Tempi brevi per la surroga

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La surroga è un’opportunità che in questo periodo storico pochissimi mutuatari possono avere, visto che si tratta del passaggio da una banca già creditrice ad un’altra che dovrebbe offrire condizioni più vantaggiose. Ma il governo ci mette lo zampino e snellisce la pratica.

Ci sono delle scelte economiche “dall’alto” che possono spingere i mutuatari verso i lidi della surroga. Il trasferimento da un istituto di credito ad un altro che offre prodotti più convenienti, infatti, deve essere garantito per legge. La banca che si “abbandona” deve agevolare le procedure che devono anche essere gratuite.

La portabilità del prestito, insomma, è un dovere. La Banca d’Italia spiega però che i tassi d’interesse con le spese accessorie stanno continuando a crescere e sono passati dal 4,27 al 4,55 per cento tra dicembre 2011 e gennaio 2012. Cosa ci sarebbe allora di conveniente nel passare da una banca all’altra adesso?

Gli analisti spiegano che di fronte alle difficoltà di sostenere le rate, cambiare istituto di credito consente di rinegoziare il mutuo non soltanto per quel che riguarda il tasso, che potrebbe anche restare lo stesso, ma si può allungare il piano di rimborso avendo ugualmente un effetto di contrazione della rata.

Con le liberalizzazioni la surroga è stata accelerata: se prima doveva essere disponibile in 30 giorni, adesso dovrà essere pronta in 10. Alla fine di questo periodo il debitore potrà chiedere alla vecchia banca il pagamento di un risarcimento pari all’1 per cento del credito residuo calcolato sul mese o sulle frazioni di mese di ritardo.