Gli interventi per i mutui all’interno del Decreto IMU

mutuo-casa-939532-150x150Le nuove misure del Decreto IMU

Sabato 31 agosto il Governo ha dato il via libera al Decreto legge che ha sancito in via definitiva la cancellazione della prima rata dell’ IMU dalla prima casa. Ma forse non tutti sanno che il testo del Decreto legge contiene in realtà anche un’ altra serie di misure rivolte al mondo immobiliare in generale.

Fondo di solidarietà da rifinanziare

soldi1-150x150Le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, possono chiederne la sospensione per un periodo variabile che non deve comunque superare i 18 mesi. Tutto dipende dal Fondo di Solidarietà. 

Fondo di Solidarietà al via: Requisiti e Documenti

È scattato ufficialmente oggi, con qualche giorno di vantaggio rispetto alle previsioni più pessimistiche (all’approvazione del provvedimento qualcuno aveva vaticinato “diversi mesi” per l’entrata in vigore, presumendola attorno a gennaio 2011), l’aiuto previsto dal Fondo di Solidarietà destinato a tutte quelle famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo che non si possono permettere –per non avere i requisiti- di fare ricorso al Piano Famiglie lanciato dall’ABI lo scorso febbraio. La misura in questione, portata avanti invece dal ministero del l’Economia è destinata a “coloro che hanno perso il lavoro, hanno subito la morte o la condizione di non autosufficienza di un familiare, hanno sostenuto spese mediche o di assistenza domiciliare, spese per interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria sull’immobile del mutuo, oppure hanno subito un forte aumento della rata per il prestito a tasso variabile” (fonte: Il Sole 24 ore).

Mutui, Piano Famiglie: 1 sospensione su 2 al Nord

Ci siamo occupati tanto spesso di Piano Famiglie, la misura messa in campo dall’ABI per aiutare le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, e –negli ultimi tempi– di Fondo di Solidarietà, delineando per entrambi le caratteristiche che devono avere i richiedenti e qualche “lato oscuro” che è sempre meglio aver più chiaro quando ci si mette a maneggiare dei soldi, più che mai quando questi sono a debito. Ce ne siamo occupati tanto spesso, dicevamo, da non tenere in considerazione la distribuzione geografica delle richieste di sospensione del mutuo, che pure sarebbe stata un buon indicatore e delle richieste di finanziamento e delle difficoltà nell’onorare il pagamento dello stesso. Rimediamo ora, ora che i dati sono disponibili anche in forma disaggregata.

Fondo di Solidarietà: e lo spread?

Nel Fondo di Solidarietà che grazie all’intervento del Governo, specificamente nella persona del ministro dell’economia Giulio Tremonti, sta per partire (il prossimo 15 novembre) alleviando la sofferenza economica di alcune migliaia di bilanci familiari messi a dura prova dalla crisi, persistono alcune piccole zone d’ombra che ancora non è dato a sapere come si intenda dirimere, a tutto vantaggio delle banche e – verosimilmente – a scapito dei soliti noti, ossia della platea dei consumatori e dei risparmiatori che intendessero fare richiesta di adesione al provvedimento.

Fondo di Solidarietà, Tremonti sblocca lo stallo: via il 15 novembre

Finalmente! Al termine di una gestazione elefantesca, interminabile, lunga quasi 3 anni, il “Fondo di Solidarietà” (destinato ai titolari di mutuo per l’acquisto della prima casa in difficoltà con il pagamento delle rate) sembra vicinissimo a diventare realtà. Del resto, lo avevamo annunciato anche quando si era parlato di misura giunta in dirittura d’arrivo: mancano i decreti attuativi, servono una serie di circolari per spiegare alle banche e a tutti gli altri “agenti” (qui usato per designare tutta la burocrazia che ruota intorno) come muoversi, bisogna trovare la copertura finanziaria necessaria al fine di far funzionare tutto questo… Ma il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, lontano dai riflettori delle polemiche che investono altri suoi colleghi di Governo e ben distante anche dall’immobilismo di alcuni di costoro, ha tenuto a prendere di petto la situazione per andare a sbloccarla. Con successo.

Fondo di Solidarietà, il Ministero assicura: “Pronti entro breve”

Falsa partenza poteva essere, falsa partenza in effetti è stata. Senza che la cosa debba stupire più di tanto, dal momento che quando abbiamo parlato di una possibile falsa partenza i tempi ristretti avrebbero dovuto consigliarci di credere nell’impossibilità che le cose fossero a posto, effettivamente pronte per diventare operative, già lo scorso 2 settembre, data in cui – con la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale – avrebbe dovuto entrare in vigore la misura di sostegno del Fondo di Solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. La misura, che ricordiamo permette di sospendere per un periodo massimo di 18 mesi il pagamento delle rate, non è ancora divenuta “efficace” perché ancora non si è concluso il processo di individuazione dell’ente Gestore dei 20 milioni di euro stanziati.

Fondo di Solidarietà: l’interpretazione è un percorso a ostacoli

Che confusione! Alcuni giorni or sono avevamo salutato l’avvento del Fondo di Solidarietà come fosse la soluzione a molti mali che affliggono i mutuatari italiani in questo periodo di crisi profonda dell’economia. Non torniamo sui nostri passi: il progetto è e resta un’ottima agevolazione, ben più che una misura complementare al Piano Famiglie dell’ABI. Però è vero anche che a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale, i contorni della misura rimangono così fumosi da aver generato più di qualche interrogativo all’interno della vasta platea dei titolari di finanziamento per l’acquisto della casa di proprietà. Vediamoli insieme.

Mutui: Fondo di Solidarietà, rischio falsa partenza

Potrebbero essere davvero molto numerose le famiglie che hanno segnato sul proprio calendario la data del prossimo 2 settembre con un “cerchiolino” rosso: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, giovedì comincerà infatti l’era del Fondo di Solidarietà, una misura tesa ad agevolare le persone in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo. La novità rispetto al Piano Famiglie è sostanziale: maglie all’ingresso ben più larghe (potranno richiederlo anche coloro i quali hanno un mutuo fino a 250mila euro, quasi il doppio rispetto al Piano ABI) e interessi cancellati per un periodo massimo di 18 mesi (nell’altro caso finiranno invece “in coda” al piano di ammortamento) sono le differenze salienti. Ma ce n’è un’altra, ben più preoccupante per tutti coloro i quali si stanno professando interessati a farne richiesta.

Fondo di Solidarietà: le Associazioni di Consumatori chiedono più coraggio

Bene, ma non benissimo. Del resto, è il gioco delle parti: guai se qualche volta un’associazione dei consumatori arrivasse a dire che tutto va bene così com’è (al massimo, potrebbe farlo se vi aggiungesse un “sono state accolte tutte le nostre richieste” a chiosa) così come sarebbe un bel guaio se la controparte concedesse sempre il massimo, tutto quanto le è stato chiesto. Inutile scandalizzarsi, succede anche tra figlio e genitore… resta comunque il fatto che il Fondo di Solidarietà sui mutui, al termine di un iter durato quasi tre anni, sembra pronto per vedere la luce, e regalare la stessa luce a qualche famiglia in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo a causa delle conseguenze della crisi economica.