Mutui: il Tasso Fisso torna di moda, IRS ai minimi storici

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Euribor in salita, IRS in lenta quanto costante discesa: in un’economia mai – come adesso – così pazza e difficilmente prevedibile, non è semplice neppure tener dietro ai trend che riguardano i mutui. Quello che non tutti, se non i più onesti, operatori di sportello bancario vi diranno, è che di questi tempi conviene sottoscrivere un investimento, anzi andando più nello specifico un mutuo, a tasso fisso, anche nonostante a inizio Primavera 2010 (quindi solo 6 mesi or sono) fosse invece molto più conveniente affidarsi al risparmio garantito dal tasso variabile cui, al massimo, si sarebbe dovuta aggiungere la tutela di un “Cap”, ossia un tetto massimo di interesse che generalmente si attesta attorno al 5,50%.

Tutto questo in linea generale, perché poi ci sono sempre le sfumature: un mutuo breve, di durata cinque o decennale, può ancora essere a tasso variabile perché la convenienza di un Euribor ancora inferiore all’1% difficilmente verrà sconvolta nel breve periodo (per quanto in crescita, l’Euribor dovrebbe avere bisogno di ben più di 5 anni per tornare ai valori intorno al 5% del pre-crisi, benché nulla si possa escludere); in termini di sicurezza sul lungo periodo, invece, il tasso fisso non ha assolutamente rivali, e forse mai ne ha avuti neppure in passato. Spiega Roberto Diodati della Cfi Advisors di Pescara: “In questo periodo abbiamo il tasso fisso, su tutte le principali durate, al livello più basso mai visto nella storia; quindi il tasso fisso più che in qualsiasi altro momento è oggi interessante”.

Prestate moltissima attenzione anche alle cosiddette “spese accessorie”, una mannaia che può imporvi rate anche molto più alte rispetto a quanto avete preventivato: istruttoria bancaria, polizza per incendio e scoppio ed eventuali ulteriori assicurazioni (come, ad esempio, quella sulla premorienza del titolare del finanziamento) restano spesso fuori dai calcoli. Bisogna dunque verificare dettagliatamente l’offerta includendo tutte le voci e chiedendo di verificare l’Isc (Indice sintetico di costo) dell’operazione.