Novità sugli immobili fantasma

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Nel nostro paese è in atto una crisi economica che in modo ineludibile sta coinvolgendo anche il settore immobiliare dove i costruttori che in passato hanno avuto delle agevolazioni e dei prestiti per la realizzazione di un bel po’ di unità abitative, adesso devono fare i conti con tanti immobili sfitti e invenduti.

In più, un’analisi approfondita del patrimonio immobiliare italiano ha evidenziato che esistono anche un bel po’ di immobili fantasma, quelli che non risultano proprio negli archivi del catasto, insomma quelli evasi. Adesso, quindi, la lotta all’evasione riparte proprio da lì.

Il 3 maggio è iniziata la pubblicazione nell’Albo pretorio dei Comuni delle liste che dovrebbero consentire l’attribuzione della rendita catastale a tutti quegli immobili che finora non erano mai stati registrati, a tutte quelle costruzioni che magari hanno subito delle variazioni senza alcun adeguamento di rendita e piantina.

Le rendite da attribuire sarebbero circa 472 milioni di euro per un totale e la maggior parte di questa quota, circa 356 milioni di euro sono legati all’Imu. Il restante è connesso per 110 milioni alle imposte sul reddito e per 6 milioni all’imposta di registro sui canoni di locazione.

Un’operazione mostruosa che dovrebbe contribuire alla lotta contro l’evasione fiscale. La collaborazione degli enti nell’operazione dovrebbe portare un significativo vantaggio anche all’accelerazione dell’aggiornamento del catasto.