Mutuo seconda casa in aumento

Quando la crisi economica e le imposte continuano a mettere a repentaglio i nostri risparmi, la volontà di investire nel mattone aumenta.

Ecco allora che anche in Italia è frequente la richiesta di accendere un mutuo per l’acquisto della seconda abitazione, quella da destinare alla vacanze oppure ai figli.

La prima domanda a cui occorre rispondere è: perché si chiede un mutuo per l’acquisto di una seconda unità immobiliare? Le risposte sono semplice: perché è stata individuata un’occasione da non perdere, perché si pensa al futuro della famiglia, perché tanto si può sempre affittare e con il rendimento rimborsare il finanziamento.

Mutuo casa a tasso variabile da CR Rieti

Il mutuo casa a tasso variabile della Cassa di Risparmio di Rieti è una linea di credito pluriennale che l’istituto di credito – attraverso le proprie filiali – concede alla propria clientela che desideri poter procedere al compimento di operazioni di acquisto, di costruzione o di ristrutturazione della prima o della seconda casa di proprietà, mediante pagamento di rate di importo in linea con quanto offerto dai mercati finanziari, e con possibilità di estendere nel lungo periodo il piano di ammortamento.

La durata dell’operazione del mutuo casa a tasso variabile della Cassa di Risparmio di Rieti potrà infatti essere allungata fino a un massimo di 30 anni, con possibilità di estinzione anticipata del debito residuo in qualsiasi momento, e anche per importi parziali rispetto al totale da restituire, senza pagamento di alcuna penale per la cessazione del rapporto prima della sua naturale scadenza contrattuale.

Mutui casa: la svolta di Obama

Il Presidente degli USA, Barack Obama, ha richiesto ai suoi consiglieri economici di preparare un piano di riforma del mercato dei mutui; un piano tale che venga mantenuto il ruolo del governo federale nel settore della casa. Tale mossa potrebbe però inasprire ulteriormente le divergenze con i repubblicani, che da tempo sono contrari a qualunque ruolo del governo federale all’interno del mercato della casa. Questo perché in tal caso si verrebbe a generare una distorsione del libero mercato. Insomma, dopo la riforma della sanità, a sorpresa bocciata in parte per incostituzionalità, il Presidente Obama ci riprova in base alla convinzione che gli americani che comprano la casa con un mutuo debbano in qualche modo poter far leva su una qualche garanzia statale.

Mutui casa: uno su dieci parla straniero

Da un’inchiesta di Mutui.it è emerso come in Italia l’11% delle richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa siano state sottoscritte dalle famiglie straniere che sentono quindi l’esigenza di diventare proprietarie di un immobile. La nazionalità degli stranieri che in maggioranza richiede un mutuo in Italia per la casa è rappresentata dalla comunità rumena, nel rapporto di ben 1 su 3 mutui richiesti da stranieri; a seguire poi ci sono i cittadini albanesi, comunque molto staccati. I rumeni sono aumentati nel nostro Paese dall’entrata della Romania nell’Unione Europea; e con questo si spiega come il 32,5% degli stranieri che in Italia richiede un mutuo sia rumeno contro solo il 5,73% della comunità albanese. A livello geografico, le richieste maggiori di mutuo da parte degli stranieri provengono dalla Lombardia e dalla Regione Lazio, con a ruota poi il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Regione Piemonte.

Mutui casa, Abi: tassi in crescita a dicembre 2010

Un incremento palpabile nonostante i dati siano solo in leggero aumento. Però, inevitabile, di aumento pur si tratta: va detto che, a conti fatti, è un lieve rialzo ma sempre su livelli particolarmente contenuti. Parliamo stavolta del numero relativo ai tassi praticati sulle nuove operazioni alle imprese e alle famiglie a dicembre 2010. A rendere nota la situazione della passata mensilità è il primo bollettino annuale dell’Abi che chiude dal punto di vista statistico, il racconto di un 2010 difficile e delicato anche in merito alla mutualità inerente alle abitazioni.

A dicembre 2010 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 2,78% (2,73% a novembre 2010, l’incremento è dello 0,5%), mentre il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – il quale riassume l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è alla fine risultato pari al 2,92% (2,87% a novembre 2010 con aumento di altri 0,5 punti percentuali; +4 punti base, invece, rispetto a allo stesso mese dell’anno precedente).