Cos’è l’accollo del mutuo

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Se state comprando una casa che non è ancora finita di pagare, quindi un immobile su cui pende un’ipoteca e su cui il proprietario sta pagando il mutuo, potrebbe essere utile conoscere lo strumento dell’accollo, una soluzione che in parte consente di risparmiare. 

Se comprare una casa su cui è stato acceso un mutuo non ancora estinto, potreste tentare la via dell’accollo, vale a dire subentrare nel contratto di mutuo al contraente originario. Un subentro che può essere di tipo cumulativo, oppure di tipo liberatorio. 

Prima di passare in rassegna queste tipologie è necessario premettere che l’accollo consente di sobbarcarsi il valore del vecchio mutuo ma il resto dei soldi che il venditore vi chiede, al di fuori del valore dell’accollo, deve essere corrisposto  in contanti. Se siete forniti di liquidità o avete la possibilità di accendere altri mutui e finanziamenti a tassi convenienti, il gioco è fatto.

L’accollo liberatorio è quello che determina un subentro completo, vale a dire che il rimborso diventa completamente a carico del nuovo proprietario, rogne incluse. Mentre l’accollo cumulativo fa sì che il vecchio contraente resti nel contratto e divida con il subentrante i rischi delle difficoltà di rimborso del mutuo.

Il vantaggio da non sottovalutare per il contraente è nelle spese: non ci sono quelle di istruttoria e nemmeno quelle notarili, il Taeg sarà sicuramente più basso.