Fondo di garanzia per la casa, i requisiti per ottenere un mutuo agevolato

Seguitano a scendere i tassi dei mutui mentre aumentano le richieste, e le surroghe e, stando all’Abi, sta anche per giungere una nuova iniziativa: è il Fondo di garanzia per la casa, novità garantita dallo Stato, che accorda garanzie fino al 50% della quota capitale dei mutui erogati per l’acquisto o la ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili destinati ad abitazione principale.
Il Fondo, che avvantaggerà innanzitutto le giovani coppie, coprirebbe il triennio 2014-2016 con un plafond pari a 600 milioni di euro.    Intanto come spiega l’ad di MutuiSupermarket.it Rossini, si sta verificando un ritorno al tasso fisso. I migliori mutui a tasso fisso sono arrivati al 4,5%, nonostante la convenienza del variabile. Il mutuo a tasso fisso, pur avendo rate un po’ più alte, piace agli italiani poiché non soggetto a variazioni e oscillazioni del mercato, come l’andamento dei mutui a tasso variabile.

Come orientarsi tra le offerte di mutuo tasso fisso e variabile

 Tra le migliori offerte di agosto, quella del mutuo Sempre Light di Ubi Banca, contraddistinto da durate anche molto lunghe e uno spread che scende a iniziare dal quinto anno, per rendere la rata mensile più sostenibile. Il mutuo Sempre Light è destinato chi vuole acquistare o ristrutturare casa o a chi ha un mutuo acceso presso un’altra banca e vuole effettuare un’operazione di surroga.

Tra i migliori mutui c’è Mutuo pratico a tasso variabile di Deustche Bank che prevede un tasso del 2,61%; Mutuo variabile di Bnl Gruppo Bnp Pariba,s che ha un tasso del 2,60%; e infine Muto Variabile di Che Banca!, che prevede un tasso del 2,71%.

Quando è opportuno rinegoziare il mutuo con la banca

Se si vuole cambiare mutuo senza cambiare banca è possibile rinegoziare il proprio mutuo. È un vantaggio che può essere usato per avere dei benefici rispetto alle condizioni della prima stipula del mutuo.

Se la banca non vuole rinegoziare il mutuo, la cui natura esige il consenso anche della banca mutuante, il debitore può rivolgersi ad un altro istituto di credito che potrebbe soddisfare le sue diverse esigenze economico-contrattuali.

Le quotazioni degli immobili ancora in discesa. Rimangono forti difficoltà accendere mutuo

In questo momento si sta avendo un vero e proprio boom di richieste di rinegoziazione dei mutui, motivati principalmente dal fatto che le condizioni che si stanno delineando stanno, facendo nascere offerte sicuramente più convenienti rispetto alle antecedenti.
Stando ad un’indagine fatta sui dati del sito specializzato Mutui.It, le domande di rinegoziazione hanno raggiunto il 13,7% delle domande totali di mutuo. Il motivo è che gli italiani chiedono un cambio del mutuo per i tassi più convenienti garantiti dal ridimensionamento dello spread. Si continuano, comunque, a privilegiare i tassi variabili, dal momento che le prospettive sono di mantenimento di tassi bassi per un lungo periodo di tempo.

Facendo una statistica, oggi i migliori mutui a tasso variabile risultano essere mutuo a tasso variabile Trasformamutuo BNL del gruppo BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93%; il mutuo a tasso variabile Hello Bank! di BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93% con zero spese di istruttoria; e il mutuo a tasso variabile IW Mutuo a tasso variabile di IW Bank, che offre un TAEG pari al 3%.

 

Le quotazioni degli immobili ancora in discesa. Rimangono forti difficoltà accendere mutuo

La crisi porta sempre più giù il valore delle case: nei primi tre mesi del 2014 l’indice dei prezzi degli immobili è calato dello 0,7% sul trimestre precedente e del 4,6% rispetto al 2013. È quanto rilevato dall’Istat. Il calo riguarda soprattutto gli immobili già esistenti, non più di «prima mano», per cui la flessione fa registrare un -5,3%.

Ma scendono anche i prezzi delle nuove case: -2,6%. Si conferma così, spiega l’istat, «la tendenza al calo congiunturale e tendenziale dei prezzi delle abitazioni in atto da oltre due anni». Comunque, sottolinea l’Istat, «per il quarto trimestre consecutivo la flessione va lentamente attenuandosi dal -6,0% del primo trimestre 2013, che rappresenta la variazione tendenziale negativa più ampia da quando è disponibile la serie storica dell’indice», cioè dal 2010.

Ubi Banca propone il mutuo “Sempre Light” a tasso variabile

«Il tracollo del prezzo delle abitazioni in Italia, sceso del 10,4% in 4 anni, è la conseguenza della crisi economica registrata nel nostro paese, che ha portato ad un crollo delle compravendite immobiliari», è l’attacco di Codacons. Il prezzo degli immobili, dice il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, «scendono se le famiglie non comprano. La perdita del potere d’acquisto dei cittadini e il progressivo impoverimento generale del paese, ha portato ad una forte riduzione delle compravendite di abitazioni. Ma le responsabilità sono da ricercare anche nel settore bancario». Gli istituti di credito, infatti, conclude Rienzi, «hanno reagito alla crisi bloccando le erogazioni dei mutui, al punto che dal 2007 al 2013 i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazione sono passati da 62,7 miliardi di euro a 17,6 miliardi di euro, con un incredibile crollo del -72% in soli 6 anni».

 

 

 

Quali vantaggi sui mutui ci saranno con le azioni della Banca Centrale Europea

Dopo le misure che la Bce ha annunciato lo scorso 5 giugno, si apprende che la stessa Bce si prepara ad effettuare nuovi interventi. I tassi rimangono fermi al minimo storico dello 0,15% ma la Bce si appresta a dar vita ad una nuova fase per far sì che la ripresa dell’Eurozona sia più veloce. E il presidente, Mario Draghi, ha ribadito che la Bce è pronta a immettere nuove misure non convenzionali pur di riuscire a portare su l’inflazione, “misure di lungo periodo che si accompagnano alla decisione di tenere i tassi bassi per molti mesi”.

Mutui, fisso e variabile ancora in calo le erogazioni

La Bce è pronta a concedere prestiti alle banche nei prossimi due anni, a patto che elargiscano, come detto dallo stesso Draghi, credito a imprese e famiglie, fino a mille miliardi di euro. “Le operazioni possono avere un impatto significativo su crescita e inflazione”, ha detto il presidente della Bce presentando le otto Tltro (targeted longer-term financing operations).

L’appuntamento con le prime due è per il prossimo 18 settembre e 11 dicembre, per un valore massimo di circa 400 miliardi di euro, pari al 7% del portafoglio prestiti delle banche a imprese famiglie (esclusi i mutui immobiliari). Le alte operazioni saranno effettuate trimestralmente dal marzo 2015 al giugno 2016.

I tassi, quindi, rimangono bassi e per mutui e prestiti le offerte dovrebbero essere migliori nei prossimi mesi estivi, specialmente se la situazione economica riuscisse a migliorare, mentre per Bot e Btp con tassi bassi, conviene acquistare quelli collegati all’inflazione, visti i tassi ai minimi storici e la previsione di riportarlo verso l’alto.

 

Ancora in discesa il numero di immobili venduti

È diminuito, nel 2013, il calo delle compravendite immobiliari. Nel quarto trimestre 2013, ammontano a 160.525 gli atti notarili registrati per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Sempre in calo se paragonate allo stesso trimestre del 2012 (-8,1%), ma in ripresa rispetto alla variazione analizzata fra il quarto trimestre 2012 e il corrispettivo del 2011 (-25,7%). Lo ha comunicato l’Istat nella statistica “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile ”

Variazioni tendenziali negative si hanno sia per gli atti notarili inerenti ai passaggi di proprietà di immobili ad uso abitazione ed accessori (-7,6%) sia per quelle che interessano le unità immobiliari ad uso economico (-13,5%). Il 92,7% dei trasferimenti di proprietà ha interessato immobili ad uso abitazione ed accessori (148.835), il 6,5% unità immobiliari ad uso economico (10.449) e lo 0,8% (1.241) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.

Surroga o rottamazione mutuo, la scelta migliore con i tassi bassi

Per le compravendite di immobili ad uso abitazione ed accessori, si registrano diminuzioni superiori alla media nazionale nelle Isole (-10,9%) e al Sud (-10,7%), mentre per le unità immobiliari ad uso economico la diminuzione maggiore si rileva al Centro (-18,6%) e nel Nord-ovest (-13,2%).

Nel 2013, si è avuto un forte rallentamento della diminuzione delle compravendite immobiliari: rispetto al 2012, le variazioni tendenziali negative si sono, infatti, ridotte in tutte le ripartizioni e per tutte le tipologie d’uso. Nell’intero anno 2013 gli atti inerenti a trasferimenti di proprietà immobiliare sono 584.868, in calo del 7,5% rispetto all’anno precedente e del 47,4% se rapportate con il 2006. Gli atti di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (544.392) sono scesi nel 2013 del 7,3% rispetto al 2012.

 

 

Mutui, fisso e variabile ancora in calo le erogazioni

Stando ai dati dell’Abi, nei primi 4 mesi dell’anno, le nuove erogazioni di mutui acquisto di immobili sono aumentate del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 quando registrarono un calo annuo del 14,7%. I tecnici dell’Abi chiariscono che dai dati di maggio emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico. Assistiamo insomma a qualche elemento di inversione, mentre prima eravamo in totale assenza di luce”.

L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”

Ma dopo l’ultimo taglio tassi attuato dalla Bce sebbene ci siano nuove offerte di mutui a tassi variabili e fissi, il problema rimane ancora quello delle concessioni da parte delle banche. Molti di chi richiede un mutuo non hanno risposta positiva e, come riportato sul Sole 24 Ore da Vito Lops, da un’analisi delle offerte pubblicizzate dagli istituti affiora che a godere delle buone condizioni di mutuo è chi finanzia non oltre il 50% o 60% del valore di acquisto del proprio immobile.

 

Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it, spiega infatti che “Solo il 25% del totale delle richieste di mutuo raccolte dalle banche vanno a finanziare meno del 60% del valore di acquisto dell’immobile; il 63% delle richieste di mutuo, ossia quasi i due terzi, sono infatti sottoposte alla banca per finanziare una percentuale del valore di acquisto dell’immobile compresa fra il 60% e l’80%. I prezzi inoltre si stanno riducendo ma per quel 25% dei mutuatari che possono ricorrere a propri risparmi o liquidità di parenti per coprire autonomamente, senza l’aiuto della banca, oltre il 40% o 50% del valore di acquisto del proprio immobile”.

 

Ubi Banca propone il mutuo “Sempre Light” a tasso variabile

Con la crisi economica sono decisamente aumentate nel mondo dei mutui le soluzione che consentono ai clienti il massimo della flessibilità, offrendo ad esempio la possibilità di far fronte a circostanze negative che a questo stato di cose possono essere soggette. Prima dell’accensione di un impegno importate come un mutuo è consigliabile però sempre valutare le offerte presenti sul mercato. Se in  questo periodo siete alla ricerca di un mutuo che vi permette una cerca flessibilità, potete valutare le offerte proposte da UBI Banca, tra le quali spicca una soluzione di mutuo a tasso variabile che permette ad esempio di interrompere il pagamento del mutuo per due volte nel corso della sua durata.

Vediamo quali sono le caratteristiche del mutuo a tasso variabile Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca.

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Il mutuo a tasso variabile Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca

Il Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca è un mutuo a tasso variabile che i clienti possono scegliere in caso di acquisto, di ristrutturazione o costruzione della prima casa. Si tratta di un finanziamento caratterizzato da uno spread decrescente nel corso degli anni che si basa su rate piuttosto leggere perché protratte su durate abbastanza lunghe.

La caratteristica principale del mutuo consiste però nella possibilità di sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi oppure di alleggerire il loro importo allungando per una sola volta la durata del mutuo in caso del verificarsi di alcuni particolari eventi. La sospensione può essere richiesta per due volte nel corso della durata del mutuo, a distanza però di almeno 3 anni una dall’altra.

 

 

L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria verso sei banche che sono presenti nelle province di Bolzano e Trento al fine di verificare se abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza nella definizione dei tassi da applicare sui mutui immobiliari.

“Il provvedimento – informa un comunicato – e’ stato notificato oggi alle banche interessate (Cassa di Risparmio di Bolzano, Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa Raiffeisen di Brunico, Cassa Rurale Bolzano, Cassa Rurale Renon e Cassa Raiffeisen Valle Isarco) nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e con il supporto del Comando Provinciale di Bolzano della Gdf”.

 

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Le sei banche operano sul territorio delle due province con più di 300 sportelli. L’istruttoria, avviata anche in base ad una segnalazione dell’associazione di consumatori Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, dovrà capire l’immissione, nei contratti di mutuo ipotecario a tasso variabile offerti dalle 6 banche, di una stessa clausola inerente alla presenza di un c.d. tasso floor il cui importo e’ stato bloccato nella stessa misura del 3%: è una soglia minima al di sotto di cui il tasso di interesse applicato al finanziamento non puo’ scendere. Questo valore, visto il corrente andamento dei tassi di interesse, non ha giustificazione nelle consuete dinamiche competitive, oltre ad essere particolarmente oneroso per la clientela. Secondo l’Antitrust, l’adozione unanime di tale tasso potrebbe essere potenzialmente atta a coordinare le politiche delle banche nell’eludere il confronto concorrenziale costruito sulla riduzione dei tassi di interesse per acquisire clientela.

Surroga o rottamazione mutuo, la scelta migliore con i tassi bassi

Scendono i tassi di interesse sui mutui, ed è proprio in questo contesto, e in base ai nuovi andamenti che si sta registrando, che sempre più spesso i mutuari sono spinti a procedere a surrogare il proprio mutuo, ossia a decidere di cambiare banca per ottenere un’offerta di mutuo migliore.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Tale operazione prende il nome di surroga, e dà la possibilità di sostituire il mutuo spostandolo dalla propria banca ad un’altra che offre proposte a condizioni migliori per tasso o durata. Per accedere alla surroga, il mutuatario, deve chiedere in forma scritta alla nuova banca di acquisire dalla precedente la somma che resta da pagare e dopo aver fatto questo si procederà alla formalizzazione del nuovo contratto presso la nuova banca alla presenza di un notaio che attesterà la sottoscrizione della surroga. Naturalmente prima di procedere a questa operazione, è bene confrontare  le offerte eventualmente disponibili, confrontarle e scegliere la migliore in base alle proprie esigenze.

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

Secondo un’indagine fatta da MutuiOnline, ad aprile si è di nuovo puntato sul tasso fisso, per cui ci sono proposte il cui tasso si attesta anche sotto il 5% sui 20 anni, ma secondo quanto spiegato da Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, “La maggior parte chiede il variabile, sia per le nuove erogazioni che per la sostituzione. Il motivo è semplice: i tassi non accennano a risalire e con le ulteriori mosse che la Banca centrale europea (Bce) potrebbe adottare già dalla prossima riunione di giugno resteranno vicino allo zero ancora probabilmente a lungo”.

Arag Multioption – opzione patrimonio immobiliare: la polizza di tutela legale per proteggere i propri immobili

La casa, gli immobili che si possiedono sono certo tra i valori più importanti che è possibile avere, non solo perché rispetto ad altre forme di investimento espongono a rischi minori, ma anche perché costituiscono i luoghi in cui trascorrere serenamente la vita insieme alla propria famiglia.

Per questo motivo la casa è un bene che va protetto nel corso del tempo e per farlo esistono oggi prodotti assicurativi appositamente dedicati alla protezione del patrimonio immobiliare.

patrimonio immobiliare

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Continua inesorabilmente il calo dei prestiti finanziari. Quelli al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, ha rilevato Bankitalia, hanno avuto una contrazione su base annua pari al 3,6 per cento (-3,5 per cento a gennaio). I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,2 per cento sui dodici mesi, come nel mese precedente; i prestiti alle società non finanziarie sono scesi, sempre su base annua, del 5,1 per cento (-4,9 per cento a gennaio).

Mutui a tasso variabile con Cap

Scendono al contrario i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,73 per cento (3,80 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9,60 per cento (9,46 per cento a gennaio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti fatti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento, come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,79 per cento (2,80 per cento a gennaio).

Piano casa e Cedolare secca, i cambiamenti in vigore per gli affitti

I tassi passivi sul totale dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94 per cento. A febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari all’1,8 per cento (2,7 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 9,2 per cento sui dodici mesi (-9,3 per cento a gennaio).

 

 

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

Recupera il mercato dei mutui e rimane conveniente preferire i mutui a tasso variabile. Buone infatti le proposte a tasso variabile per il mese di maggio 2014: chi conclude un contratto entro il 20 maggio 2014 con IWBank potrà sfruttare tassi spread promozionali, a seconda della tipologia di tasso di interesse, fisso o variabile, scelta.

Il plafond casa, la novità introdotta dal Governo per chi chiede un mutuo

L’offerta di Iwbank comprende tre tipologie di mutui, tutti con lo spread, cioè il tasso di guadagno della banca sulla somma prestata, scontato. Il mutuo a tasso variabile Euribor 1 mese calcolato sulla somma dell’indice Euribor e dello spread è proposto da IWBank con un Taeg al 3,01%, un Tan al 2,94% e uno spread in promozione al 2,70%, diminuito da un valore precedente del 2,85%.

Cedolare secca le convenienze per li proprietario e l’affittuario
Buono il mutuo offerto da Deutsche Bank, mutuo a tasso misto ricontrattabile ogni due anni, in cui si può passare da tasso variabile a tasso fisso, con uno spread che va dal 2,40%. L’offerta è valida per le richieste di mutuo fatte entro il 31 maggio 2014 e concluse entro 60 giorni dalla richiesta.

Mutuo per la casa, in crescita le domande alle banche

Prendendo come esempio una richiesta di mutuo di 100mila euro a 30 anni per un immobile del valore di 150mila euro fatta da un lavoratore a tempo indeterminato, tra le migliori offerte quella di Mutuo Pratico a tasso variabile di Deutsche Bank, ha un tasso variabile del 2,8% e un taeg del 2,98%; quella di Mutuo variabile di Webank che ha un tasso variabile del 2,845 e un taeg del 2,90%; e quella Mutuo Variabile di Bnl Gruppo Bpn Paribas che offre un tasso variabile del 2,86% e un taeg del 3,01%.