Banca Popolare di Crema: la Moratoria sui Mutui è SOS famiglie

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Il Piano Famiglie, e la sua declinazione sulla moratoria nel rimborso dei mutui, non sono sufficienti per tutti. Le difficoltà, per molte famiglie, sono tali che il cappello di una grande iniziativa a livello nazionale può non bastare: servono negoziazioni “spicciole”, caso per caso, tali per cui un debitore possa andare a richiedere di usufruire di strumenti più adatti alla propria situazione specifica. Banca Popolare di Crema ha scelto di fare la propria parte lanciando l’opportunità che è stata battezzata con l’eloquente nome di SOS Famiglie. Il successo dell’iniziativa è stato immediato, come ha spiegato il direttore generale Paolo Landi.

“SOS famiglie è una nuova opportunità che offriamo alla nostra clientela e che, a pochi giorni dal lancio, sta suscitando molto interesse. Sono oltre 1.500 i clienti che hanno preso accordi con le nostre filiali, dimostrando che SOS famiglie costituisce uno strumento valido per coloro che in questi mesi si sono trovati in difficoltà nel sostenere le rate del mutuo”. Famiglie che una volta riuscivano ad onorare, pur tra mille difficoltà, il pagamento delle rate del mutuo, ora che la disoccupazione è cresciuta rischiano di veder esplodere il proprio bilancio: una soluzione, mutuata dal modello del Piano Famiglie lanciato dall’ABI, può essere l’allungamento del piano di ammortamento ed il conseguente ridimensionamento dell’importo delle rate in scadenza; SOS famiglie offre proprio questo.

Paolo Landi ha tenuto poi a declinare il dettaglio della proposta di Banca Popolare di Crema, spiegando: “L’iniziativa prevede l’allungamento della durata del mutuo, da realizzare – normalmente con scrittura privata – mediante il congelamento delle rate non pagate, che vengono quindi traslate a fine piano di ammortamento, e la rinegoziazione del capitale residuo a scadere. A scelta del cliente, il piano di ammortamento può essere allungato fino ad un massimo di 10 anni rispetto alla scadenza originaria, purché nei limiti di durata del mutuo (35 anni di rapporto, 80 come età massima per il cliente, ndr). In questo modo, è possibile ridurre l’importo della rata mensile pagata dal cliente e renderla pertanto più in linea con le proprie capacità finanziarie”.