Migliora l’erogazione dei finanziamenti, secondo l’osservatorio dell’Abi

Stando  agli ultimi dati dell’Abi, nei primi 4 mesi dell’anno, c’è stata una ripresa dei  mutui casa e le nuove erogazioni sono salite del 26,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando registrarono un calo annuo del 14,7%. Secondo i tecnici dell’Abi, emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico. Assistiamo insomma a qualche elemento di inversione, mentre prima eravamo in totale assenza di luce” osservano ancora all’Abi.

Nel periodo gennaio-aprile il campione di 83 banche preso in esame dall’Associazione bancaria, che rappresenta circa l’80% del mercato, ha registrato nuove erogazioni di mutui per 7,3 miliardi di euro (+26,5%), contro i 5,8 miliardi di euro dello stesso periodo di un anno fa (quando i nuovi mutui fecero segnare il calo del 14,7% rispetto a un anno prima)”.

Ubi Banca propone il mutuo “Sempre Light” a tasso variabile

Ma per un ritorno alla normalità nel settore delle erogazioni di mutui la strada è ancora molto lunga. Guardando le offerte dei vari  istituti, emerge che buone proposte arrivano per chi può finanziare il 50% o 60% del valore dell’immobile. Questi rappresentano  una specie di certezza per le banche.

E come conferma Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it, “Spread scontati e vantaggiosi vengono raramente confermati a tutti nel momento della sottomissione della richiesta di mutuo alla banca. Ed è molto semplice capirne la ragione: solo il 25% del totale delle richieste di mutuo raccolte dalle banche vanno a finanziare meno del 60% del valore di acquisto dell’immobile; il 63% delle richieste di mutuo, ossia quasi i due terzi, sono infatti sottoposte alla banca per finanziare una percentuale del valore di acquisto dell’immobile compresa fra il 60% e l’80%.

Se analizziamo come il migliore spread sui mutui a tasso variabile si è evoluto nel corso degli ultimi 9 mesi per una richiesta di mutuo standard di 140mila euro a 20 anni con valore immobile 220mila euro, vediamo come lo spread offerto dal sistema bancario si sia ridotto in maniera molto ridotta, passando dal 2,60% dell’ottobre 2013 al 2,45% di oggi, giugno 2014. Una riduzione di soli 15 punti base certamente è apprezzabile ma non può essere definita come un netto taglio ai prezzi dei mutui per privati e famiglie. Al contrario, sulla fascia percentuale di intervento inferiore al 60% sullo stesso periodo, i migliori spread per mutui a tasso variabile sono scesi di circa 50-60 punti base”.

 

Quindi i prezzi stanno riducendosi, e anche in maniera significativa, ma solo per quei mutuatari che possono ricorrere a propri risparmi o liquidità di parenti per coprire autonomamente, senza l’aiuto della banca, oltre il 40% o 50% del valore di acquisto del proprio immobile.

Ancora in discesa il numero di immobili venduti

È diminuito, nel 2013, il calo delle compravendite immobiliari. Nel quarto trimestre 2013, ammontano a 160.525 gli atti notarili registrati per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Sempre in calo se paragonate allo stesso trimestre del 2012 (-8,1%), ma in ripresa rispetto alla variazione analizzata fra il quarto trimestre 2012 e il corrispettivo del 2011 (-25,7%). Lo ha comunicato l’Istat nella statistica “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile ”

Variazioni tendenziali negative si hanno sia per gli atti notarili inerenti ai passaggi di proprietà di immobili ad uso abitazione ed accessori (-7,6%) sia per quelle che interessano le unità immobiliari ad uso economico (-13,5%). Il 92,7% dei trasferimenti di proprietà ha interessato immobili ad uso abitazione ed accessori (148.835), il 6,5% unità immobiliari ad uso economico (10.449) e lo 0,8% (1.241) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.

Surroga o rottamazione mutuo, la scelta migliore con i tassi bassi

Per le compravendite di immobili ad uso abitazione ed accessori, si registrano diminuzioni superiori alla media nazionale nelle Isole (-10,9%) e al Sud (-10,7%), mentre per le unità immobiliari ad uso economico la diminuzione maggiore si rileva al Centro (-18,6%) e nel Nord-ovest (-13,2%).

Nel 2013, si è avuto un forte rallentamento della diminuzione delle compravendite immobiliari: rispetto al 2012, le variazioni tendenziali negative si sono, infatti, ridotte in tutte le ripartizioni e per tutte le tipologie d’uso. Nell’intero anno 2013 gli atti inerenti a trasferimenti di proprietà immobiliare sono 584.868, in calo del 7,5% rispetto all’anno precedente e del 47,4% se rapportate con il 2006. Gli atti di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (544.392) sono scesi nel 2013 del 7,3% rispetto al 2012.

 

 

Mutui, fisso e variabile ancora in calo le erogazioni

Stando ai dati dell’Abi, nei primi 4 mesi dell’anno, le nuove erogazioni di mutui acquisto di immobili sono aumentate del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 quando registrarono un calo annuo del 14,7%. I tecnici dell’Abi chiariscono che dai dati di maggio emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico. Assistiamo insomma a qualche elemento di inversione, mentre prima eravamo in totale assenza di luce”.

L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”

Ma dopo l’ultimo taglio tassi attuato dalla Bce sebbene ci siano nuove offerte di mutui a tassi variabili e fissi, il problema rimane ancora quello delle concessioni da parte delle banche. Molti di chi richiede un mutuo non hanno risposta positiva e, come riportato sul Sole 24 Ore da Vito Lops, da un’analisi delle offerte pubblicizzate dagli istituti affiora che a godere delle buone condizioni di mutuo è chi finanzia non oltre il 50% o 60% del valore di acquisto del proprio immobile.

 

Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it, spiega infatti che “Solo il 25% del totale delle richieste di mutuo raccolte dalle banche vanno a finanziare meno del 60% del valore di acquisto dell’immobile; il 63% delle richieste di mutuo, ossia quasi i due terzi, sono infatti sottoposte alla banca per finanziare una percentuale del valore di acquisto dell’immobile compresa fra il 60% e l’80%. I prezzi inoltre si stanno riducendo ma per quel 25% dei mutuatari che possono ricorrere a propri risparmi o liquidità di parenti per coprire autonomamente, senza l’aiuto della banca, oltre il 40% o 50% del valore di acquisto del proprio immobile”.

 

La nuda proprietà come forma di investimento

La nuda proprietà viene vista sempre più come una buona opportunità di investimento. Questo e’ quel che pensa la maggior parte delle persone che acquistano un immobile in questo modo stando a quanto riscontrato da un’indagine svolta dall’ufficio studi Tecnocasa.  L’ufficio studi Tecnocasa ha convogliato lo studio sulle nude proprieta’, per capire chi predilige acquistare casa in questo modo e quali sono le motivazioni di fondo che spingono a tale scelta. Stando ai numeri raccolti, nel 71,5% dei casi chi opta per la nuda proprieta’ ha un’eta’ compresa tra i 35 e i 64 anni e spesso porta a termine la transazione per garantire una casa ai figli.

La riforma del catasto è pronta a diventare effettiva

Più del 70% degli acquisti di nuda proprieta’, in effetti, troverebbe motivazioni nella volonta’ di effettuare in questo modo un investimento a lungo termine, mentre percentuali non essenziali sono quelle che interessano gli acquisti di prime case (25,8%) e case per vacanze (3,2%).

Interessanti anche i risultati degli studi  per quel che riguarda le motivazioni che spingono invece a vendere la nuda proprieta’ del proprio immobile. almeno la meta’ dei venditori (46,8%) e’ spinto dal bisogno di liquidita’ (volonta’ di conservare il tenore di vita, volonta’ di aiutare i figli nell’acquisto dell’abitazione); nel 37,8% dei casi invece è interesse di portare migliorie alla propria qualita’ abitativa e l’8,1% dei venditori e’ spinto a tale scelta dal mutamento della propria struttura familiare.

Il maggior numero di transazioni di unita’ abitative in nuda proprieta’ interessa i trilocali (30,8%), seguiti dai bilocali (29,2%) e dagli appartamenti di quattro locali (16,9%).

 

 

Ubi Banca propone il mutuo “Sempre Light” a tasso variabile

Con la crisi economica sono decisamente aumentate nel mondo dei mutui le soluzione che consentono ai clienti il massimo della flessibilità, offrendo ad esempio la possibilità di far fronte a circostanze negative che a questo stato di cose possono essere soggette. Prima dell’accensione di un impegno importate come un mutuo è consigliabile però sempre valutare le offerte presenti sul mercato. Se in  questo periodo siete alla ricerca di un mutuo che vi permette una cerca flessibilità, potete valutare le offerte proposte da UBI Banca, tra le quali spicca una soluzione di mutuo a tasso variabile che permette ad esempio di interrompere il pagamento del mutuo per due volte nel corso della sua durata.

Vediamo quali sono le caratteristiche del mutuo a tasso variabile Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca.

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Il mutuo a tasso variabile Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca

Il Mutuo Flessibile Sempre Light di UBI Banca è un mutuo a tasso variabile che i clienti possono scegliere in caso di acquisto, di ristrutturazione o costruzione della prima casa. Si tratta di un finanziamento caratterizzato da uno spread decrescente nel corso degli anni che si basa su rate piuttosto leggere perché protratte su durate abbastanza lunghe.

La caratteristica principale del mutuo consiste però nella possibilità di sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi oppure di alleggerire il loro importo allungando per una sola volta la durata del mutuo in caso del verificarsi di alcuni particolari eventi. La sospensione può essere richiesta per due volte nel corso della durata del mutuo, a distanza però di almeno 3 anni una dall’altra.

 

 

L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria verso sei banche che sono presenti nelle province di Bolzano e Trento al fine di verificare se abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza nella definizione dei tassi da applicare sui mutui immobiliari.

“Il provvedimento – informa un comunicato – e’ stato notificato oggi alle banche interessate (Cassa di Risparmio di Bolzano, Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa Raiffeisen di Brunico, Cassa Rurale Bolzano, Cassa Rurale Renon e Cassa Raiffeisen Valle Isarco) nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e con il supporto del Comando Provinciale di Bolzano della Gdf”.

 

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Le sei banche operano sul territorio delle due province con più di 300 sportelli. L’istruttoria, avviata anche in base ad una segnalazione dell’associazione di consumatori Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, dovrà capire l’immissione, nei contratti di mutuo ipotecario a tasso variabile offerti dalle 6 banche, di una stessa clausola inerente alla presenza di un c.d. tasso floor il cui importo e’ stato bloccato nella stessa misura del 3%: è una soglia minima al di sotto di cui il tasso di interesse applicato al finanziamento non puo’ scendere. Questo valore, visto il corrente andamento dei tassi di interesse, non ha giustificazione nelle consuete dinamiche competitive, oltre ad essere particolarmente oneroso per la clientela. Secondo l’Antitrust, l’adozione unanime di tale tasso potrebbe essere potenzialmente atta a coordinare le politiche delle banche nell’eludere il confronto concorrenziale costruito sulla riduzione dei tassi di interesse per acquisire clientela.

La riforma del catasto è pronta a diventare effettiva

Ma per i proprietari di 63 milioni di case il rischio è tanto. Se non fatta con attenzione, la riforma rischia di generare il caos, dal momento che in alcuni casi i valori potrebbero raddoppiare dall’oggi al domani e con essi le tasse. Il  presidente dell’Anci Piero Fassino, in attesa di vedere il decreto, richiede per i Comuni “la piena titolarità della riforma”, perché i “sindaci conoscono il territorio e possono assicurare equità fiscale ed efficienza”.

Come funziona la nuova revisione del catasto

Il ministero dell’Economia sta lavorando da settimane. Il nodo è la riformulazione delle commissioni censuarie, oggi esistenti solo sulla carta, e non operative. Fondamentali nella definizione del nuovo catasto che da qui a cinque anni, basandosi sui metri quadri e non più sui vani, riformulerà l’assetto immobiliare italiano. Saranno proprio queste commissioni a “validare” i nuovi algoritmi, le funzioni statistiche, destinate a calcolare ex novo le rendite catastali e principalmente il “valore medio ordinario” di tutti gli immobili in Italia, eliminando le tariffe d’estimo che oggi si traducono in categorie e classi. Un’operazione davvero epocale che coinvolgerà statistici, geometri, ingegneri. Ma soprattutto Agenzia delle entrate e Comuni.

Per rendere l’iter più veloce è stata creata una commissione ristretta paritaria informale, guidata dal senatore pd Mauro Marino, di fatto chiamata a scrivere assieme al governo, entro marzo 2015, i trenta decreti attuativi della delega fiscale.

Ritorneranno le 107 commissioni censuarie provinciali (più quella centrale), con la ridefinizione delle competenze e del funzionamento. Prevista l’entrata di tecnici e docenti qualificati, esperti di statistica e di econometria, rappresentanti di Agenzia delle entrate e degli enti locali.

Quali sono le possibilità di richiedere un finanziamento senza busta paga

Le diverse offerte di prestiti personali che non hanno bisogno di buste paga come garanzie: proposte, tassi, e quale scegliere

 

Banche e finanziarie stanno proponendo nuove offerte di prestito personale indirizzate ai lavoratori atipici o agli studenti che hanno bisogno di liquidità ma che non possono offrire garanzia di rimborso o rivalsa da parte della banca in caso di insolvenza.

 

Tra le migliori proposte c’è quella Poste Italiane, che propone  Special Cash Postepay, prestito che può essere richiesto da tutti i titolari di carta Postepay per la richiesta di una somma compresa tra 750 e 1.500 euro direttamente sulla carta. La restituzione della somma richiesta avviene in 15, 20 e 24 mesi a tassi vantaggiosi. Per una richiesta di 750 euro, il rimborso sarà di 850,50 con tan fisso  allo 0% e taeg al 18,21% e una rata di 54,50 euro; se si richiedono 1000 euro, l’importo totale da restituire sarà di 1.138, sempre con tan fisso e taeg al 16,51%.

Prestiti personali, i documenti richiesti per la pratica

Unicredit offre Creditexpress Giovani, a tasso fisso, che permette, ai giovani, di ottenere un prestito da 600 a 5.000 euro, anche senza garanzie, da restituire in un periodo tra otto e 36 mesi. Questo prestito non ha spese d’istruttoria ed è finalizzato al pagamento delle spese scolastiche o accademiche.

Findomestic  propone soluzioni vantaggiose in base alle esigenze; si inizia dal finanziamento ‘altri progetti’ che eroga un importo di 14.000 euro con un Tan ed un Taeg fissi del 7,58 e del 7,85%. Dopo aver saldato le prime sei rate, si può decidere di cambiare la somma di pagamento, aumentandola o diminuendola. Il premio cambierà in base alla durata del finanziamento.

Surroga o rottamazione mutuo, la scelta migliore con i tassi bassi

Scendono i tassi di interesse sui mutui, ed è proprio in questo contesto, e in base ai nuovi andamenti che si sta registrando, che sempre più spesso i mutuari sono spinti a procedere a surrogare il proprio mutuo, ossia a decidere di cambiare banca per ottenere un’offerta di mutuo migliore.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Tale operazione prende il nome di surroga, e dà la possibilità di sostituire il mutuo spostandolo dalla propria banca ad un’altra che offre proposte a condizioni migliori per tasso o durata. Per accedere alla surroga, il mutuatario, deve chiedere in forma scritta alla nuova banca di acquisire dalla precedente la somma che resta da pagare e dopo aver fatto questo si procederà alla formalizzazione del nuovo contratto presso la nuova banca alla presenza di un notaio che attesterà la sottoscrizione della surroga. Naturalmente prima di procedere a questa operazione, è bene confrontare  le offerte eventualmente disponibili, confrontarle e scegliere la migliore in base alle proprie esigenze.

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

Secondo un’indagine fatta da MutuiOnline, ad aprile si è di nuovo puntato sul tasso fisso, per cui ci sono proposte il cui tasso si attesta anche sotto il 5% sui 20 anni, ma secondo quanto spiegato da Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, “La maggior parte chiede il variabile, sia per le nuove erogazioni che per la sostituzione. Il motivo è semplice: i tassi non accennano a risalire e con le ulteriori mosse che la Banca centrale europea (Bce) potrebbe adottare già dalla prossima riunione di giugno resteranno vicino allo zero ancora probabilmente a lungo”.

Arag Multioption – opzione patrimonio immobiliare: la polizza di tutela legale per proteggere i propri immobili

La casa, gli immobili che si possiedono sono certo tra i valori più importanti che è possibile avere, non solo perché rispetto ad altre forme di investimento espongono a rischi minori, ma anche perché costituiscono i luoghi in cui trascorrere serenamente la vita insieme alla propria famiglia.

Per questo motivo la casa è un bene che va protetto nel corso del tempo e per farlo esistono oggi prodotti assicurativi appositamente dedicati alla protezione del patrimonio immobiliare.

patrimonio immobiliare

La sostituzione del mutuo torna di moda

Sembra che tornano ad esserci nuovi segnali di ripresa per quel che riguarda il mercato dei mutui e sono in tanti coloro che optano per la sostituzione dei mutui e per passare ai nuovi sfruttando la metodologia delle surroghe.

E questa nuova propensione è stata anche confermata da un sondaggio condotto da Plus24 su sette dei dieci principali gruppi bancari, mentre tutti sono in attesa delle nuove decisioni che la Banca centrale europea potrebbe annunciare dopo la prossima riunione di giovedì 5 giugno, in merito a un nuovo taglio dei tassi. Stando  all’Osservatorio di Mutuionline, nel primo quadrimestre dell’anno la domanda di nuovi contratti è aumentata di un decimo rispetto allo stesso periodo del 2013, con un aumento minore in termini di importo medio unitario erogato.

Mutui, in discesa i tassi di interesse

L’inversione di orientamento riguardo anche a un anno fa è correlata sostanzialmente al calo dei prezzi degli immobili, che si è avuto soprattutto in questi ultimi mesi, dal livello ai minimi storici dell’Euribor, il parametro cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, della nuova discesa verso i minimi dell’Eurirs, cui sono legati i mutui a tasso fisso, dalla contrazione degli spread bancari.

 

Queste sono le motivazioni fondamentali che hanno portato, e stanno portando tante famiglie a surrogare i vecchi mutui, tanto che sono raddoppiate in meno di due anni, dal 4,2% del secondo semestre 2012 all’8,8% del primo quadrimestre del 2014. Il  contesto potrebbe avere migliorie se giovedì Mario Draghi decidesse per nuove misure a sostegno dell’economia reale per una nuova ripresa del credito per imprese e famiglie.

 

 

 

Come funzionano i mutui loan to value

Hello-BankIn un posto pubblicato su questo stesso blog abbiamo visto in che cosa consiste nel mercato dei mutui la strategia del loan to value, che sempre più di frequente le banche e gli istituti di credito italiani stanno applicando nel corso del 2014.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

La dinamica del loan to value consiste infatti in quel fenomeno che si verifica nei mutui in cui il valore dello spread tende a diminuire con la diminuzione dell’importo erogato.

Scegliendo un mutuo loan to value, di norma a tasso variabile, i clienti hanno l’opportunità di vedere diminuire le commissioni da pagare alla banca se diminuisce l’importo che viene erogato rispetto al costo complessivo dell’immobile.

Ecco quindi due proposte di mutuo loan to value da scegliere in questi mesi del 2014.

Mutui loan to value – Due proposte da scegliere nel 2014

Il primo mutuo che vi presentiamo è il Mutuo Variabile BNL. L’istituto di credito propone in questo caso un prodotto con spread agevolato al 2,45 per cento per mutui che non superano il 50 per cento del costo complessivo dell’immobile che si desidera acquistare, ovvero 15 punti base in meno rispetto a coloro che fanno invece richiesta di un mutuo con importo compreso tra il 51 per cento e l’80 per cento del valore complessivo dell’immobile.

La seconda proposta del periodo, invece, è il mutuo Hello Home! Variabile di Hello! Bank, che ripropone una formula analoga con spread al 2,45 per cento per erogazioni fino al 50 per cento del valore dell’immobile e spread al 2,60 per cento per importi superiori a questi.

 

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Continua inesorabilmente il calo dei prestiti finanziari. Quelli al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, ha rilevato Bankitalia, hanno avuto una contrazione su base annua pari al 3,6 per cento (-3,5 per cento a gennaio). I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,2 per cento sui dodici mesi, come nel mese precedente; i prestiti alle società non finanziarie sono scesi, sempre su base annua, del 5,1 per cento (-4,9 per cento a gennaio).

Mutui a tasso variabile con Cap

Scendono al contrario i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,73 per cento (3,80 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9,60 per cento (9,46 per cento a gennaio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti fatti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento, come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,79 per cento (2,80 per cento a gennaio).

Piano casa e Cedolare secca, i cambiamenti in vigore per gli affitti

I tassi passivi sul totale dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94 per cento. A febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari all’1,8 per cento (2,7 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 9,2 per cento sui dodici mesi (-9,3 per cento a gennaio).

 

 

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Se si vuole cambiare mutuo senza cambiare banca è possibile rinegoziare il proprio mutuo. È un vantaggio che può essere usato per avere dei benefici rispetto alle condizioni della prima stipula del mutuo.

Se la banca non vuole rinegoziare il mutuo, la cui natura esige il consenso anche della banca mutuante, il debitore può rivolgersi ad un altro istituto di credito che potrebbe soddisfare le sue diverse esigenze economico-contrattuali.

In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio

In questo momento si sta avendo un vero e proprio boom di richieste di rinegoziazione dei mutui, motivati principalmente dal fatto che le condizioni che si stanno delineando stanno, facendo nascere offerte sicuramente più convenienti rispetto alle antecedenti.
Stando ad un’indagine fatta sui dati del sito specializzato Mutui.It, le domande di rinegoziazione hanno raggiunto il 13,7% delle domande totali di mutuo. Il motivo è che gli italiani chiedono un cambio del mutuo per i tassi più convenienti garantiti dal ridimensionamento dello spread. Si continuano, comunque, a privilegiare i tassi variabili, dal momento che le prospettive sono di mantenimento di tassi bassi per un lungo periodo di tempo.

Facendo una statistica, oggi i migliori mutui a tasso variabile risultano essere mutuo a tasso variabile Trasformamutuo BNL del gruppo BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93%; il mutuo a tasso variabile Hello Bank! di BNL- BNP Paribas, che dà un TAEG pari al 2,93% con zero spese di istruttoria; e il mutuo a tasso variabile IW Mutuo a tasso variabile di IW Bank, che offre un TAEG pari al 3%.