Mutui green, perché stanno crescendo più di quelli classici

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Grande crescita da parte dei mutui green, che sono in grado attualmente di offrire anche uno sconto in confronto ai mutui tradizionali. L’ultima riunione che è andata in scena presso il Consiglio UE ha evitato di stringere troppo le maglie circa la direttiva delle case green. Infatti, sono stati fissati dei nuovi obiettivi a livello intermedio in termini di risparmio di energia. Il primo obiettivo riguarda il 2030 e il secondo ha ad oggetto il 2035. Ovviamente, il tutto tenendo conto di come l’obiettivo ultimo è quello della neutralità carbonica, fissato invece al 2050. Da notare anche si è deciso di slittare il blocco definitivo delle caldaie a gas al 2040 al posto del 2035.

Una direttiva che, se fosse stata stringente come la proposta iniziale, avrebbe effettivamente avuto un impatto devastante sull’Italia. Infatti, nella nostra penisola, diverse stime parlano di un numero di edifici prioritari pari a ben 5 milioni sui 10 milioni di immobili totali in classe energetica E, ma anche F o G. Si tratterebbe di ristrutturare oltre 5 milioni di immobili, per una spesa insopportabile sulle spalle delle famiglie.

Per poter stimolare il più possibile tale spesa, è chiaro che andranno rivisti e proposti nuovi sgravi dal punto di vista fiscale. Si tratterebbe, in fondo, di un’aggiunta rispetto a quanto sono già in grado di offrire i mutui green, che ormai sono molto più vantaggiosi rispetto ai mutui classici.

Quando si parla di mutui green si fa riferimento a una tipologia molto specifica di mutuo, che viene garantita solamente nel caso in cui si dovesse provvedere a comprare degli immobili di classe energetica molto alta, come ad esempio A, piuttosto che B o C. i mutui green si possono sfruttare anche in caso di interventi di ristrutturazione di un immobile che garantiscano un miglioramento a livello di classe energetica. Tra l’altro, diverse indagini hanno messo in evidenza come, per colpa del continuo incremento dei tassi sui mutui registrato nell’ultimo periodo, è stato notato un incremento nella quota di richieste di mutui green che hanno una durata maggiore rispetto a 30 anni. Infatti, i dati non mentono, visto che si parla di un salto dall’1,3% del mix registrato nel 2022, addirittura al 9,6% di quest’anno. Le somme che sono state richieste in media si aggirano intorno a poco più di 173 mila euro, mantenendosi stabili rispetto allo scorso anno, in ogni caso più alte di circa il 30% in confronto alle richieste per i mutui tradizional.