Chi viene privilegiato dal fondo di garanzia prima casa

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Arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che regolamenta gli accessi al Fondo di garanzia prima casa. A disposizione ci sono, come previsto dalla Legge di stabilità del 2014, 200 milioni di euro all’anno per tre anni. Con questa cifra si verificherà la concessione della garanzia dello Stato sui mutui ipotecari i quali non dovranno superare i 250.000 euro.Occorre fare chiarezza per comprendere chi ha la priorità secondo la normativa e come possono essere spesi questi soldi. In primo luogo il decreto ‘favorisce’ le seguenti categorie:

– gjovani coppie;

– ‘under 35’ con un rapporto di lavoro atipico;

– nuclei monogenitoriali con figli minori;

I soldi possono essere spesi per:

– acquisto;

– ristrutturazione;

– efficientamento energetico.

Si parla, naturalmente, della prima abitazione.

Nel caso della formalizzazione dell’acquisto, l’immobile non dovrà rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e non dovrà possedere le caratteristiche di lusso indicate nel Decreto del Ministero dei lavori pubblici n. 1072 del 2 agosto 1969. Nel contempo il mutuatario, alla data di presentazione del mutuo, non dovrà essere proprietario di altri immobili adibiti ad abitativo, eccezion fatta per quelli sui quali abbia acquistato la proprietà per ragioni di successione a causa di morte e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

A erogare il mutuo, il cui fondo è gestito da Consap S.p.A., sono barche e intermediari finanziari in base agli accordi presi tra Abi e Dipartimento del tesoro. Il soggetto finanziatore raccoglierà la domanda, la esaminerà e darà risposta (positiva o negativa) entro venti giorni a partire dalla stessa.

L’erogazione è a tutti gli effetti una facoltà dei soggetti finanziatori del mutuo.