La riforma del catasto è pronta a diventare effettiva

Ma per i proprietari di 63 milioni di case il rischio è tanto. Se non fatta con attenzione, la riforma rischia di generare il caos, dal momento che in alcuni casi i valori potrebbero raddoppiare dall’oggi al domani e con essi le tasse. Il  presidente dell’Anci Piero Fassino, in attesa di vedere il decreto, richiede per i Comuni “la piena titolarità della riforma”, perché i “sindaci conoscono il territorio e possono assicurare equità fiscale ed efficienza”.

Come funziona la nuova revisione del catasto

Il ministero dell’Economia sta lavorando da settimane. Il nodo è la riformulazione delle commissioni censuarie, oggi esistenti solo sulla carta, e non operative. Fondamentali nella definizione del nuovo catasto che da qui a cinque anni, basandosi sui metri quadri e non più sui vani, riformulerà l’assetto immobiliare italiano. Saranno proprio queste commissioni a “validare” i nuovi algoritmi, le funzioni statistiche, destinate a calcolare ex novo le rendite catastali e principalmente il “valore medio ordinario” di tutti gli immobili in Italia, eliminando le tariffe d’estimo che oggi si traducono in categorie e classi. Un’operazione davvero epocale che coinvolgerà statistici, geometri, ingegneri. Ma soprattutto Agenzia delle entrate e Comuni.

Per rendere l’iter più veloce è stata creata una commissione ristretta paritaria informale, guidata dal senatore pd Mauro Marino, di fatto chiamata a scrivere assieme al governo, entro marzo 2015, i trenta decreti attuativi della delega fiscale.

Ritorneranno le 107 commissioni censuarie provinciali (più quella centrale), con la ridefinizione delle competenze e del funzionamento. Prevista l’entrata di tecnici e docenti qualificati, esperti di statistica e di econometria, rappresentanti di Agenzia delle entrate e degli enti locali.

Quali sono le possibilità di richiedere un finanziamento senza busta paga

Le diverse offerte di prestiti personali che non hanno bisogno di buste paga come garanzie: proposte, tassi, e quale scegliere

 

Banche e finanziarie stanno proponendo nuove offerte di prestito personale indirizzate ai lavoratori atipici o agli studenti che hanno bisogno di liquidità ma che non possono offrire garanzia di rimborso o rivalsa da parte della banca in caso di insolvenza.

 

Tra le migliori proposte c’è quella Poste Italiane, che propone  Special Cash Postepay, prestito che può essere richiesto da tutti i titolari di carta Postepay per la richiesta di una somma compresa tra 750 e 1.500 euro direttamente sulla carta. La restituzione della somma richiesta avviene in 15, 20 e 24 mesi a tassi vantaggiosi. Per una richiesta di 750 euro, il rimborso sarà di 850,50 con tan fisso  allo 0% e taeg al 18,21% e una rata di 54,50 euro; se si richiedono 1000 euro, l’importo totale da restituire sarà di 1.138, sempre con tan fisso e taeg al 16,51%.

Prestiti personali, i documenti richiesti per la pratica

Unicredit offre Creditexpress Giovani, a tasso fisso, che permette, ai giovani, di ottenere un prestito da 600 a 5.000 euro, anche senza garanzie, da restituire in un periodo tra otto e 36 mesi. Questo prestito non ha spese d’istruttoria ed è finalizzato al pagamento delle spese scolastiche o accademiche.

Findomestic  propone soluzioni vantaggiose in base alle esigenze; si inizia dal finanziamento ‘altri progetti’ che eroga un importo di 14.000 euro con un Tan ed un Taeg fissi del 7,58 e del 7,85%. Dopo aver saldato le prime sei rate, si può decidere di cambiare la somma di pagamento, aumentandola o diminuendola. Il premio cambierà in base alla durata del finanziamento.

Surroga o rottamazione mutuo, la scelta migliore con i tassi bassi

Scendono i tassi di interesse sui mutui, ed è proprio in questo contesto, e in base ai nuovi andamenti che si sta registrando, che sempre più spesso i mutuari sono spinti a procedere a surrogare il proprio mutuo, ossia a decidere di cambiare banca per ottenere un’offerta di mutuo migliore.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Tale operazione prende il nome di surroga, e dà la possibilità di sostituire il mutuo spostandolo dalla propria banca ad un’altra che offre proposte a condizioni migliori per tasso o durata. Per accedere alla surroga, il mutuatario, deve chiedere in forma scritta alla nuova banca di acquisire dalla precedente la somma che resta da pagare e dopo aver fatto questo si procederà alla formalizzazione del nuovo contratto presso la nuova banca alla presenza di un notaio che attesterà la sottoscrizione della surroga. Naturalmente prima di procedere a questa operazione, è bene confrontare  le offerte eventualmente disponibili, confrontarle e scegliere la migliore in base alle proprie esigenze.

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

Secondo un’indagine fatta da MutuiOnline, ad aprile si è di nuovo puntato sul tasso fisso, per cui ci sono proposte il cui tasso si attesta anche sotto il 5% sui 20 anni, ma secondo quanto spiegato da Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, “La maggior parte chiede il variabile, sia per le nuove erogazioni che per la sostituzione. Il motivo è semplice: i tassi non accennano a risalire e con le ulteriori mosse che la Banca centrale europea (Bce) potrebbe adottare già dalla prossima riunione di giugno resteranno vicino allo zero ancora probabilmente a lungo”.

Arag Multioption – opzione patrimonio immobiliare: la polizza di tutela legale per proteggere i propri immobili

La casa, gli immobili che si possiedono sono certo tra i valori più importanti che è possibile avere, non solo perché rispetto ad altre forme di investimento espongono a rischi minori, ma anche perché costituiscono i luoghi in cui trascorrere serenamente la vita insieme alla propria famiglia.

Per questo motivo la casa è un bene che va protetto nel corso del tempo e per farlo esistono oggi prodotti assicurativi appositamente dedicati alla protezione del patrimonio immobiliare.

patrimonio immobiliare

La sostituzione del mutuo torna di moda

Sembra che tornano ad esserci nuovi segnali di ripresa per quel che riguarda il mercato dei mutui e sono in tanti coloro che optano per la sostituzione dei mutui e per passare ai nuovi sfruttando la metodologia delle surroghe.

E questa nuova propensione è stata anche confermata da un sondaggio condotto da Plus24 su sette dei dieci principali gruppi bancari, mentre tutti sono in attesa delle nuove decisioni che la Banca centrale europea potrebbe annunciare dopo la prossima riunione di giovedì 5 giugno, in merito a un nuovo taglio dei tassi. Stando  all’Osservatorio di Mutuionline, nel primo quadrimestre dell’anno la domanda di nuovi contratti è aumentata di un decimo rispetto allo stesso periodo del 2013, con un aumento minore in termini di importo medio unitario erogato.

Mutui, in discesa i tassi di interesse

L’inversione di orientamento riguardo anche a un anno fa è correlata sostanzialmente al calo dei prezzi degli immobili, che si è avuto soprattutto in questi ultimi mesi, dal livello ai minimi storici dell’Euribor, il parametro cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, della nuova discesa verso i minimi dell’Eurirs, cui sono legati i mutui a tasso fisso, dalla contrazione degli spread bancari.

 

Queste sono le motivazioni fondamentali che hanno portato, e stanno portando tante famiglie a surrogare i vecchi mutui, tanto che sono raddoppiate in meno di due anni, dal 4,2% del secondo semestre 2012 all’8,8% del primo quadrimestre del 2014. Il  contesto potrebbe avere migliorie se giovedì Mario Draghi decidesse per nuove misure a sostegno dell’economia reale per una nuova ripresa del credito per imprese e famiglie.

 

 

 

Come funzionano i mutui loan to value

Hello-BankIn un posto pubblicato su questo stesso blog abbiamo visto in che cosa consiste nel mercato dei mutui la strategia del loan to value, che sempre più di frequente le banche e gli istituti di credito italiani stanno applicando nel corso del 2014.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

La dinamica del loan to value consiste infatti in quel fenomeno che si verifica nei mutui in cui il valore dello spread tende a diminuire con la diminuzione dell’importo erogato.

Scegliendo un mutuo loan to value, di norma a tasso variabile, i clienti hanno l’opportunità di vedere diminuire le commissioni da pagare alla banca se diminuisce l’importo che viene erogato rispetto al costo complessivo dell’immobile.

Ecco quindi due proposte di mutuo loan to value da scegliere in questi mesi del 2014.

Mutui loan to value – Due proposte da scegliere nel 2014

Il primo mutuo che vi presentiamo è il Mutuo Variabile BNL. L’istituto di credito propone in questo caso un prodotto con spread agevolato al 2,45 per cento per mutui che non superano il 50 per cento del costo complessivo dell’immobile che si desidera acquistare, ovvero 15 punti base in meno rispetto a coloro che fanno invece richiesta di un mutuo con importo compreso tra il 51 per cento e l’80 per cento del valore complessivo dell’immobile.

La seconda proposta del periodo, invece, è il mutuo Hello Home! Variabile di Hello! Bank, che ripropone una formula analoga con spread al 2,45 per cento per erogazioni fino al 50 per cento del valore dell’immobile e spread al 2,60 per cento per importi superiori a questi.

 

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Continua inesorabilmente il calo dei prestiti finanziari. Quelli al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, ha rilevato Bankitalia, hanno avuto una contrazione su base annua pari al 3,6 per cento (-3,5 per cento a gennaio). I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,2 per cento sui dodici mesi, come nel mese precedente; i prestiti alle società non finanziarie sono scesi, sempre su base annua, del 5,1 per cento (-4,9 per cento a gennaio).

Mutui a tasso variabile con Cap

Scendono al contrario i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,73 per cento (3,80 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9,60 per cento (9,46 per cento a gennaio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti fatti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento, come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,79 per cento (2,80 per cento a gennaio).

Piano casa e Cedolare secca, i cambiamenti in vigore per gli affitti

I tassi passivi sul totale dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94 per cento. A febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari all’1,8 per cento (2,7 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 9,2 per cento sui dodici mesi (-9,3 per cento a gennaio).

 

 

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Se si vuole cambiare mutuo senza cambiare banca è possibile rinegoziare il proprio mutuo. È un vantaggio che può essere usato per avere dei benefici rispetto alle condizioni della prima stipula del mutuo.

Se la banca non vuole rinegoziare il mutuo, la cui natura esige il consenso anche della banca mutuante, il debitore può rivolgersi ad un altro istituto di credito che potrebbe soddisfare le sue diverse esigenze economico-contrattuali.

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

In questo momento si sta avendo un vero e proprio boom di richieste di rinegoziazione dei mutui, motivati principalmente dal fatto che le condizioni che si stanno delineando stanno, facendo nascere offerte sicuramente più convenienti rispetto alle antecedenti.
Stando ad un’indagine fatta sui dati del sito specializzato Mutui.It, le domande di rinegoziazione hanno raggiunto il 13,7% delle domande totali di mutuo. Il motivo è che gli italiani chiedono un cambio del mutuo per i tassi più convenienti garantiti dal ridimensionamento dello spread. Si continuano, comunque, a privilegiare i tassi variabili, dal momento che le prospettive sono di mantenimento di tassi bassi per un lungo periodo di tempo.

Facendo una statistica, oggi i migliori mutui a tasso variabile risultano essere mutuo a tasso variabile Trasformamutuo BNL del gruppo BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93%; il mutuo a tasso variabile Hello Bank! di BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93% con zero spese di istruttoria; e il mutuo a tasso variabile IW Mutuo a tasso variabile di IW Bank, che offre un TAEG pari al 3%.

 

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

Recupera il mercato dei mutui e rimane conveniente preferire i mutui a tasso variabile. Buone infatti le proposte a tasso variabile per il mese di maggio 2014: chi conclude un contratto entro il 20 maggio 2014 con IWBank potrà sfruttare tassi spread promozionali, a seconda della tipologia di tasso di interesse, fisso o variabile, scelta.

Il plafond casa, la novità introdotta dal Governo per chi chiede un mutuo

L’offerta di Iwbank comprende tre tipologie di mutui, tutti con lo spread, cioè il tasso di guadagno della banca sulla somma prestata, scontato. Il mutuo a tasso variabile Euribor 1 mese calcolato sulla somma dell’indice Euribor e dello spread è proposto da IWBank con un Taeg al 3,01%, un Tan al 2,94% e uno spread in promozione al 2,70%, diminuito da un valore precedente del 2,85%.

Cedolare secca le convenienze per li proprietario e l’affittuario
Buono il mutuo offerto da Deutsche Bank, mutuo a tasso misto ricontrattabile ogni due anni, in cui si può passare da tasso variabile a tasso fisso, con uno spread che va dal 2,40%. L’offerta è valida per le richieste di mutuo fatte entro il 31 maggio 2014 e concluse entro 60 giorni dalla richiesta.

Mutuo per la casa, in crescita le domande alle banche

Prendendo come esempio una richiesta di mutuo di 100mila euro a 30 anni per un immobile del valore di 150mila euro fatta da un lavoratore a tempo indeterminato, tra le migliori offerte quella di Mutuo Pratico a tasso variabile di Deutsche Bank, ha un tasso variabile del 2,8% e un taeg del 2,98%; quella di Mutuo variabile di Webank che ha un tasso variabile del 2,845 e un taeg del 2,90%; e quella Mutuo Variabile di Bnl Gruppo Bpn Paribas che offre un tasso variabile del 2,86% e un taeg del 3,01%.

 

Quali sono i mercati immobiliari Europei più attivi

Se la crisi economica globale ha portato nel Vecchio Continente circa due anni di profonda stasi nel settore della vendita degli immobili, in Europa il risveglio dei mercati immobiliari ha poi preceduto di diversi mesi quello italiano e in alcuni paesi gli effetti della crisi sono stati contenuti grazie all’impiego di nuove tecnologie edili e scelte urbanistiche.

Casa, box o appartamento? quale investimento è migliore

Una società di consulenza finanziaria, la Jones Lang LaSalle – JLL – specializzata in servizi immobiliari e gestione di capitali ha quindi analizzato il panorama europeo per cercare di capire quali sono al momento le migliori piazze in cui è possibile investire nel mattone, stilando una classifica che prende in considerazione 34 parametri, all’interno dei quali sono comprese variabili come la qualità della vita, l’innovazione e la sostenibilità.

Il test applicato dalla società si è quindi basato al 40 per cento su variabili di breve termine, come il miglioramento dei servizi e del traffico e l’esistenza o meno di progetti di riqualificazione urbana, e al 60 per cento su variabili di lungo termine, che prevedono la presenza di centri universitari, presenza di tecnologie e venture capital.

La città che meglio ha risposto a questo test è stata quindi Londra, in testa alle classifiche già da molti anni, seguita da Parigi, anche questa una conferma, a cui si sono aggiunte però Mosca e Istanbul. Dal punto di vista tecnologico e finanziario, invece, le città europee che vantano le migliori prospettive sono Mosca, Stoccolma e Berlino, ma anche Amsterdam, Dublino, Edimburgo, Oslo e Francoforte.

 

 

 

 

Registrazione dei contratti di locazione, le novità nel “Piano Casa”

Nuovo modello registrazione contratti di locazione, pagamento in contanti e agevolazioni per cedolare secca ma non solo: le novità affitti di quest’anno. Cosa prevedono

La novità più rilevante contenuta nel piano casa presentato dal premier Renzi, è sicuramente quella inerente alla riduzione dal 15 al 10% della cedolare secca, forma di tassazione agevolata che si applica per gli immobili ad uso abitativo, nel caso in cui sia stato stipulato un contratto di affitto a canone concordato, ideata per facilitare l’immissione di alloggi sul mercato degli affitti.

Lo sconto d’imposta, unito al calo degli affitti, dovrebbe servire a rilanciare il mercato degli affitti. E stando alle stime effettuate la diminuzione dell’aliquota dovrebbe portare ad un aumento delle adesioni a questo regime di almeno il 5%.

Aquistare casa, attenzione alla categoria energetica

Il nuovo piano casa prevede anche misure di sostegno per le categorie meno abbienti che non riescono più a pagare l’affitto: è stato infatti incrementato sia il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione sia il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, che a causa di difficoltà economiche, come una malattia o la perdita del posto di lavoro, non riescono più a far fronte al pagamento dell’affitto.

Il primo, sarà raddoppiato a 200 milioni di euro, 100 milioni per il 2014 e 100 milioni per il 2015, mentre il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, sarà ampliato di 226 milioni ripartiti negli anni 2014-2020.
Previste inoltre ulteriori novità anche per i contratti di locazione di immobili. A partire dal primo aprile, di fatto, il tradizionale modello 69 è stato sostituito in via definitiva dall’RLI: Richiesta di registrazione e adempimenti successivi- Contratti di locazione e affitto di immobili.

 

 

Il plafond casa, la novità introdotta dal Governo per chi chiede un mutuo

Si muove il mercato dei mutui, con le banche che aumentano le offerte e con la possibilità di richiede mutui agevolati con il Plafond casa. Questa misura introdotta dal governo Renzi è valida soprattutto per giovani coppie, famiglie con disabili e numerose che vogliono comprare o ristrutturare un immobile. Il fondo prevede una dotazione di 2 miliardi presi dalla Cassa depositi e prestiti, che dà l’ opportunità di richiedere mutui agevolati destinati innanzitutto a giovani coppie.

Il finanziamento varrà fino ad esaurimento fondo. L’accesso al plafond è regolamentato dalle singole banche che fissano autonomamente termini e condizioni dei finanziamenti.

Mutuo, aumentano le richieste nel primo trimestre dell’anno

Ogni banca deciderà l’eventuale concessione del credito, a tassi di interesse particolarmente vantaggiosi rispetto al mutuo standard. Nel contratto di finanziamento dovrà essere indicato che l’operazione è stata compiuta utilizzando i fondi della Cdp, specificandone il costo e durata, e il vantaggio conseguito in termini di riduzione del tasso annuo nominale.
Per ristrutturazione per lavori di efficienza energetica si possono richiedere al massimo 100 mila euro; per l’acquisto della prima casa, 250 mila, e 350 mila per abitazione principale con interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico.

I mutui possono essere a 10, 20 o 30 anni. Tra le banche aderenti alla convenzione, il Gruppo Creval offre a giovani coppie e famiglie tre tipologie di mutui a tassi agevolati: Mutuo casa facile, Mutuo protetto e Mutuo doppia scelta. Diverse anche le offerte convenienti di mutui a tasso fisso e variabile per questo mese di aprile, proposte principalmente da Unicredit, Webank, Deutsche Bank, Gruppo Banco Popolare.

 

Mutui agevolati, cosa prevede accordo Abi-Cdp

Dall’inizio del nuovo anno è  stata prevista nuova liquidità per mutui agevolati per le giovani coppie oltre a nuove proposte  per le ristrutturazioni di casa. In totale sono due i miliardi resi fruibili dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Cedolare secca le convenienze per li proprietario e l’affittuario

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto con il piano casa è entrata ufficialmente in vigore la cedolare ridotta al 10% sui contratti a canone concordato e per studenti, da quest’anno e fino al 2017. I benefici ci saranno già dalla prossima dichiarazione dei redditi per chi ha stipulato un contratto agevolato, risparmiando sull’acconto. E risparmio ci sarà anche per chi sta per stipulare un nuovo contratto, o per chi ne ha in corso uno in scadenza, poiché si può optare al rinnovo per il canone concordato. Più difficile per chi ha un contratto libero stipulato da poco tempo per optare per il canone concordato, in quanto, ci deve essere una disdetta anticipata e la stipula di un nuovo contratto, cosa che presuppone per forza un accordo con l’inquilino che dovrà essere disposto ad accettare anche e soprattutto una diversa durata del contratto.

Piano casa e Cedolare secca, i cambiamenti in vigore per gli affitti

I contratti stipulati con cedolare ridotta al 10%, infatti, sono solo quelli che hanno una durata di tre anni più due e canone entro i limiti di quello stabilito dagli accordi territoriali nei comuni ad alta tensione abitativa. Sono i capoluoghi di provincia e i comuni limitrofi, in tutto 716, in cui sono state stabilite delle fasce di oscillazione per le locazioni, frazionando i comuni per singole zone territoriali, all’interno delle quali sono delimitati gli importi per metro quadro, in riferimento alla tipologia, e alle caratteristiche interne
dell’immobile. Se si vuole locare il proprio immobile la prima cosa da fare è quella di trovare le tabelle con gli accordi territoriali, rivolgendosi per questo direttamente al proprio comune.