Tassi dei mutui in discesa secondo alcuni addetti ai lavori, al punto che oggi diventa molto importante capire come muoversi al meglio in questo mondo. In particolare, in tanti si stanno chiedendo se convenga il variabile o il fisso, provando a non farsi trovare impreparati nel momento in cui occorrerà prendere decisioni importanti. Vediamo come stanno le cose, in base alle prime informazioni che abbiamo avuto modo di raccogliere.
mutui
Il mercato immobiliare in raffreddamento di Milano
Il mercato immobiliare milanese, un tempo focolaio di attività, ha subito un notevole rallentamento nel 2024. Per rilanciare le transazioni, deve essere soddisfatta almeno una delle tre condizioni: prezzi più bassi, mutui più economici o stipendi più alti. Mentre quest’ultima è altamente improbabile, le prime due offrono un certo potenziale.
Mutui in Italia in calo, ecco quali sono i motivi principali
Nel corso dell’ultimo anno, i dati che hanno ad oggetto l’attività di compravendita degli immobili sul territorio italiano hanno riscontrato una netta diminuzione, intorno al 10%. Cerchiamo di capire meglio, però, il motivo per cui un numero così elevato di italiani ha scelto di evitare di comprare una nuova abitazione.
Stando alle ricerche che sono state svolte da Facile.it, ecco che sono varie le motivazioni che sottendono un simile comportamento. Da un lato, infatti, ci sono delle ragioni piuttosto evidenti e tangibili, che si riferiscono soprattutto all’ambito finanziario, come ad esempio l’incremento dei tassi di interesse, così come dell’inflazione, ma al contempo la riduzione delle risorse economiche a disposizione. D’altro canto, spesso e volentieri, ci si mette anche la paura di fare un passo del genere, insieme ad una bassa conoscenza di questo settore e di come muoversi in questi casi.
Una delle preoccupazioni più importanti e diffuse, infatti, è quella relativa all’eventualità di trovarsi di fronte a un “no” rispetto alla domanda di concessione del mutuo. Ebbene, tale paura, in alcune situazioni, può addirittura portare le persone a evitare di inviare la richiesta stessa di mutuo.
Un’altra preoccupazione piuttosto nota e diffusa riguarda la durata del mutuo, un aspetto che finisce per condizionare e non poco anche l’importo che caratterizza ciascuna rata mensile, così come gli interessi complessivi da pagare. Un mutuo che si estende per una durata maggiore va a diminuire notevolmente l’importo delle diverse rate, ma al contempo va a incrementare gli interessi totali. Un mutuo caratterizzato da una durata minore, invece, porta in dote delle rate dall’importo più alto, ma con una quota di interessi inferiore.
In tutti i casi, la cosa che conviene fare è quella di valutare con la massima attenzione quelle che sono le proprie esigenze, tenendo sempre a mente la possibilità di effettuare una rinegoziazione del mutuo, oppure addirittura estinguere anticipatamente il mutuo stesso. Necessario ribadire anche che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, ma la maggior parte degli istituti bancari mette a disposizione della clientela delle soluzioni adatte per poter far fronte a tali situazioni. Ci sono anche delle polizze assicurative che si possono stipulare per potersi proteggere da eventi infausti, come ad esempio la perdita del posto di lavoro. si tratta, vale la pena ricordarlo, di polizze che non hanno il carattere dell’obbligatorietà, ma che possono rappresentare in ogni caso un’ottima soluzione per garantire un’adeguata protezione a tutta la propria famiglia.
Mutui nel 2025: cosa aspettarsi?
Mutui nel 2025 al centro di ulteriori approfondimenti oggi, visto che un numero crescente di persone si sta chiedendo cosa dobbiamo aspettarci in vista del prossimo anno. Questione calda, che forzatamente sposta non pochi equilibri in tante famiglie qui in Italia.
Il mercato dei mutui nel 2025 è destinato a subire ulteriori evoluzioni, influenzate principalmente dalle decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) e dall’andamento generale dell’economia.
Intestazione mutuo a persona differente dal proprietario, un approfondimento
Tante volte ci si fanno domande su determinate operazioni bancarie, come ad esempio se possa essere davvero possibile l’intestazione di un mutuo a una persona che è diversa rispetto al proprietario dell’abitazione. In realtà, come si può facilmente intuire, si tratta di una situazione molto più diffusa e frequente di quanto si potrebbe pensare, a maggior ragione nell’ambito delle famiglie. L’esempio più classico a cui fare riferimento è quello relativo ai genitori che prendono la decisione di intestarsi il mutuo che riguarda l’acquisto di un immobile da parte di uno dei figli.
Nella maggior parte dei casi, nel caso in cui l’intestatario dovesse avere una posizione reddituale particolarmente solida, le banche non si mettono certo di traverso di fronte a una simile opportunità. Ad ogni modo, è consigliabile prima di tutto individuare il mutuo più adatto alle proprie esigenze e poi, nel caso, intestarlo a qualcun altro che non sia il proprietario di casa.
La normativa attualmente in vigore in Italia, in realtà, è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. Infatti, non c’è alcun divieto legato all’individuazione di due soggetti differenti tra i ruoli di mutuatario e di proprietario di casa. Come detto, anzi, è una situazione che capita molto spesso in Italia, dal momento che nella maggior parte dei casi l’intestazione del mutuo che riguarda l’acquisto della prima casa per i figli avviene sulle spalle dei genitori, a maggior ragione quando i figli non hanno ancora raggiunto una sufficiente autonomia dal punto di vista finanziario.
Sono varie, in ogni caso, le situazioni a cui facciamo riferimento. Ad esempio, potremmo essere nella situazione di un mutuo che viene intestato a un soggetto differente rispetto al proprietario principale, oppure il mutuo viene intestato a una persona differente, ma che in ogni caso conserva una quota di proprietà dell’immobile oggetto dell’operazione. Altrimenti, c’è la situazione del mutuo cointestato, in cui c’è solamente un soggetto che si occupa, nella pratica, di pagare il mutuo.
Come si può facilmente intuire, ogni accordo relativo all’utilizzo della casa dovrà poi avvenire tra le parti in maniera del tutto autonoma. Giusto per fare un esempio, chi è effettivamente proprietario di casa potrebbe scegliere di garantire il possesso dell’immobile alla persona che si è intestata il mutuo, dopo aver sottoscritto apposito contratto di comodato d’uso. Insomma, nella normativa italiana non sono presenti vincoli o divieti in merito a una simile opportunità, che peraltro è diffusa da diversi decenni.
Correlazioni tra la vittoria di Trump e mutui in Italia a fine 2024
La vittoria di Trump può avere effetti anche sui mutui in Italia. Gli Stati Uniti hanno deciso di dare nuovamente fiducia a Donald Trump, diventato il 47esimo presidente della Nazione a stelle e strisce. Una situazione che però potrebbe portare ad una modifica dei tassi fissi dei nuovi mutui italiani, che potrebbero salire. Perché si è arrivati a questo tipo di considerazione? A rivelare tale possibilità, con una spiegazione anche molto chiare, sono stati gli esperti di Facile.it.
Suggerimenti sulle migliori piattaforme per trovare mutui
Oggi occorre analizzare insieme alcuni suggerimenti sulle migliori piattaforme per trovare mutui. Confrontare le offerte di mutui può essere un’impresa complessa e dispendiosa in termini di tempo. Le piattaforme online semplificano notevolmente questo processo, permettendoti tante cose.
Cosa sono i mutui più convenienti?
In tanti ancora oggi brancolano nel buio quando viene chiesto loro cosa e quali siano i mutui più convenienti. In un contesto simile, infatti, orientarsi non è così semplice, al punto da dover valutare con attenzione alcune mosse da fare in un secondo momento.
I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia
I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia vanno analizzati con grande attenzione. Premesso che parliamo solo di previsioni e non di certezze, sono molteplici le potenziali situazioni verso cui potremmo andare incontro. Un contesto nel quale occorre fare molta attenzione, visto che parliamo di un contesto mutevole nel quale le cose possono cambiare molto rapidamente.
Come potrebbero cambiare i mutui in Italia nel 2025
Interessante provare a capire come evolveranno i mutui in Italia nel 2025. Prevedere il futuro del mercato dei mutui è sempre un’impresa ardua, ma analizzando i trend attuali e le possibili evoluzioni economiche, possiamo tracciare alcuni scenari per il 2025.
Mutui Under 36: sogno casa a portata di mano?
La questione relativa ai mutui under 36 è abbastanza articolata e, per forza di cose, richiede un approfondimento extra per essere approcciata nel modo giusto da coloro che guardano con attenzione verso questo mondo. Acquista la tua prima casa con un mutuo agevolato se hai meno di 36 anni! Il decreto Sostegni bis ha introdotto nuove agevolazioni per facilitare l’accesso al credito per i giovani, con requisiti semplificati e vantaggi fiscali. Vediamo insieme come funziona.
Previsioni sui tassi dei mutui per fine 2024: tra incertezza e spiragli di ribasso
Occorre focalizzarsi oggi sulle previsioni riguardanti i tassi dei mutui entro fine 2024. Prevedere l’andamento dei tassi dei mutui a fine 2024 è un’impresa ardua, dato il panorama economico attuale ricco di incertezze. Tuttavia, analizzando i dati attuali e le previsioni degli esperti, possiamo delineare alcuni scenari possibili.
Tassi mutui diminuiscono, tornano ad aumentare le richieste
Sembra proprio che finalmente i tassi mutui abbiano preso una strada ben precisa, ovvero quella del ribasso, anche se chiaramente si attendono delle novità effettivi e non solo potenziali. Il mercato, però, sta cominciando ad anticipare l’allentamento della stretta sui mutui operata dalla Banca Centrale Europea. In realtà, infatti, la Bce dovrebbe diminuire i tassi di interesse sui mutui a partire solamente dal mese di giugno o, al più tardi, durante la prossima estate.
D’altro canto, le prime indicazioni in tal senso erano già arrivate da qualche mese, ma adesso sembra proprio che la via sia stata tracciata. Stando a quanto è stato rivelato dall’ultimo bollettino mensile che è stato pubblicato da parte dell’ABI, durante il mese di febbraio il tasso di interesse medio in riferimento ai prestiti si è mantenuto sugli stessi livelli del mese di gennaio, ovvero intorno al 4,78%. Tutto questo, tenendo conto ovviamente dello stock che include anche i prestiti preesistenti e non solamente quelli che sono stati erogati come nuovi.
Insomma, anche chi non ha grande esperienza in tal senso, sa perfettamente come questo si può considerare come un vero e proprio segnale di stabilizzazione. Insomma, si tratta dell’ennesima conferma della diminuzione che si sta registrando, tenendo conto, tra le altre cose, che fino ad ora il trend era sempre dato in aumento. Infatti, sono andati a scadenza i prestiti dell’epoca in cui i tassi erano arrivati praticamente vicino allo zero, con la sottoscrizione di una nuova tornata di finanziamenti con tassi decisamente più alti e imponenti.
Tenendo conto solo ed esclusivamente dei prestiti che sono stati erogati alle famiglie durante lo scorso mese di febbraio per provvedere all’acquisto di una casa, il tasso medio che è stato registrato si aggira intorno al 3,98%. Dando uno sguardo alle statistiche, si tratta di un valore sotto di ben otto punti base rispetto a quello che è stato registrato durante il mese di gennaio. Non solo, dato che è in calo anche dello 0,5% in confronto al mese di dicembre dello scorso anno.
La discesa arriva addirittura a superare il mezzo punto percentuale facendo un raffronto con il mese di novembre. Insomma, ormai non ha più alcun senso parlare solamente di un momento di calo, quanto piuttosto di una vera e propria tendenza che si sta delineando in maniera piuttosto netta e che tenderà a rafforzarsi nel corso dei prossimi mesi, soprattutto in corrispondenza dell’estate.
Mutui in Italia a settembre 2023: tra rialzi e segnali di stabilizzazione
A settembre 2023, i tassi dei mutui in Italia continuano a rialzarsi, seppur con una frenata rispetto ai mesi precedenti. Il tasso medio di un mutuo a tasso fisso è di circa il 3,5%, mentre quello di un mutuo a tasso variabile è di circa il 4,5%.
Questa tendenza è dovuta all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea (BCE), che ha deciso di alzare i tassi di 25 punti base per contrastare l’inflazione.
Nonostante i rialzi, il mercato dei mutui in Italia resta vivace. A settembre, sono stati erogati oltre 10 miliardi di euro di nuovi mutui, in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.