Ridotto il tasso di interesse sui mutui Inpdap

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Ci sono buone notizie per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione che sono in possesso di un mutuo ipotecario edilizio a tasso fisso, nonché per coloro sono interessati ad accendere un nuovo mutuo Inpdap: a partire dal primo luglio di quest’anno è infatti prevista una diminuzione del tasso di interesse al 2,95%.

Ciò si evince da una nota diramata dall’INPS che informa del provvedimento gli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, sottolineando che il nuovo valore sarà applicato in automatico a tutti i contratti a tasso fisso già in essere così come a quelli siglati a partire dal 1 luglio, eccezion fatta per un eventuale parere contrario esplicitamente dichiarato dal mutuatario.

Il titolare del mutuo ha eventualmente 30 giorni a partire dal 30 giugno 2015, data di pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale, per esprimere volontà contraria al cambiamento.

Mediante un mutuo Inpdap è possibile finanziare fino a 300.000 euro l’acquisto di un’abitazione collocata sul territorio italiano, ad esclusione degli immobili di lusso, rimborsando la cifra richiesta su una durata che oscilla tra i 10 e i 30 anni.

Occorre ricordare la richiesta di finanziamento, debitamente compilata e completa degli allegati necessari, che può essere inviata direttamente on line dal 1 al 10 di settembre oppure dal 1 al 10 di gennaio e dal 1 al 10 di maggio di ogni anno.

Possono accedere al finanziamento agevolato Inpdap i dipendenti pubblici a tempo indeterminato e i pensionati iscritti all’ente da almeno tre anni. Sono sempre esclusi i proprietari di altri immobili. I mutui Inpdap sono accessibili a tasso fisso agevolato, da oggi ulteriormente ridotto, e a tasso variabile, stabilito al 3,50% per il primo anno, su base Euribor a 6 mesi. In alternativa, per necessità economiche più contenute rispetto ad un mutuo casa, dipendenti pubblici e pensionati possono contare su un accesso al credito agevolato per piccoli prestiti e prestiti pluriennali garantiti, anche usufruendo delle convenzioni stipulate dall’ente previdenziale con diverse banche del territorio.