Mutuo casa: come tagliare le spese

Come si possono abbattere i costi di un mutuo? Ebbene, innanzitutto c’è da dire che le spese accessorie per la sottoscrizione di un finanziamento ipotecario, in accordo con quanto messo in risalto da Mutui.it, possono arrivare anche ad incidere fino al 10% dell’importo di mutuo erogato dall’istituto di credito. Di conseguenza, la scelta del mutuo “migliore” può far risparmiare al cliente bancario parecchie migliaia di euro; la prima cosa da fare è quella di non fermarsi alla prima proposta, ma bisogna comparare quante più offerte possibili di altre banche. I costi più elevati che incidono sul mutuo sono quelli per la perizia, le assicurazioni, l’istruttoria, l’onorario notarile, mentre quelle di entità minore, quando ci sono, sono quelle legate alle comunicazioni periodiche inviate dalla banca sul finanziamento ipotecario, i bolli e le spese di incasso della rate mensile.

Mutuo casa per acquisto trilocale

Da un’analisi condotta da Tecnocasa, emerge che gli italiani, soprattutto in città, preferiscono affittare o comprare un trilocale; ma dopo aver scelto l’immobile bisogna anche scegliere il mutuo casa che più risponda alle esigenze del consumatore. A metterlo in evidenza è il Portale di comparazione online Supermoney.eu che, in particolare, sottolinea come, in base all’indagine sopra citata, il 35,3% degli acquirenti immobili residenziali punti sul tre vani; e più grande è la casa in vendita, inoltre, meno sono gli acquirenti. Infatti solo il 21,7% è interessato all’acquisto di quattro vani, così come solo il 7,8% è interessato nell’acquisto di un cinque vani. Non a caso nel nostro Paese sono proprio le case grandi che hanno subito i più ampi ribassi di prezzo negli ultimi tre anni, specie in periferia, mentre per bilocali e trilocali il mercato, nonostante tutto, presenta buoni segnali di vitalità.

Mutuo acquisto casa: i prezzi sono un problema

Per quel che riguarda gli acquisti di case, e di riflesso i mutui, in Italia il mercato risulta essere condizionato e frenato da due fattori: i prezzi degli immobili ancora troppo alti, nonostante il ridimensionamento degli ultimi tre anni, e la stretta sul credito, ovverosia la bassa propensione delle banche, rispetto al passato, ed in particolare al periodo pre-crisi, ad erogare a favore dei privati e delle famiglie i mutui. Questo è quanto, in sintesi, è emerso da un Rapporto a cura di Idealista.it, portale di annunci immobiliari online che, grazie anche ad un vastissimo database, riesce con le proprie elaborazioni ad avere il polso del mercato.

Mutui e propensione al risparmio, allarme rosso

Ultimamente ma non solo, già da un po’ di anni ad onor del vero, la condizione finanziaria delle famiglie italiane è caratterizzata da un’elevata propensione al risparmio, ma anche da una bassa quota di debiti sul reddito disponibile; questo in confronto con la media delle famiglie europee. Ma anche da questo punto di vista in Italia sembra che si sia arrivati alla resa dei conti, e forse ad una sorta di punto di non ritorno. Sono sempre di più le famiglie che negli ultimi tre anni, a causa degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica, stanno spendendo più di quanto guadagnano. Ma dove trovano i soldi? Ebbene, c’è chi si indebita, c’è chi sta a poco a poco erodendo i risparmi, magari proprio quelli sudati di una vita.

Vendere casa con un mutuo in corso

La maggior parte delle persone che acquista la prima casa richiede il mutuo, ma a volte queste persone rivendono la casa per svariati motivi, con il mutuo ancora in corso; quindi, chi acquista la casa s’accolla anche il mutuo di chi vende la casa. Tutto questo è possibile ma a volte non sempre è conveniente. A metterlo in risalto è il Portale Mutui.it nel precisare al riguardo come questa sorta di giro di mutuo veda coinvolti ben tre soggetti: l’accollatario che è la banca che ha erogato il mutuo; l’accollato che è il venditore, e l’accollante che compra la casa compreso il mutuo. L’operazione permette di saltare tutte le pratiche ed i costi relativi al mutuo, ma ci sono comunque i finanziamenti ipotecari che sono a tasso variabile e che possono dare delle sgradite sorprese proprio a carico dell’accollante.

Mutuo di Sostituzione di Banca MPS

E’ un mutuo con la formula a tasso fisso, oppure con il tasso variabile, ed ha come finalità quella di andare sostituire un finanziamento ipotecario che è  acceso ed è in corso di pagamento presso altre banche. Stiamo parlando, nello specifico, del prodotto denominato “Mutuo di Sostituzione“, un finanziamento ipotecario proposto dalla Banca MPS, Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena. Il Mutuo di Sostituzione può essere stipulato per quei finanziamenti ipotecari sottoscritti presso banche diverse da quelle del Gruppo MPS, e possono avere come finalità specifica quella della ristrutturazione o dell’acquisto di una casa ad uso residenziale. L’importo erogato con il Mutuo di Sostituzione di Banca MPS coincide con il debito residuo che viene estinto presso la vecchia banca; il tutto a fronte, avvalendosi della portabilità o surroga, di poter sostituire il vecchio finanziamento ipotecario senza l’applicazione di spese accessorie e, nello stesso tempo, mantenendo tutti i vantaggi previsti a livello fiscale.

Mutui casa: è crisi per il 25% delle famiglie

I dati emersi dall’Osservatorio regionale sul Costo del Credito, formato da Caritas Italiana e Fondazione Culturale Responsabilità Etica, fa sostanzialmente scattare l’allarme crisi per tante famiglie italiane che non riescono a far fronte alla rata mensile del mutuo. Secondo il Presidente del Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari, Gianpietro Cavazza, la situazione non è delle migliori e non si vede un miglioramento se si considera che i tassi d’interesse sono oramai in continuo rialzo, mentre i redditi sono sempre fermi. C’è da considerare che oltre alla rata del mutuo, le famiglie hanno altre spese da pagare, e la maggior parte di questi nuclei familiari sono formati da single, oppure da genitori con a carico figli, con titolo di studio basso ed in cerca di occupazione. Le regioni più a rischio sono quelle del Nord, e sono Emilia Romagna, Liguria, Veneto, e Lombardia, ma l’elevata percentuale di famiglie a rischio è concentrata però in Molise e soprattutto in Abruzzo come conseguenza del terremoto.

Mutuo acquisto casa: tempi dilatati per le transazioni

Anche in Italia, probabilmente, servirà ancora almeno un anno prima che si possa iniziare a parlare di un mercato immobiliare tornato ai livelli di compravendite precrisi. Questo chiaramente a patto che nei prossimi mesi il mercato mostri quei segnali di vitalità e di ripresa che, relativamente agli ultimi mesi, quelli a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno, sembrano essersi interrotti. D’altronde per gli agenti immobiliari italiani non è di certo un gran momento visto che continuano a registrarsi delle criticità tra la domanda e l’offerta di immobili. Chi ad esempio deve acquistare la casa, magari con un mutuo, si ritrova a fare i conti con prezzi alti specie se la trattativa è privata ed il venditore continua a proporre, magari concedendo sconti irrisori, prezzi di cessione sostanzialmente fuori mercato.

Mutui immobiliari: Ue spinge per un mercato integrato

Un mercato integrato europeo dei mutui immobiliari. E’ questo che ha chiesto la Commissione europea che, al riguardo, ha provveduto nei giorni scorsi a presentare addirittura una proposta di direttiva. Questo affinché un mercato chiave come quello dei mutui nel Vecchio Continente diventi concorrenziale, dinamico, ma anche più trasparente e con conseguenti ricadute positive sia sui consumatori, che potranno fare scelte più consapevoli e sfuggire al “credito irresponsabile”, sia sulle stesse banche che possono in questo modo limitare le sofferenze, ovverosia quella quota di mutui che poi il contraente nel tempo non riesce più a pagare. D’altronde è giusto che si apprenda dal passato visto che con lo scoppio della bolla sui mutui subprime tutte le economie più industrializzate sono cadute in una pesante recessione.

Mutui: Istat, aggiornamento terzo trimestre 2010

Nel terzo trimestre dello scorso anno in Italia, in base ai dati sugli atti notarili, sono stati stipulati complessivamente 171.689 mutui, con un calo dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovverosia rispetto al terzo trimestre del 2009. A rilevarlo con un Rapporto è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, precisando al riguardo come su un totale di 171.689 mutui stipulati, il 59,4%, pari a 101.973, siano stati stipulati attraverso la costituzione di ipoteca immobiliare; il restante 40,6%, invece, pari a 69.716 mutui, è stato stipulato senza la costituzione di ipoteca immobiliare. A fronte di un calo complessivo dell’1,9%, come sopra indicato, i mutui con ipoteca sono scesi in termini numerici dell’1,7%, mentre quelli non garantiti dall’ipoteca immobiliare sono calati del 2,2%. L’Istat ha inoltre fornito i dati sui primi nove mesi del 2010, caratterizzati da 561.922 mutui stipulati rispetto ai 535.473 stipulati nel periodo gennaio-settembre 2010; quindi, il saldo, anno su anno, è positivo con una crescita pari al 4,9%.

Liberailmutuo di UGF Banca

Qual è il modo più semplice per spostare il proprio mutuo in corso di pagamento dalla vecchia alla nuova banca? Ebbene, UGF Banca, al fine di agevolare tale operazione, che di norma porta tra l’altro all’ottenimento di rilevanti vantaggi, ha ideato “Liberailmutuo“, un prodotto apposito che ha come finalità proprio quella di trasferire il mutuo, sfruttando le surroga e le Leggi vigenti, senza costi e con la contestuale possibilità di poter cambiare rispetto al mutuo in pagamento le condizioni per quel che riguarda la durata, il tasso e l’importo della rata. Accedendo a Liberailmutuo di UGF Banca, il nuovo cliente può optare per la stipula di un mutuo a tasso fisso, di uno a tasso variabile, ma anche del mutuo a rata costante, come se si pagasse l‘affitto, oppure stipulare la formula di finanziamento ipotecario a tasso misto di UGF Banca denominata “Misto 5 x 5”. Nell’ambito di Liberailmutuo di UGF Banca c’è anche “Liberailmutuo Extra“, il prodotto che permette contestualmente sia di trasferire il mutuo dalla vecchia alla nuova banca, sia di ottenere anche della liquidità aggiuntiva per spese legate sempre alla casa come ad esempio i lavori di ristrutturazione o l’acquisto di arredi.

Surroga mutuo: risarcimento con portabilità in ritardo

Se un mutuatario chiede la surroga del proprio finanziamento ipotecario, e la banca non provvede entro un termine massimo di trenta giorni, allora a favore del cliente scatta l’indennizzo. A ricordarlo, in forza alla Legge numero 102 del 3 agosto del 2009, è il Centro di ricerca e tutela del consumatore e degli utenti dopo aver acquisito al riguardo delle richieste di chiarimento da parte di alcuni consumatori trentini che hanno chiesto di “portare” il mutuo dalla vecchia alla nuova banca avvalendosi della surroga che, lo ricordiamo, è per Legge rigorosamente senza l’applicazione di oneri accessori a carico del mutuatario. I consumatori hanno così chiesto consulenza al Centro in caso di portabilità in ritardo per la quale scatta il risarcimento nella misura pari all’1% del valore del finanziamento ipotecario per ciascun mese di ritardo o frazione di mese; questo è l’indennizzo che spetta al consumatore fermo restando che poi la “vecchia” banca può anche rivalersi sulla “nuova” nel caso sia in particolare quest’ultima ad aver in qualche modo rallentato la pratica di portabilità.

Mutuo rate solo interessi di UCFin

Per chi deve acquistare una casa con un mutuo, ma ha un reddito non da lavoro dipendente, ma caratterizzato da entrate variabili per effetto di una libera attività da imprenditore o da professionista, UCFin, Unicredit Family Financing, società del colosso bancario europeo Unicredit, ha ideato “Rate Solo Interessi“, il finanziamento ipotecario innovativo che permette di rimborsare il debito attraverso un piano di ammortamento rappresentato da rate mensili costituite di soli interessi. Il rimborso del capitale, in ragione di opportuni vincoli temporali che garantiscono comunque ampia flessibilità, può invece avvenire in base alle proprie e periodiche entrate finanziarie. “Rate Solo Interessi” di Unicredit Family Financing è un finanziamento ipotecario a tasso variabile concedibile, comunque, solo per l’acquisto della seconda casa, con una durata del piano di ammortamento fino a ben 30 anni, ed un importo massimo erogabile corrispondente al 70% del valore dell’immobile. E per pagare le rate non c’è l’obbligo, se non lo si possiede, di aprire un conto corrente Unicredit; la rata, infatti, può essere addebitata sul proprio conto corrente bancario abituale senza doverne aprire un altro.

Mutuo: cancellazione ipoteca a pagamento

I costi legati ai mutui possono essere suddivisi in due tipi: quelli legati alla spesa per interessi, ragion per cui più alto è il tasso più aumenta il costo; quelli accessori che sono “funzionali” al perfezionamento del contratto come ad esempio le spese notarili, quelle per l’assicurazione obbligatoria, quelle fiscali dovute per legge, ma anche quelle per l’incasso della rata. Ebbene, dall’inizio del nuovo anno sui mutui ipotecari è spuntata una novità, negativa ed onerosa a carico dei mutuatari che, al termine del piano di ammortamento, debbono procedere con la cancellazione dell’ipoteca che grava sull’immobile di cui si è diventati in tutto e per tutto proprietari dopo aver saldato il dovuto con l‘istituto di credito.