Mutuo, tassi bassi e Piano Famiglia: “è ora di rinegoziare”

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Dallo scorso 1 febbraio, in 190 banche è possibile – per le famiglie che si trovano in una situazione di “oggettiva difficoltà” come il licenziamento, la cassa integrazione o anche un lutto o un infortunio del principale portatore di reddito – chiedere la sospensione del pagamento del mutuo acceso per l’acquisto della casa per un periodo medio di 12 mesi (ma alcuni istituti arrivano ad offrirne anche 18). Il Piano Famiglia, voluto dall’ABI, dovrebbe effettivamente allentare la morsa della crisi per chi deve fare i salti mortali per far quadrare i conti ogni mese. Ma come muoversi? Quando (e quanto) conviene? Qual è l’effettivo impatto della moratoria sulla platea delle famiglie italiane?

Le stime dell’ABI parlano di una platea potenziale di 150mila famiglie. Ma tra disinformazione, orgoglio e mancata convenienza, nonostante la grande partecipazione delle banche l’impatto dovrebbe essere più ridotto. Tra l’altro, non tutte le banche hanno dato la disponibilità a sospendere anche la quota in conto interessi oltre a quella in conto capitale; non una differenza da poco, visto che nei primi anni di mutuo è soprattutto la prima parte quella che si va a pagare… La prima operazione da compiere è recarsi allo sportello per conoscere la situazione riferita al proprio mutuo, dal momento che articoli come questo non possono che essere generalisti.

Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore marketing di MutuiOnline, Roberto Anedda, invita ad approfittare del momento sicuramente propizio per guardarsi intorno:

Con la chiusura della finestra di applicazione del decreto che, per il 2009, permetteva di congelare le rate sopra la soglia del 4%, rimane la possibilità della surroga, cioè rivolgersi a una nuova banca per sostituire il vecchio mutuo a costo zero. In questo momento la situazione è irripetibile: il costo del denaro è molto basso e probabilmente rimarrà tale per tutto il 2010. Ora le condizioni di mercato permettono alle banche di offrire delle buone soluzioni competitive. Anche se non siete in difficoltà, è bene guardarsi intorno.