Mutui: in crescita surroga e sostituzione

Trasferire il finanziamento presso un altro istituto di credito, oppure estinguere il vecchio finanziamento al fine di stipularne uno nuovo, formalizzando con questa mossa l’accesso a condizioni contrattuali più vantaggiose?

Mutui online Fineco no problem

Per acquisto casa, o per sostituzione, Fineco, Banca online del Gruppo Unicredit, propone mutui “no problem”, ovverosia a “zero problemi” per chi tra l’altro per il finanziamento ipotecario vuole essere “guidato” dalla consulenza di un esperto. Per chi ha trovato casa, e non sa come muoversi, Fineco propone finanziamenti ipotecari a tasso fisso con durata fino a 20 anni, ed importo erogabile fino all’80% del valore dell’immobile. E per chi vuole pagare un mutuo con un rata indicizzata al costo del denaro vigente sui mercati, c’è il mutuo a tasso variabile con durata fino a 40 anni e finanziamento che anche in questo caso arriva fino all’80% del valore dell’immobile. Ma c’è anche il mutuo Fineco a tasso misto per chi non vuole vincolarsi per l’intera durata del piano di ammortamento ad una specifica tipologia di tasso di interesse. Per chi invece paga già un mutuo presso altre banche con il prodotto di sostituzione di Fineco è possibile non solo estinguere il vecchio mutuo accendendone uno nuovo con condizioni migliorative, ma anche ottenere contestualmente della liquidità aggiuntiva per far fronte a spese proprie e della propria famiglia.

Mutuo Fineco acquisto casa e sostituzione

Sia per l’acquisto della casa, sia per la sostituzione di un mutuo in corso di pagamento presso altri Istituti di credito, Fineco, Banca online del Gruppo Unicredit, propone tutta una serie di finanziamenti immobiliari e, cosa molto importante, anche un’assistenza personalizzata dal momento della richiesta e fino alle firme dinanzi al notaio. Questo grazie al Personal Financial Adviser che può fornire al cliente tutta la consulenza necessaria al fine di trovare la soluzione di mutuo migliore e su misura anche in funzione delle proprie capacità di spesa e di risparmio. In particolare, per sostituire il mutuo aperto presso altre banche Fineco può permettere al mutuatario di pagare una rata più bassa a fronte di un tasso di interesse più conveniente; inoltre, per ogni esigenza, oltre a trasferire il debito residuo da pagare in Fineco si può anche ottenere della liquidità aggiuntiva.

Mutui: domanda in calo in Italia, primo semestre 2010 -2%

Notizia buona o cattiva? Giudicate voi… Diciamo che c’è un dato di fatto ormai assodato, ma anche che l’analisi potrebbe essere affrontata, quasi fosse una montagna impervia da scalare, da almeno due versanti. Cominciamo con la notizia: “Il volume della domanda complessiva di mutui da parte delle famiglie italiane, nel primo semestre 2010 ha segnato una contrazione del -2% anno su anno”. Il dato, rilanciato da BorsaItaliana, emerge dal barometro Crif della domanda di mutui. Sempre nello stesso rapporto, contenuta anche un’analisi che spiega come ci sia una connessione molto stretta tra crisi economica e calo nella domanda di finanziamenti.

Mutui: a Marzo 2010 un calo… armonico

Flessione e armonizzazione delle curve. Non è una pubblicità di un’automobile, bensì il quadro che emerge dall’analisi delle richieste di mutuo avanzate dagli italiani nel corso dello scorso (ci scusiamo per il gioco di parole) mese di marzo. Cominciamo dalla flessione, un dato che dovrà sicuramente essere tenuto in conto in ogni analisi futura dell’argomento: la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha registrato a marzo 2010, dopo mesi di costante crescita, un segno negativo per il secondo mese consecutivo, -3% rispetto allo stesso mese del 2009 (il dato è ponderato sul numero dei giorni lavorativi).

Mutui: 2009 in calo, ripresa da ottobre; agli italiani piace variabile

Il malato è ancora debole, ma ha ripreso a camminare; il degente si alimenta da solo, benché sia meglio evitargli lo sforzo di cibi difficilmente digeribili, e deve comunque continuare a prestare attenzione ai sintomi, qualora dovessero insorgere di nuovo. Il quadro clinico, comunque, induce ad un moderato ottimismo. Usciamo dalla metafora e parliamone chiaramente: il bilancio dei mutui in Italia rimane negativo anche a fine 2009, ma il tracollo del 2008 ha lasciato spazio a numeri meno crudeli e – anzi – si comincia ad intravvedere la luce alla fine del tunnel. I dati elaborati dall’Osservatorio Assofin parlano chiaro: anche lo scorso anno c’è stato un calo delle erogazioni nell’ordine del 6,8%.

Ma il fatto che l’anno precedente il dato fosse un -14,4% e che il quarto trimestre 2009 si sia chiuso in territorio fortemente positivo (+20%) lascia ben sperare gli analisti, convinti che questi siano segnali di un’eloquente ripresa (benché tutta da confermare) oltreché di una reazione veemente e finalmente consapevole da parte dei risparmiatori italiani. Certo, scendendo nel dettaglio si possono fare scoperte ancora più interessanti benché forse meno sensazionali: è vero, infatti, che i dati dell’ultimo trimestre di rilevazione segnalano un’inversione di rotta, ma è vero anche che essi sono “drogati” dall’ampio ricorso a surroghe, mutui di sostituzione, di ristrutturazione e di liquidità.