Mutuo, come calcolare una rata sostenibile

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Le richieste di mutuo sono soggette a restrizioni imposte dalla banca; restrizioni dovute a garanzie, per esempio. In generale il capitale massimo erogabile è vincolato al rischio di insolvenza. Il cliente che intende accendere un finanziamento, dunque, dovrà fare i conti con le rate da sostenere.

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Per i mutui casa la banca normalmente concede al massimo fino all’80% del valore dell’abitazione. Ci sono anche soluzioni per chi non ha capitale da anticipare per l’acquisto immobiliare e ha bisogno di un mutuo fino al 100% della spesa tuttavia gli interessi salgono e dunque va considerata una soluzione estrema.

Per quanto concerne invece i mutui liquidità, ovvero quelli che vengono erogati a chi possiede un immobile libero da vincoli e ipoteche e ha bisogno di finanziare un progetto (professionale o personale che sia), di solito il limite di capitale erogabile non supera il 60-70% del valore della casa offerta in garanzia.

Dalla prospettiva del cliente invece le considerazioni da fare sono differenti: una regola non scritta suggerisce di destinare al pagamento della rata del mutuo al massimo il 33% delle entrate mensili (corrispondenti quindi ad un terzo). I più cauti dovrebbero tenersi anche al di sotto di questa soglia, soprattutto per coprire eventuali imprevisti nel caso in cui in casa ci siano bambini o anziani.

Vero è che, per alcune categorie di persone in difficoltà e con reddito basso, la legge prevede anche la moratoria del mutuo, ovvero la sospensione della rata senza conseguenze in termini di insolvenza per un massimo di 12 mensilità.

Tutte informazioni da tenere in considerazione per non incorrere in rischi di nessun tipo e fare la scelta giusta.