I tassi italiani dei mutui sono molto competitivi nel contesto europeo

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Tiene banco in questo periodo il tema dei tassi italiani dei mutui, che a conti fatti sono molto competitivi nel contesto europeo. Nonostante un contesto europeo caratterizzato da tassi di interesse sui mutui generalmente in crescita o comunque a livelli elevati, l’Italia si distingue per un trend notevolmente più favorevole.

I dati più recenti dell’European Mortgage Federation (EMF), relativi al secondo trimestre dell’anno in corso, mettono in luce una situazione di grande convenienza per chi acquista casa nel nostro Paese: non solo i tassi medi applicati sono tra i più bassi a livello continentale, ma le conseguenti rate mensili risultano significativamente più accessibili rispetto alla maggior parte degli altri mercati.

tassi italiani dei mutui
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Cosa sappiamo sui tassi italiani dei mutui

Questa anomalia positiva posiziona l’Italia come uno dei paesi più vantaggiosi per l’accesso al credito immobiliare. Il report EMF ha infatti registrato un tasso medio sui mutui in Italia pari al 3,19%. Questo valore è estremamente competitivo. A livello europeo, solo due paesi riescono a fare leggermente meglio: la Francia e il Belgio, che offrono tassi appena inferiori a quelli italiani. La Spagna, tuttavia, si conferma l’eccezione più marcata, dove gli interessi medi hanno toccato un ancor più favorevole 2,72%. Nonostante ciò, il panorama italiano resta ben lontano dalla media europea e offre concrete opportunità di risparmio.

Il vantaggio del tasso variabile

L’analisi entra nel dettaglio delle tipologie di mutuo, evidenziando una dinamica particolarmente interessante sul tasso variabile. Il tasso di interesse medio sui mutui variabili con durate a 20 e 30 anni si è attestato al 2,68%. Questo dato rappresenta un netto e incoraggiante calo rispetto al 4,04% che era stato registrato nel novembre precedente, dimostrando una tendenza alla discesa che sta alleggerendo il carico finanziario per i mutuatari.

Per comprendere l’impatto pratico di tale riduzione, è utile fare una simulazione concreta. Prendendo come riferimento un finanziamento di 180.000 euro su 20 anni, il passaggio da un tasso medio del 4,04% a quello attuale del 2,68% comporta un risparmio considerevole sulla rata mensile. La rata è scesa da circa 1.095 euro a 970 euro, il che significa un alleggerimento del costo mensile pari a ben 125 euro. Questa flessione è parzialmente attribuibile a un Euribor stabile, in particolare quello a 1 e 3 mesi, che si mantiene intorno al 2%. Per coloro che scelgono un mutuo indicizzato, le migliori offerte arrivano a toccare anche il 2,19%, massimizzando la convenienza.

Tasso fisso: stabilità ma con rata superiore

Diversamente dal variabile, il tasso fisso mostra una maggiore stabilità, mantenendosi su livelli di costo superiori. La rata mensile per un mutuo a tasso fisso si attesta in media a circa 1.023 euro. Sebbene il tasso fisso offra l’indubbio vantaggio della certezza della spesa per tutta la durata del finanziamento, l’attuale media risulta leggermente più elevata rispetto al tasso variabile medio in questo momento specifico.

In sintesi, l’attuale scenario italiano si presenta eccezionalmente favorevole, rendendo il momento propizio per valutare l’acquisto di un immobile o la surroga del proprio mutuo, sfruttando tassi che, sebbene soggetti a oscillazioni di mercato, sono tra i più competitivi del panorama europeo.