Mutui: il punto sulle case di proprietà

Nel nostro Paese le persone fisiche posseggono il 38,1% del totale degli immobili di proprietà ad uso abitativo; e di questi, inoltre, il 9,6% è in affitto, mentre l’11,6% viene tenuto a disposizione. Sono questi alcuni dei dati interessanti emersi da “Gli immobili in Italia 2011“, un Rapporto che nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, e che fotografa quella che è non solo in Italia la distribuzione del patrimonio immobiliare, ma anche l’evoluzione del reddito e della ricchezza dei cittadini proprio sulla base di quello che nel nostro Paese da sempre viene considerato un bene rifugio. Per quel che riguarda invece gli immobili che non sono di proprietà delle persone fisiche, in accordo con quanto riportato dall’Agenzia del Territorio, questi nell’82% dei casi risultano essere in possesso di soggetti giuridici piccoli e medi, ma anche micro imprese. Il tutto a fronte di quasi il 50% di queste proprietà che risulta essere ubicato nelle aree dei distretti industriali.

Vendere casa con un mutuo in corso

La maggior parte delle persone che acquista la prima casa richiede il mutuo, ma a volte queste persone rivendono la casa per svariati motivi, con il mutuo ancora in corso; quindi, chi acquista la casa s’accolla anche il mutuo di chi vende la casa. Tutto questo è possibile ma a volte non sempre è conveniente. A metterlo in risalto è il Portale Mutui.it nel precisare al riguardo come questa sorta di giro di mutuo veda coinvolti ben tre soggetti: l’accollatario che è la banca che ha erogato il mutuo; l’accollato che è il venditore, e l’accollante che compra la casa compreso il mutuo. L’operazione permette di saltare tutte le pratiche ed i costi relativi al mutuo, ma ci sono comunque i finanziamenti ipotecari che sono a tasso variabile e che possono dare delle sgradite sorprese proprio a carico dell’accollante.

Compravendite immobiliari, riparte il mercato. E con lui i mutui…

Non è stato un periodo semplice, quello appena trascorso. Ma il sereno è tornato, così come il segno più davanti al dato numerico riferito alle compravendite immobiliari; un’apparizione gradita e attesa a lungo, molto a lungo; diciamo per tre anni almeno. Avete capito bene: il dato sulle compravendite immobiliari è tornato a crescere: è questo, almeno, quanto comunicato dall’Istat, che ha diffuso i dati riguardanti acquisti e cessioni di immobili e riferiti ai mutui relativi ai primi tre mesi del 2010.