Mutui cointestati, le detrazioni

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In questi giorni molti lavoratori dipendenti sono alle prese con la compilazione del 730 e devono combattere con le detrazioni degli interessi passivi del mutuo, se ne hanno uno.

Un onere che presto sarà a carico di tutti i contribuenti che compilano dichiarazioni differenti. Un’operazione che assume una valenza particolare adesso che è stata reintrodotta l’Imu.

Quali regole vigono per la detrazione degli interessi passivi del mutuo? A spiegare la normativa e a fare il caso specifico del mutuo cointestato tra padre e figlia, ha provveduto Il Sole 24 Ore.

L’esperto del quotidiano economico indica la normativa tributaria di riferimento: l’articolo 15 comma 1 lettera b del Decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 1986. In questa norma si spiega che nel caso del mutuo cointestato tra due coniugi, ognuno scarica la metà degli interessi passivi.

Per i mutui cointestati tra consanguinei legati da altri vincoli di parentela, per esempio padre e figlia, non ci sono norme specifiche, ma solo tre circolari del 2000, del 2001 e del 2002.

Il caso specifico è quello di una ragazza che nel 2005 ha acquistato una casa, la banca ha erogato il mutuo ma visto che la ragazza proprietaria della casa non aveva un reddito alto, l’istituto di credito ha chiesto che un genitore diventasse cointestatario del finanziamento.

In questo caso la ragazza scarica solo la metà degli interessi passivi del mutuo, se invece il genitore fosse stato garante, avrebbe scaricato l’intero importo.