Napoli: Mutui agevolati a 30mila famiglie per l’acquisto di case comunali

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A costo di attirarci l’antipatia di quelli che ci chiedono di parlare della realtà così com’è, specie per quanto riguarda i suoi aspetti più scoraggianti e gli spunti polemici, oggi vogliamo darvi una notizia dal colore decisamente controcorrente: anche a Napoli, città tornata recentemente al centro delle cronache nazionali per una nuova esplosione del problema dei rifiuti (oltreché per il dominio quotidiano della Camorra, e non è detto che le due cose non siano contigue), anche da Napoli possono provenire segnali di speranza e iniziative di “buongoverno” che è bene sottolineare, indipendentemente dalla nostra valutazione personale in merito all’operato del sindaco, Rosa Russo Iervolino (secondo molti, ultimo baluardo della “cricca” di potere creata dall’ex sindaco e poi governatore regionale, Bassolino).

Proprio da Napoli, infatti, giunge la notizia di un piano di edilizia agevolata di segno opposto rispetto a quanto si vede in molte altre parti d’Italia; se, infatti, altrove si costruisce ex novo, erodendo vaste fette di territorio e lasciando magari che il centro storico diventi il nucleo del degrado e del disagio, a Napoli si è deciso di mettere sul mercato ben 30mila alloggi inseriti in un piano di dismissione comunale. In sostanza, la città aiuta le famiglie che vogliono acquistare questi immobili, che per il momento sono ancora di sua proprietà, a farlo, attingendo ai fondi di una convenzione stipulata tra la municipalità e l’ABI, Associazione bancaria italiana.

L’accordo prevede che le banche aderenti possano concedere finanziamenti per un ammontare massimo pari all’80 per cento del valore degli immobili, garantiti da ipoteca. Il limite può essere elevato al 100 per cento in presenza di garanzie integrative offerte dal cliente. I mutui possono avere una durata minima di 5 anni e massima di 30 e possono essere a tasso fisso, variabile o anche variabile con cap, proprio come tutti i mutui “tradizionali” attualmente sul mercato. A breve, il sito dell’ABI pubblicherà l’elenco delle banche aderenti all’iniziativa che ha un duplice scopo: fornire una casa alle famiglie napoletane e “liberare” il comune da un patrimonio la cui gestione ha costi elevati e ricavi pressoché nulli.

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