Moratoria anche per i precari

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La moratoria sui mutui, per le condizioni d’accesso previste fino ad ora, è uno strumento che soddisfa le esigenze di alcune categorie di lavoratori, i dipendenti.

Con un emendamento approvato in Senato, si cerca adesso di estendere questa tutela anche ai lavoratori precari. 

La moratoria sui mutui, misura istituita con la legge Finanziaria del 2008, punta a dare una mano ai cittadini che hanno acceso un mutuo negli anni scorsi ma adesso subiscono gli effetti della crisi economica e non riescono a pagare le rate del finanziamento.

La sospensione del pagamento delle rate del mutuo, però, era garantita per i mutuatari con un lavoro dipendente, mentre era meno accessibile per i precari che è molto più probabile, soprattutto ora, che si trovino in emergenza lavorativa.

La sospensione delle rate del mutuo non prevede il pagamento di commissioni o spese per l’istruttoria della pratica e non sono chieste ai mutuatari delle garanzie aggiuntive.

I tre casi in cui può essere richiesta la moratoria sono:

  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato, pensionamento, licenziamento per giusta casa, dimissioni del lavoratore;
  • cessazione di rapporti non subordinati coordinati e continuativi;
  • morte, riconoscimento di un’invalidità o di un handicap grave.

Se invece il richiedente ha ritardato i pagamenti per più di 90 giorni, fruisce di agevolazioni pubbliche e ha stipulato una polizza a garanzia degli eventi che sono inseriti nei criteri di ammissibilità, allora non può accedere alla moratoria.

Il limite massimo della sospensione, in tutti i casi, non deve superare i 18 mesi.