Mutuo prima casa, offerte flessibili Ubi Banca

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Coloro i quali sono alle prese con l’acquisto di una prima casa si trovano dinanzi alla scelta di un elemento determinante ai fini della scelta, soprattutto per i più giovani: stiamo parlando della possibilità di ottenere un piano di rimborso non solo conveniente ma anche, nei limiti del possibile, dotato di una certa flessibilità e di opzioni che tengano conto dell’evolversi della situazione lavorativa e familiare.

Fortunatamente il mercato fa menzione di soluzioni appsite: mutui per giovani che tengono in stretta considerazione la precarietà economica di chi non ha ancora un lavoro stabile, e soluzioni agevolate da particolari convenzioni, tra cui il Fondo di Solidarietà Mutui Prima Casa istituito a partire dal 2007 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che permette la sospensione del pagamento del rate in caso di difficoltà economica temporanea e documentabile.

Dall’adesione al Fondo di Solidarietà sono nati i mutui “serie flessibile” di Ubi Banca, nelle due opzioni a tasso fisso oppure Sempre Light, ossia a tasso variabile e spread decrescente nel tempo.

Entrambe le soluzioni si distinguono per la possibilità offerta di sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi, richiesta che può essere inoltrata due volte sulla durata del finanziamento, a distanza di almeno 3 anni. In alternativa è concesso ridurre l’importo del versamento mensile allungando la durata del finanziamento entro un limite massimo, fissato a 30 anni per il mutuo flessibile a tasso fisso e a 50 anni per il mutuo flessibile Sempre Light. Eventi felici come la nascita o l’adozione di un bambino, o problematici come la perdita dell’impiego o la riduzione dell’orario lavorativo e quindi delle entrate, danno diritto secondo questa formula a un margine di tolleranza spesso sufficiente a fronteggiare l’impegno economico di lunga durata. I mutui “serie flessibile” di Ubi Banca sono finalizzati all’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, per importi fino all’80% del valore dell’immobile, con un limite massimo fissato a 300.000 euro.