Mutuo: dal controllo delle condizioni, possibilità di risparmio

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Alle volte, il solo fatto di non sapere ci espone a spese extra anche se vogliamo essere tra i più oculati gestori dei nostri risparmi. Specialmente in questo periodo di crisi economica, c’è chi si affanna nella ricerca di una soluzione di investimento che sia più redditizia rispetto ad altre (in generale senza troppo profitto: anche i conti di deposito, che pure offrono interessi tra i più elevati proposti dal mercato, difficilmente superano infatti il valore del 3% di remunerazione del capitale depositato), chi si accalca nei supermercati low-cost per cercare di ridimensionare le proprie uscite mensili, chi si adopera nel riutilizzo di oggetti che già credeva divenuti inutili facendo un grosso favore all’ambiente ma non riuscendo a risparmiare quanto vorrebbe.

Sono, i tre degli esempi, tutti comportamenti virtuosi: la salute di un bilancio familiare è fatta, più che dalle entrate, dal rapporto tra le stesse e le uscite, dunque è bene prestarvi sempre una attenta cura. Proprio per questo, vi invitiamo a considerare quanto possa una rata del mutuo più in linea con il mercato farvi risparmiare denaro, specie se il mutuo è stato stipulato tra il 2007 e il 2008. Possono essere anche 200 euro di risparmio al mese, dunque è bene informarsi e –se è il caso- muoversi per una portabilità presso altra banca.

Anzitutto, individuate il debito residuo (quanto ancora del mutuo dovete rimborsare), l’importo dell’ultima rata e il TAEG del finanziamento, oltre agli anni che vi mancano per completare il piano di ammortamento. Quindi, magari utilizzando un sito di comparazione tra le offerte di mutuo, cercatevi una surroga presso altra banca e, individuatala, andate a contrattarvi le nuove condizioni, magari chiedendo prima al vostro istituto forti del fatto che difficilmente intenderà perdere un cliente pur di non accontentarlo, almeno in parte, delle sue richieste. Se poi la vostra banca proprio non vuole darvi ascolto, trasferite il mutuo altrove: la surroga si può fare a spesa zero grazie al Decreto Bersani del 2007.