Sospensione mutuo BancoPosta

Anche con il Gruppo Poste Italiane è possibile avvalersi delle agevolazioni del “Piano Famiglie 2010” dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, ed in particolare della moratoria sui mutui stipulati dalle famiglie per la casa ad uso residenziale. Questo significa che anche i mutuatari BancoPosta, nel rispetto dei requisiti, possono chiedere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti ipotecari; la moratoria, lo ricordiamo, è partita lo scorso 1 febbraio 2010 e, salvo proroghe, terminerà il 31 gennaio del prossimo anno. La sospensione del mutuo BancoPosta, possibile grazie all’adesione da parte del gruppo bancario Deutsche Bank, è richiedibile se l’importo di mutuo originario non supera i 150 mila euro, e se, tra l’altro, il reddito imponibile del mutuatario non supera il livello dei 40 mila euro annui.

Fondo di solidarietà mutui ai nastri di partenza

Dopo tanto attendere, manca oramai pochissimo per la partenza del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, una misura messa a punto dal precedente Governo di centrosinistra, ma rimasta fino ad ora in “ghiaccio” a causa dell’assenza del relativo Decreto di attuazione. Adesso che il Decreto da parte del Ministro all’Economia è stato firmato, le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, nel rispetto dei requisiti, potranno presentare domanda alle banche a partire da lunedì prossimo, 15 novembre 2010, compilando un apposito modulo che, tra l’altro, si può andare a scaricare direttamente dal sito Internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Rispetto alla moratoria ABI-Consumatori, le banche non devono esprimere un’adesione visto che la misura è stata stabilita per Legge; pur tuttavia, le risorse del Fondo non sono così ampie come in molti speravano, a partire dalle Associazioni dei Consumatori, ragion per cui le famiglie in difficoltà con il mutuo da lunedì prossimo farebbero bene ad affrettarsi nel presentare l’istanza.

Mutui, moratoria per 90mila famiglie

È scattata lo scorso primo febbraio; è partita comunque, pur senza che tutte le banche italiane si allineassero nel proporla benché, alla fine, gli operatori del settore siano concordi nell’affermare che entro poche settimane il 100% degli istituti si convinceranno della bontà della decisione e predisporranno (almeno nel caso di chi ancora non l’ha fatto) delle soluzioni “ad hoc” calibrate sulla base delle proprie possibilità e di quelle della clientela; è stata pensata per venire incontro ad una platea (stimata) di 150mila famiglie, benché le nuove proiezioni parlino di numeri sensibilmente più bassi. È la moratoria sui mutui, misura adottata dall’ABI nell’ambito del Piano Famiglia per sgravare gli italiani da uno degli oneri più importanti sulla busta paga in questo periodo di crisi.

Abi, moratoria mutui: Banche, adesione al 100%

Ne abbiamo parlato ieri per illustrarne modalità e tipologia: la moratoria sui mutui, pensata per agevolare la situazione economica dei nuclei familiari meno abbienti, sembra aver fatto breccia anche nel “cuore” dei banchieri. A questo punto, pare quadrare il cerchio: la moratoria sui mutui dovrebbe registrare l’adesione della totalità degli istituti bancari. Stando alle dichiarazioni di giornata del Presidente dell’Abi Associazione Bancaria ItalianaCorrado Faissola, il 100% delle banche aderirà entro la fine del mese di febbraio all’iniziativa di Governo.
Una mano tesa verso le famiglie italiane che faticano ad arrivare alla fine del mese e che, in questo modo, potrebbero beneficiare di una boccata di ossigeno in un periodo economico difficile.
Ufficiale anche il contesto nel quale Faissola si è lasciato andare alla previsione, avvenuta nel corso dell’audizione presso la Camera dei Deputati del Parlamento italiano: