo anche prima dell’esplosione della bolla speculativa nel 2007 (e soprattutto con le conseguenze che abbiamo visto a partire dai primi mesi del 2008), chi deve svolgere attività di garanzia e controllo se non altro sa a cosa si può andare incontro se si lascia che la molla della finanza creativa e poco trasparente torni a caricarsi. Negli Stati Uniti, ad esempio, case di investimento e risparmiatori sono tornati sul piede di guerra, ed hanno cominciato a chiedere maxi risarcimenti alle banche che, come ha fatto un colosso del credito quale è Bank of America, stanno tornando a fare profitti mediante la collocazione di prodotti di dubbia qualità, legati a subprime il cui valore si è dissolto.

Mutui, portabilità gratuita non rispettata: annullate multe dell’Antitrust alle banche

Se in banca non accettano la portabilità del nostro mutuo, cioè il suo trasferimento a un altro istituto di credito che ci ha offerto condizioni migliori, cosa possiamo fare? Oppure lo consentono facendoci pagare delle spese? Ebbene dobbiamo ricordare che la portabilità é un diritto sancito dalla legge che deve essere totalmente gratuito. In alcuni casi ci sentiremo dire che il nostro mutuo è stato cartolarizzato, cioè ceduto a una finanziaria o a un’altra banca e quindi non può essere rinegoziato o surrogato. In questo caso occorre annotare il nome del consulente con cui abbiamo parlato, il numero e l’indirizzo dell’agenzia bancaria, e di spedire una segnalazione raccontando il nostro caso a all’Antitrust. Ma può servire? Forse no…

Mutuo a tasso conveniente, gli italiani non hanno dubbi

Mutuo a tasso fisso o mutuo a tasso variabile? Ebbene, finora gli italiani non sembrano avere dubbi visto che in otto casi su dieci continuano a puntare sul mutuo a tasso variabile, principalmente indicizzato all’euribor piuttosto che magari al tasso Bce che il sistema bancario nel nostro Paese continua a proporre con spread più elevati. Quindi, sebbene l’euribor con scadenza a tre mesi si sia portato sopra il tasso Bce, ovverosia sopra l’1%, i mutui variabili, con tassi complessivi, euribor + spread, al 2,5% circa, continuano essere preferiti rispetto ad un mutuo a tasso fisso, ovverosia indicizzato all’Irs, che il sistema bancario attualmente propone ad un costo complessivo di poco inferiore al 4%. A conti fatti gli italiani a fronte dell’incertezza sugli importi delle rate da pagare in futuro preferiscono il mutuo variabile andando a risparmiare sul differenziale di tasso tra fisso e variabile che è pari all’incirca all’1,5%, e che nell’arco di dieci o più anni va ad incidere sul costo complessivo del finanziamento.

Mutui: tassi invariati ed esplosione delle richieste ad agosto

La ripresa deve passare anche attraverso segnali come questo, forse non ancora del tutto positivi ma di certo molto importanti per definire una tendenza in atto che deve far riflettere. Secondo i dati definitivi prodotti dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e relativi al mese di agosto, i prestiti alle piccole imprese e ancor più i mutui per l’acquisto degli immobili da parte delle famiglie sono cresciuti. I primi, in verità, non di molto: i finanziamenti rivolti alle piccole imprese, infatti, hanno avuto un incremento dello 0,5% mentre la tendenza dei finanziamenti al totale delle imprese non finanziarie migliora, ma resta negativa con un calo dello 0,7% dal -1,5% di luglio 2010.

Mutuo casa compatibile col reddito familiare

L’acquisto di una casa con un mutuo è una tappa spesso obbligata specie nelle grandi città dove, nonostante tutto, crisi compresa, i prezzi degli immobili sono rimasti elevati. Ma in ogni caso occorre evitare di andare a stipulare un prodotto che, sebbene nel breve termine appaia sostenibile, a lungo andare non può esserlo più a causa di imprevisti ed eventi negativi e, comunque, di mutate capacità di spesa e di risparmio del nucleo familiare. Questo per dire, in altre parole, che quando si stipula un finanziamento ipotecario è tassativamente sconsigliato fare il passo più lungo della gamba; anzi, in accordo con quanto dichiarato dall’economista Josè García Montalvo, al fine di stipulare un mutuo che a lungo andare non dia problemi occorre sottoscrivere il prodotto per importi non superiori a 4,5 volte il reddito familiare; questo significa, quindi, che ad esempio se una famiglia in un anno ha un reddito netto di 25 mila euro, allora per non correre rischi è meglio farsi concedere dalla banca importi di mutuo non superiori ai 110 mila euro circa.

Mutuo Arancio tra surrogazione e più liquidità

…Ma non è finita qui: se ieri, infatti, abbiamo parlato della soluzione Mutuo Arancio per chi fosse interessato ad ottenere, con la surrogazione, un cambio nelle condizioni del proprio mutuo che comincia proprio dall’avvicendamento alla voce “istituto erogante”, oggi aggiungiamo all’offerta anche la possibilità di ricevere ulteriore denaro in aggiunta all’importo del mutuo. A quale pro, vi chiederete? Per esempio, per sostenere spese che non avevate preventivato all’atto della stipula del finanziamento e che invece si sono presentate in seguito (non ve lo auguriamo, ma se l’impresa di costruzioni ha svolto un lavoro non a regola d’arte ci sarà da mettere mano; se nel frattempo avrete avuto bambini, i costi saranno lievitati al pari delle gioie; se avete deciso di arredare meglio una stanza, sempre lì dovete andare a parare).

Mutuo BNL Spensierato con tasso fisso promozionale

Tasso fisso promozionale applicato sui finanziamenti ipotecari al 3,99% per durate che partono da 10 e che possono anche essere di 15, 20, 25 oppure 30 anni; il tutto a patto di sottoscrivere il mutuo, a rata e durata fissa, entro e non oltre il 30 novembre 2010 al fine di approfittare del tasso fisso promozionale che rimarrà bloccato per tutta la durata del piano di ammortamento. E’ questa la promozione sui mutui lanciata da BNL, Istituto di credito del Gruppo BNP Paribas, sul prodotto “Mutuo BNL Spensierato“, il finanziamento a tasso fisso che può essere sottoscritto dai nuovi clienti per l’acquisto dalla casa, ma anche per le operazioni di surroga, ovverosia per il trasferimento in BNL, senza costì così come prevede la Legge, di un finanziamento ipotecario già acceso presso altre banche.

ING Direct; con Mutuo Arancio, altro che Surroga: Rottamazione!

Tra le novità più interessanti introdotte dal Decreto Bersani sulle liberalizzazioni alcuni anni or sono, certo non possiamo dimenticare la possibilità di surrogare il mutuo (ossia “rottamare” quello che si ha, poiché lo si reputa meno conveniente di un altro, a gettarsi tra le braccia di quest’ultimo). La misura, nota ma poco praticata fino all’avvento della crisi economica, è divenuta uno dei fattori simbolo della ripresa del mercato dei finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione di proprietà, tanto che quando si parla di crescita delle richieste non bisogna sottovalutare l’incidenza, sempre vicina al 20%, della pratica della surroga rispetto al totale.

Mutuo Credem: vantaggi e caratteristiche

Sono ben 40 le soluzioni di mutuo possibili stipulabili con il Credito Emiliano. A metterlo in risalto sul proprio sito Internet è proprio il Gruppo Credito Emilano nel sottolineare di conseguenza come sia ampia la gamma offerta al fine di poter andare a sottoscrivere una formula di finanziamento ipotecario personalizzata ed in linea con le proprie esigenze per l’acquisto, la costruzione o per la ristrutturazione di una casa. Ma quali sono le caratteristiche che accomunano tutti i mutui Credem? Ebbene, innanzitutto la durata può partire da un minimo di cinque ad un massimo di trenta anni con periodicità della rata che può essere non solo mensile, ma anche trimestrale o semestrale. I mutui, con la formula ipotecaria, e quindi con l’immobile messo a garanzia degli importi concessi, possono essere erogati dal Credito Emiliano con finalità di acquisto, costruzione e ristrutturazione della casa, ma anche con finalità di surroga o di sostituzione di un mutuo che è stato già acceso presso altre banche.

Mutui subprime, riparte il mercato: nuova “bolla” in arrivo?

Consolazione piuttosto magra, anzi: ragione di frustrazione. A quanto pare, la politica è uguale a tutte le latitudini e – in questo caso specifico – pure a tutte le longitudini: in vista delle elezioni di mid-term del prossimo 2 novembre, atteso “tagliando” delle ambizioni e dei margini di manovra del governo di Barack Obama negli Stati Uniti, un emendamento fa discutere e prepara la strada a una nuova crisi economica, o quantomeno non ne elimina – come auspicato – una delle massime ragioni di esplosione: il ricorso alla pratica dei mutui subprime. Pare infatti che nella legge di riforma finanziaria, la “Dodd-Frank Bill” firmata da Barack Obama nel luglio 2010, non sia contenuto un emendamento teso a ridurre la possibilità di erogare mutui altamente inaffidabili, bocciato dal Senato a larghissima maggioranza onde evitare di scontentare la platea degli elettori.

Separazione dei beni e mutuo cointestato

La separazione non pone fine al matrimonio, né fa venir meno lo status giuridico di coniuge ma incide su alcuni effetti propri del matrimonio. Ad esempio si scioglie la comunione legale dei beni. Quando ci si sposa si può scegliere come regime patrimoniale la separazione dei beni per mantenere la proprietà esclusiva dei beni acquistati sia prima che dopo il matrimonio, anche se fruiti in comune. I beni di marito e moglie restano separati durante il matrimonio, salvi i diritti di successione. Il regime di separazione dei beni produce l’effetto di dare al coniuge che effettua l’acquisto ogni diritto sul bene, in via esclusiva.

Comprare casa col mutuo: serve un budget iniziale

Per comprare casa in media una famiglia deve avere in media una liquidità a disposizione pari all’incirca a 50 mila euro, altrimenti di stipulare un mutuo in Italia non se ne parla. In passato, ed in particolare prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime, anche nel nostro Paese spopolavano i cosiddetti “Mutui 100%”, ovverosia quelli in grado di poter finanziare il 100% del valore dell’immobile. Adesso al riguardo molte cose sono cambiate visto che sottoscrivere un mutuo 100% con una banca è ancora tecnicamente possibile ma solo se il contraente offre delle garanzie aggiuntive e reali rispetto alla classica presentazione della busta paga, del cedolino della pensione, oppure del modello Unico se il mutuatario è un libero professionista o un lavoratore autonomo.

Euribor ai massimi da luglio 2009, “normalizzazione” vicina e mutui a tasso variabile in crescita

“Normalizzazione”: non fate come quelli che, egoisticamente, assecondano la “sindrome NIMBY” (Not in My Back Yard, ossia “non nel mio giardino”) e vedono in questa parola il rischio di nuovi costi, che pure ci saranno, e perdita di qualche genere di privilegio; “normalizzazione” deve essere necessariamente un concetto positivo, dacché è da definirsi “normale” tutto ciò che si caratterizza per prevedibilità. Trattandosi di argomento economico, poi, la prevedibilità è addirittura un valore aggiunto, il sintomo di una fase convulsa che si avvia alla conclusione, verso la “normalità”. Orbene: sappiate che il tasso Euribor, valore interbancario europeo rispetto al quale avviene il calcolo degli interessi applicati ai mutui a tasso variabile, si sta “normalizzando” attorno alla quota dell’1%, che poi è il tasso di riferimento monetario imposto all’Euro dalla Banca Centrale Europea.

Mutuo BancoPosta: spread in promozione sul tasso fisso

Dal 4 ottobre scorso e fino, salvo proroghe, al 30 novembre 2010, il Gruppo Poste Italiane, per la formula di mutuo a tasso fisso, con finalità di acquisto, ristrutturazione di immobili o sostituzione più ristrutturazione, propone uno spread speciale sul finanziamento ipotecario pari all’1,25%. Lo sconto sullo spread è quindi pari allo 0,10% visto che di norma sui mutui BancoPosta viene attualmente praticata una commissione fissa dell’1,35% con la sola eccezione del mutuo indicizzato al tasso della Bce, la Banca Centrale Europea, che è pari all’1,95%. Il mutuo a tasso fisso, lo ricordiamo, è il classico finanziamento immobiliare con durata fissa ed importo della rata costante nel tempo, mese dopo mese, che permette al contraente di mettersi al riparo dalle oscillazioni del costo del denaro sul mercato. La durata del Mutuo BancoPosta a tasso fisso con lo spread in promozione può essere pari a 5, 10, 15, 20, 25 oppure 30 anni con l’indicizzazione all’Irs, ovverosia al tasso di interesse di mercato per i prestiti interbancari a lungo termine.