Glossario: I come ipoteca ed interessi

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Quando si parla di mutui non si può non parlare di ipoteche e di interessi.

Senza proseguire in ordine alfabetico, oggi approfondiamo questi due concessi, spesso dati per scontato, dopo aver parlato altrove di accollo e ammortamento, di cartolarizzazione e catasto.

Nelle precedenti puntante della rubrica Glossario abbiamo preso in esame il significato di accollo e ammortamento, poi abbiamo approfondito i legami tra i mutuatari e il catasto nonché la pratica della cartolarizzazione.

Oggi parliamo in primo luogo dell’ipoteca: si tratta di un diritto di garanzia della banca in caso di insolvenza del debitore. In pratica iscrivendo l’ipoteca la banca si tutela dal non pagamento da parte del mutuatario e può soddisfare il pagamento vendendo la casa “ipotecata”.

L’ipoteca, in genere, si estingue dopo 20 anni e per i mutui che durano di più deve essere rinnovata dopo la scadenza naturale. In genere su un immobile possono esserci più ipoteche, di primo, di secondo, di terzo grado e così via. Il titolare dell’ipoteca di primo grado è quello che viene pagato per primo.

L’interesse o meglio il tasso d’interesse può essere definito come il costo di un finanziamento calcolato su base annua. Si calcola sul debito residuo da rimborsare e può essere variabile o fisso in base al contratto tra banca e mutuatario.