Mutui, finanziamenti o prestiti. Sono tutti prodotti di accesso al credito che i privati e le famiglie stipulano per diverse finalità che possono spaziare dall’acquisto della casa alla ristrutturazione dell’immobile, e passando per il finanziamento del matrimonio, l’Università dei figli, o ancora un viaggio, un’auto oppure una moto. Ma quali sono le buone prassi da seguire quando si sceglie un mutuo, un prestito oppure un finanziamento? Ebbene, in accordo con quanto riportato dall’Agenzia HelpConsumatori, è consigliabile effettuare numerosi confronti prima di andare ad effettuare una scelta definitiva; questo perché le condizioni di un mutuo, un finanziamento o un prestito, possono apparire a prima vista attraenti e vantaggiose; ma non è detto che sul mercato non ci sia di meglio, anzi!
Redazione
Mutui e tassi usura, aumentano di pari passo
Per effetto dell’innalzamento dell’asticella sui tassi ad usura, le rate dei mutui in Italia aumenteranno generando sulle tasche delle famiglie che pagano un finanziamento ipotecario un aggravio annuo pari a ben 120 euro. A stimarlo è stata la Federconsumatori che, da una prima analisi di massima, ha quantificato la stangata sui consumatori e sulle famiglie che genererà la manovra triennale dei conti pubblici che attualmente sta approntando l’attuale Governo in carica ed in particolare il Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti. Nel dettaglio, sulle famiglie italiane, già colpite pesantemente dalla crisi finanziaria ed economia, la Federconsumatori stima che la manovra, in linea di massima, nell’attesa di saperne di più, peserà per ben 927 euro medi annui.
Mutui e prestiti: attenzione ai foglietti informativi
Su alcuni siti Internet di diversi operatori sono venuti meno i foglietti informativi, che non si trovano più online a disposizione per la visione da parte dei consumatori. A denunciarlo è Altroconsumo nel precisare al riguardo quindi, come in materia di credito al consumo manchi sul Web, ed in alcuni portali del credito, quella che è l’informativa contrattuale legata ai finanziamenti. E allora, come si può entrare in possesso di tale informativa e, quindi, leggerla e decidere o meno se stipulare il prodotto? Ebbene, per questi siti Internet di banche ed operatori finanziari l’unica via percorribile è quella di recarsi presso le sede, filiali o agenzie, e farsene rilasciare una copia cartacea. Di riflesso Altroconsumo ha apertamente invitato la Banca d’Italia ad intervenire affinché venga garantita maggiore trasparenza in campo bancario a tutti gli utenti.
Mutui e propensione al risparmio, allarme rosso
Ultimamente ma non solo, già da un po’ di anni ad onor del vero, la condizione finanziaria delle famiglie italiane è caratterizzata da un’elevata propensione al risparmio, ma anche da una bassa quota di debiti sul reddito disponibile; questo in confronto con la media delle famiglie europee. Ma anche da questo punto di vista in Italia sembra che si sia arrivati alla resa dei conti, e forse ad una sorta di punto di non ritorno. Sono sempre di più le famiglie che negli ultimi tre anni, a causa degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica, stanno spendendo più di quanto guadagnano. Ma dove trovano i soldi? Ebbene, c’è chi si indebita, c’è chi sta a poco a poco erodendo i risparmi, magari proprio quelli sudati di una vita.
Durata del mutuo: occhio alla scelta
Quando un consumatore sceglie il mutuo, deve scegliere anche la durata, cosa molto importante, importantissima. E’ risaputo infatti che al crescere della durata del mutuo, a parità d’importo finanziato, la rata mensile da pagare alla banca scende di importo; trattasi di una condizione molto vantaggiosa, in quanto si va a pagare un finanziamento ipotecario più sostenibile nel tempo, ma tutto ciò al costo, spesso non indifferente, di maggiori interessi bancari da pagare nel tempo. Quella relativa alla durata del mutuo è quindi in tutto e per tutto una scelta di compromesso da fare in maniera non solo consapevole, ma anche oculata visto che spesso ci si impegna con la banca per 15, 20, o magari 25 anni, ed in tutto questo lungo arco di tempo non è detto che le entrate familiari siano crescenti o quantomeno costanti.
Mutuo BancoPosta in promozione fino a luglio
Fino alla data del 31 luglio del 2011 il prodotto Mutuo BancoPosta è con le spese di istruttoria, e con quelle di perizia, rigorosamente gratuite. A darne notizia è il Gruppo Poste Italiane, attraverso il proprio sito Internet, ricordando come con il prodotto Mutuo BancoPosta sia possibile a condizioni vantaggiose andare a finanziare i progetti immobiliari dei privati e delle famiglie. In particolare, con il Mutuo Acquisto BancoPosta si può comprare la casa, la prima o la seconda, a fronte di un piano di ammortamento del finanziamento ipotecario che può essere di minimo cinque e massimo trenta anni. Con il Mutuo Ristrutturazione BancoPosta si può rinnovare l’abitazione con un piano di ammortamento da un minimo di 5 ad un massimo di 30 anni, mentre con il Mutuo Surroga BancoPosta si può trasferire in Poste Italiane il mutuo in corso di pagamento presso istituti di credito.
Mutuo tasso variabile: i rincari 2011-2012
Un aumento della rata mensile sia nel 2011, per i mutui a tasso variabile, sia ancor di più nel 2012. E’ questo, in estrema sintesi, lo scenario che emerge da un ultimissimo Rapporto del Centro Studi di Confindustria che, in particolare, è preoccupata sia dell’impennata dei tassi di interesse, che graverà sulle famiglie che accedono al credito, o che lo hanno già fatto per acquistare la casa, sia dei rincari dei prezzi dell’energia. In particolare, il Centro Studi di Confindustria stima per il 2011 rincari medi sulle rate mensili pari a ben 85 euro, ma nel 2012, di questo passo, e considerando l’attuale tendenza, si arriverà a ben 162 euro mesi di aumento della rata mensile sui finanziamenti indicizzati al tasso euribor. Insomma, per il biennio 2011-2012 c’è da attendersi una stangata che rischia ancor di più di pesare sui consumi che in Italia sono stagnanti da un bel pezzo.
Mutui euribor: tassi medi in aumento
Nella prima metà del corrente mese di giugno, con una media all’1,45%, il tasso euribor con scadenza a tre mesi si è attestato in aumento rispetto al mese precedente. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile giugno 2011; il tasso euribor, lo ricordiamo, è quello con cui in Italia vengono prevalentemente agganciati, e quindi indicizzati, i finanziamenti ipotecari a tasso variabile. Il rialzo dell’euribor si spiega sia con le tensioni sui debiti sovrani, che stanno portando ad un lento quanto progressivo innalzamento dei rendimenti dei titoli pubblici, sia con le attese di una ulteriore stretta creditizia, da parte della Banca Centrale Europea (Bce), nelle prossime settimane.
Mutui 2011: tassi e spread s’impennano
Nel breve, ma anche per il medio periodo, sembra lecito scommettere su una tendenza rialzista del costo del denaro, e quindi, degli interessi da pagare sui mutui a tasso variabile. Per questo, per chi ha stipulato un mutuo variabile, o si appresta a farlo, senza un prodotto con il tetto massimo si rischiano poi in futuro delle brutte sorprese. Ad affermarlo è il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, nel sottolineare tra l’altro come le insidie sui mutui variabili non siano solo legate all’aumento sui mercati del tasso euribor, ma anche del tasso Bce; questo perché, nel corso dell’estate 2011 la Banca centrale europea, molto probabilmente, alzerà i tassi di interesse almeno di un altro quarto di punto percentuale. In tal caso, quindi, il tasso di riferimento nell’Eurozona passerebbe come minimo dall’attuale 1,25% all’1,50%.
Assicurazione mutuo: Antitrust vuole vederci chiaro
L’Antitrust ha ricordato che le assicurazioni che vengono “aggiunte” dalle banche a chi richiede un mutuo non sono obbligatorie. Non a caso, al fine di vederci chiaro, l’Antitrust ha aperto un’indagine contro questi istituti bancari che ancora oggi in sede di stipula del mutuo fanno sottoscrivere in via obbligatoria delle polizze vita costosissime. Le polizze sotto indagine sono le cosiddette Cpi, le Credit protection insurance, che sono coperture importanti, ma che non possono essere imposte. Queste polizze, nello specifico, si sostituiscono al mutuatario nel proseguo del piano di rimborso in caso di eventi negativi quali possono essere l’inabilità temporanea al lavoro, il decesso, la malattia grave, la perdita dell’impiego o l’invalidità permanente.
Surrogazione mutui a costo zero
Visto che stiamo attraversando un periodo di lunga crisi, la rata del mutuo per molte persone inizia a pesare a fine mese, come un macigno! Quindi si va necessariamente alla ricerca di un nuovo finanziamento ipotecario, a condizioni più vantaggiose, nonché tagliato su misura e secondo le proprie mutate esigenze proprio a causa della congiuntura sfavorevole che, tra l’altro, porta spesso ad una drammatica contrazione del reddito familiare. E così sempre più famiglie chiedono la portabilità del proprio mutuo dalla vecchia ad una nuova banca; stiamo chiaramente parlando della surrogazione dei mutui a costo zero così come impone la normativa vigente grazie alle cosiddette Leggi Bersani, le “lenzuolate” degli anni scorsi. In questo modo, con la surrogazione, è possibile ottenere una rata e uno spread più basso, si può cambiare tipologia di tasso e, in base alla durata, pagare mensilmente importi decisamente più sostenibili.
Mutui e compravendite 2011, i dati Istat
C’è stato un calo, anno su anno, delle compravendite immobiliari in Italia. A rilevarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica che, nello specifico, ha fatto presente come nel 2010 ci siano state complessivamente numero 817.963 compravendite di unità immobiliari con un calo dello 0,5% rispetto anno precedente. La dinamica 2010 delle compravendite immobiliari è stata a due facce, con una buona tenuta nel primo semestre, e poi evidenti segnali di rallentamento e di flessione nel terzo e nel quarto trimestre; in particolare, nel Q4 2010 le compravendite si sono attestate a quota 231.162 con un calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati relativi alle compravendite immobiliari fanno il paio con le recenti rilevazioni sui mutui ipotecari che, per l’acquisto di nuove case, hanno fatto registrare una flessione; il mercato dei mutui, di più rispetto allo scorso anno e, in generale, ai mesi scorsi, rimane infatti sostenuto delle surroghe, ovverosia dalle operazioni di rifinanziamento su mutui che sono già in corso di pagamento.
Mutuo euribor a tre mesi sempre più caro
Il mutuo a tasso variabile, ed in particolare quello indicizzato al tasso euribor a tre mesi, è sempre più caro. In linea con le attese, infatti e purtroppo, l’euribor sta progressivamente salendo rendendo meno conveniente il mutuo sia per le nuove stipule, sia per i finanziamenti ipotecari in corso soggetti in tutto e per tutto ad un preoccupante caro-rata. Non a caso in questi ultimi giorni il tasso euribor con scadenza a tre mesi ha rotto la soglia psicologica dell’1,5%; trattasi del massimo valore da oltre due anni in linea con le “minacce” della Bce, la Banca centrale europea, di voler innalzare i tassi di interesse, probabilmente di un altro quarto di punto, nelle prossime settimane. Non aiutano inoltre le pressioni sui debiti sovrani ancora presenti in Eurolandia; c’è infatti un progressivo quanto persistente aumento del premio di rischio, ragion per cui sia i tassi attivi, sia quelli passivi, stanno conoscendo una fase rialzista come non si vedeva dal periodo pre-crisi.
Mutui: entrate familiari ed allarme casa
Secondo CasaPound per definire una famiglia in condizioni di emergenza abitativa, basta che versi almeno un quinto delle proprie entrate per pagare la rata del mutuo oppure il canone di locazione. Sono molti gli esempi ed i casi lampanti al riguardo in un Paese come l’Italia che in questi ultimi anni sta attraversando una pericolosissima fase di deriva sotto tanti punti di vista. Pagare mille euro al mese per 30 anni per la prima casa in cui si vive con la propria famiglia, oppure pagare 1200 euro al mese per una casa in affitto di 60 mq, secondo CasaPound è sinonimo di emergenza abitativa. Lo stesso dicasi anche per chi è giovane, vive con i genitori, e non si sa quando potrà andarsene di casa per farsi una vita propria.