Pre-delibera e detrazioni mutuo in caso di affitto: due casi poco conosciuti

Pre-delibera mutuo

In pochi sanno che esiste la pre-delibera per i mutui, e le detrazioni per i mutui anche in caso di affitto dell’immobile. Sono due casi poco conosciuti che però è il caso di approfondire, perché sono strumenti che vi consentono di semplificare le vostre scelte.

La pre-delibera del mutuo

La pre-delibera è uno strumento molto utile perché consente di conoscere la decisione della banca in anticipo. Ovvero potrete sapere se l’istituto di credito vi concederà o no il mutuo. Si capisce bene che questo strumento, chiamato anche pre-fattibilità, consente di chiarire al richiedente quale sarà il futuro prossimo, e quindi inciderà sulla decisione se cercare o meno altri finanziamenti nel frattempo che la banca risponda alla richiesta.

La pre-delibera deve essere richiesta alla banca, presentando una documentazione. Questa è già parte della richiesta del mutuo, e quindi facile da ottenere. Si tratta della situazione reddituale e delle garanzie, così che l’istituto possa iniziare un’indagine sul merito creditizio alla centrale Rischi e iniziare anche una valutazione.

La pre-delibera è anche un impegno, per la banca, ad erogare il mutuo nel caso vi sia un esito positivo del vostro dossier, e potrà anche indicare la somma erogata, in modo che il mutuatario sappia se deve richiedere e cercare somme aggiuntive. Scade tra i tre e i sei mesi, come impegno per la banca, e non vincola il cliente, che può sempre presentare una rinuncia.

I vantaggi sono tutti per il mutuatario, che potrà così non solo decidere se continuare la sua ricerca, ma potrà anche diminuire i tempi della compravendita avendo svolto già parte della documentazione. È un fattore di vantaggio soprattutto negli acquisti alle aste giudiziarie.

Le detrazioni in caso di affitto

Se avete affittato il vostro immobile mentre state pagando un mutuo, potrete sempre richiedere la detrazione se avete concesso la casa in uso ai figli o al coniuge. Diversamente dovrete rinunciare alla detrazione del 19% fino a 4000 euro. L’immobile infatti deve essere anche l’abitazione principale dell’intestatario del mutuo. Quindi potrete detrarre il 19% solo in un altro caso, quello in cui l’immobile è la vostra residenza principale ma avrete affittato delle stanze a dei coinquilini.

Scendono le richieste di mutui. Mercato rallenta

Il mercato del credito sulle abitazioni rallenta, nonostante in questo periodo ci siano i tassi più bassi di sempre. Si tratta dei dati pubblicati da Il Sole 24 Ore, che evidenzia una contrazione, seppur lieve, nelle richieste di mutuo.

La situazione

Si tratta dei dati del primo semestre dell’anno, che vedono una discesa sia dei tassi, che dei prezzi e delle richieste di mutuo. Le case costano meno, così come i finanziamenti, ma il mercato rallenta, pur segnalando una certa stabilità. È presto per gridare alla contrazione, ma il dato contrasta con l’accessibilità ai finanziamenti, che non presenta problemi. Anzi, sono molte le agevolazioni per far sì che anche chi ha poche possibilità, possa permettersi di acquistare casa.

In realtà è la congiuntura economica a frenare il mercato. L’ultimo anno l’incertezza è aumentata, perché l’Italia si trova a far fronte ad un rallentamento economico. I primi mesi dell’anno sono stati di recessione tecnica, e la precarietà al lavoro non è diminuita, almeno nella percezione, anche se sono aumentati i contratti a tempo indeterminato.

Un altro grande problema è il reddito, che nel nostro paese stenta a decollare, rispetto al resto dell’Europa, che sta lentamente tornando ai livelli pre-crisi. Intanto i prezzi degli immobili sono diminuiti dello 0,6% nel primo tromestre del 2019.

Ristrutturare casa con il mutuo in cerca di offerte

mutuo ristrutturazioneRistrutturare casa a volte può essere molto dispendioso, e per questo esistono i mutui ristrutturazione, per compiere i lavori più grandi, specialmente ora che il risparmio energetico inizia ad essere una necessità, oppure quando la casa e molto vecchia e ha veramente bisogno di essere rimodernata.

Qualche offerta

A volte serve ristrutturare casa anche perché ormai ha un concetto troppo vecchio per i tempi moderni, magari con strutture, come le finestre, ancora in legno.

Quindi potrebbe essere utile sfruttare la possibilità di prendere un mutuo, anche fino a 50mila euro, magari da pagare in 20 anni. È una delle offerte, ad esempio, di Mutuo Fisso di CheBanca! che si ripaga con soli 240 euro mensili.

Il finanziamento arriva fino al 70% del valore immobiliare, e vi da la possibilità anche di avere un’erogazione rateizzata. Su questo mutuo viene applicato un tasso Tag dell’1,45% e un tasso Taeg dell’1,80%. Inoltre dovrete pagare 500 euro per l’istruttoria e 300 per la perizia.

Un altro mutuo da tenere in considerazione è il Mutuo Domus Fisso Piano Base di Intesa Sanpaolo, con un tasso Tag all’1,55% e un tasso Taeg del 2,01%. Con la rateizzazione a 20 anni pagherete circa 242 euro mensili, ma questo mutuo ha dei costi di istruttoria e perizia più alti, rispettivamente di 900 euro e 320 euro.

Sospensione mutuo: tutte le informazioni utili

Sospensione mutuoLa sospensione mutuo è la soluzione per chi si trova in difficoltà, e non può pagare le rate del finanziamento. La legge protegge chi ha reale necessità, a seconda di alcuni fattori, grazie al Fondo di Solidarietà Prima Casa. Si tratta della Legge 244/2007, che consente si sospendere il pagamento se ci sono determinati elementi che impediscono la solvenza del mutuatario.

Sospendere le rate

Naturalmente non si può sospendere il mutuo senza un reale motivo. La legge prevede che si debbano avere determinate situazioni che impediscono al mutuatario di potersi procurare il denaro, come la perdita del lavoro, un improvviso handicap che porta alla non autosufficienza e ad un reddito Isee inferiore ai 30mila euro. Inoltre, il mutuo erogato non può essere contratto per cifre maggiori ai 250mila euro.

In queste condizioni si può sospendere il pagamento delle rate fino a 18 mesi, e nel frattempo cercare una soluzione ai propri problemi. Le sospensioni massime concesse sono due. Naturalmente la richiesta va fatta alla banca che ha concesso il mutuo, con un modello scaricabile dal sito Consap, gestrice del Fondo.

Bisogna essere attenti alle regole. Infatti, se siete già in difficoltà e non state pagando, la sospensione è richiedibile solo entro 90 giorni dal primo ritardo. Una volta accettata la domanda, la sospensione deve essere attiva entro un mese.

Mutuo prima casa: cosa possiamo detrarre dalle tasse

Mutuo prima casaQuando si stipula un mutuo prima casa, c’è la possibilità di detrarre alcune spese dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta degli oneri accessori e degli interessi passivi. Infatti, le vecchie norme non hanno subito alcuna modifica o cancellazione, e quindi è possibile ancora riferirsi alle vecchie detrazioni fiscali per risparmiare qualcosina, in questi tempi difficili.

Le detrazioni

Vediamo quali sono le agevolazioni fiscali che si possono ottenere per il mutuo prima casa. Innanzitutto si possono detrarre parte degli interessi passivi, pari al 19% del totale, ma fino a 4mila euro. In pratica si tratta di un risparmio Irpef di 760 euro.

Le caratteristiche per ottenere la detrazione sono quelle classiche. Bisogna utilizzare la casa come residenza principale, da dichiarare entro un anno dall’acquisto. Naturalmente residente e proprietario devono essere la stessa persona. In questo modo avrete la possibilità anche di aggiungere la detrazione per uso familiare.

Se invece state ristrutturando la vostra casa, e avete per questo richiesto un apposito mutuo, potrete detrarre fino a 2.582,28 euro.

Per gli oneri accessori, ovvero le spese del notaio, dell’ipoteca, delle commissioni bancarie, di istruttoria, di registro, ma anche le penali di estinzione, la detrazione è del 50% per un massimo di 96mila euro. Quando chiedete un mutuo per l’efficienza energetica, questa detrazione arriva fino al 65%. Per i nuovi elettrodomestici a risparmio energetici, e per i mobili, la detrazione è sempre del 50% (fino a 10mila euro) e del 36% fino a 5mila euro per quel che riguarda la ristrutturazione delle aree verdi.

Mutui BEI per l’edilizia

mutui beiIl Mutuo BEI è una particolare forma di prestito agevolato realizzato nel 2013, con un incremento di fondi pari a 50 milioni di euro, che lo stato ha messo a disposizione a partire dal 2015.

Le caratteristiche del mutuo BEI

BEI è una vera e propria concessione di mutuo a carico dello Stato con durata triennale, che tutte le regioni possono stipulare mediante la Banca Europea degli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti.

Nel 2015 è stata messa a disposizione una somma di 40 milioni di euro l’anno, successivamente aumentata a 50 milioni di euro. Questa tipologia di finanziamento è rivolta anche alle scuole che vogliono mettere in sicurezza gli stabili tra il 2018 ed il 2020.

Per messa in sicurezza si intende anche la ristrutturazione e l’adeguamento antisismico, oltre alla costruzione di immobili nuovi. Le regioni sono tenute ad assegnare le risorse solo ad interventi prioritari, ovvero le soluzioni antisismiche, le certificazioni di agibilità dello stabile, l’adeguamento dell’antincendio e l’ampliamento delle strutture già esistenti.

Attualmente sono in corso le prime pubblicazioni dei bandi regionali presenti sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 4 aprile con decreto ministeriale del 3 gennaio. Gli interessati possono trovare maggiori informazioni sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Come si richiede un mutuo online

mutuo onlineOggi è possibile richiedere un mutuo anche online grazie ai siti specializzati, ed il finanziamento può essere richiesto con piccoli passaggi molto semplici.

Un po’ di informazioni

Se richiedete un preventivo online per l’acquisto di una casa ad esempio, una volta individuato l’immobile, e quindi il suo costo sul mercato, bisogna semplicemente inserire le informazioni che vi saranno richieste.

Oltre ai vostri dati personali troverete la località di ubicazione dell’immobile, il valore dell’abitazione, l’importo del finanziamento, la sua durata, la tipologia di tasso ed il reddito annuo. In pochissimi istanti è possibile visualizzare un elenco di istituti bancari con i loro relativi preventivi comprensivi di tutte le voci. È possibile ovviamente effettuare più simulazioni variando i parametri.

Se tramite il sistema online avete trovato un preventivo ideale al caso vostro, potete procedere alla fase successiva, ovvero all’inoltro della richiesta di fattibilità. In questa fase l’istituto bancario da voi scelto esprimerà un primo parare sul concessione del mutuo, esaminando le informazioni disponibili.

Primo tra tutti i dati è il rapporto tra il reddito netto e la rata del prestito che, ricordiamolo, non deve superare un terzo del reddito mensile. Se questa verifica va a buon fine, la banca procederà cpn la richiesta del mutuo e con l’invio della documentazione.

Mutui a tasso fisso, un’occhiata alle scelte

Mutui a tasso fissoA causa della vulnerabilità attuale della nostra economia e dei mercati finanziari, i mutui ed i prestiti sono stati messi a dura prova, questo però può essere un dato positivo a nostro favore.

Perché il mutuo a tasso fisso

Come avrete letto più volte sui giornali ed ascoltato anche alla televisione, i tassi sono ancora in discesa, e nonostante questo, vince il Tasso Fisso.
La BCE ha recentemente dichiarato di voler di voler intraprendere un atteggiamento cautelativo e di protezione nei confronti di quelli che sono considerati paesi a rischio.

A tal proposito per la chiusura del programma di Quantitative Easing, sembra aver preannunciato una nuova operazione di immissione di liquidità nel sistema economico-finanziario, ce prende il nome di longer-term refinancing (Ltro).

Tale metodo serve a garantire la giusta somma di liquidità alle banche dei Paesi in via di sviluppo che non possono acquistare titoli di stato o titoli governativi, ma lasciando comunque agli istituti la decisione di impiego.

Tutte le banche dunque potranno decidere o meno di acquistare obbligazioni e di erogare mutui alla popolazione ed alle imprese. Se prendiamo in considerazione che i titoli di stato hanno un rendimento molto basso, è deducibile che la scelta da parte degli istituti sarà quella dei mutui, non tanto per il guadagno che in sé determinano, ma per il significato ed il seguito che in termini di economia un nuovo cliente mutuatario può avere per una determinata banca.

Tassi sui mutui in salita da gennaio 2019

mutuiSi è registrato un leggero aumento sui tassi per l’acquisto delle abitazioni, dal 2,26% dello scorso anno al 2,31% da gennaio 2019, mentre si è evidenziata un brusca frenata per i prestiti alle piccole e medie imprese.

La situazione

Oggi acquistare casa attraverso il mutuo è ancora più costoso rispetti a due anni fa.

Stando ai dati diffusi da parte di Banca Italia, a gennaio i tassi di interessi sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto della prima abitazione, comprensivi di tutte le spese accessorie, sono stati pari al 2,31%, rispetto al 2,26% registrato nel mese di dicembre.

Via Nazionale invece rivela che per quanto riguarda le nuove erogazioni di credito al consumo, si è registrata una percentuale pari all’8,19%.

Per quanto riguarda invece i tassi di interesse sui prestiti nuovi alle società non finanziarie, il tasso evidenziato è pari all’1,47%, uguale al mese precedente.

I tassi sui nuovi prestiti con importi fino ad un milione di euro, sono stati pari al 2,03%, mentre quelli sui nuovi prestiti per importi molto superiori al milione, sono stati all’1,04%. Sul complesso dei depositi, i tassi passivi hanno registrato un incremento pari allo 0,36%.

Il mese di gennaio ha visto anche frenare bruscamente le erogazioni alle aziende, ed i prestiti a tutte le imprese non finanziarie si sono ridotte dello 0,7% nell’arco di dodici mesi, dopo una crescita pari all’1,2%.

Mutuo prima casa Posteitaliane soluzione 2019

prima casa Come sappiamo la ricerca del mutuo per l’acquisto della prima casa parte generalmente dal confronto tra le offerte migliori che propongono le banche.
Oggi è possibile tra le varie opzioni di finanziamento con la finalità di acquisto o ristrutturazione e surroga, chiedere dei preventivi anche a Posteitaliane.

Il Mutuo prima casa Posteitaliane

BancoPosta propone ala sua clientela un mutuo per finanziare l’acquisto della prima casa fini all’80% del suo valore. La durata del finanziamento va da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30.

Per quanto riguarda invece il tasso di interesse è possibile scegliere tra le tre opzioni, ovvero tasso fisso su base Eurisis oppure tasso variabile su base Euribor o optare per il tasso misto.

Questa ultima soluzione prevede delle finestre temporali di 3 o di 5 anni, che servono a variare le condizioni prestabilite e passare dunque da un tasso fisso ad uno variabile oppure viceversa.

Inoltre Posteitaliane consente alla clientela di estinguere anticipatamente il debito oppure di ridurlo senza dover pagare penali o commissioni.

Se scegliete il tasso fisso potrete inoltre beneficiare di una opzione di sospensione temporanea della rata, mentre con il tasso variabile si aggiunge a questa opzione un’altra sulla flessibilità di durata del piano di rimborso.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di recarvi all’ufficio postale più vicino e chiedere un appuntamento.

Cosa scegliere tra mutuo e affitto? La risposta sembra ovvia

Tante volte, chi è in affitto, pensa che con tutti i soldi pagati per avere una casa non propria, avrebbe potuto acquistarne una con il mutuo. Ma non è una scelta così facile, anche se i tassi molto bassi degli ultimi anni hanno certamente fatto propendere più per il mutuo. Chiaramente quando si ha la possibilità di richiederlo, altrimenti vien da sé che l’affitto resta l’unica soluzione.

Mutuo o affitto

Ma cosa fare se invece abbiamo la possibilità di richiedere il finanziamento? Il mutuo ci mette nella condizione di avere una sicurezza lavorativa, che non è intesa solo come discorso economico. Infatti, prendere una casa di proprietà dove vivere, presuppone sempre una certa stabilità nella sede lavorativa. Non bisogna insomma fare una professione in cui si prevede di spostarsi abbastanza frequentemente. A meno che non si sia disposti ad affittare quella casa, con tutti gli oneri e i problemi connessi.

Per il mutuo poi, c’è sempre da considerare l’anticipo, che vi proverà di una somma considerevole. l’affitto sembra a volte, una soluzione più comoda, specie se non si hanno dei risparmi. Inoltre, vi permette di evitare alcune spese che sono a carico del proprietario, come alcune tasse e la manutenzione. A proposito, se invece dovete comprare l’immobile, attenzione allo stato dello stabile, per non avere appunto, delle spese straordinarie.

Oggi, con gli affitti a canone concordato e bloccato, si possono risparmiare molti soldi. Ricordiamo però il grande vantaggio di mutui a tassi molto bassi.

L’assicurazione mutuo: obblighi e diritti del mutuatario

La polizza mutuo anche se facoltativa, viene spesso richiesta dalla banca a tutela e garanzia del prestito

polizza mutuo

Chi sceglie di acquistare una casa fruendo del mutuo si informa con attenzione valutando il calcolo della rata per la restituzione dell’ammontare, considera gli interessi a tasso fisso o tasso variabile, ma presta meno attenzione ad un elemento quale la copertura assicurativa.

Di fatto la scarsa propensione alla tutela del mutuo, e quindi alla sottoscrizione di una copertura assicurativa, è conseguenza diretta della mancanza di obblighi.

Infatti se la legge stabilisce che l’assicurazione casa incendio e scoppio è l’unico tipo di polizza obbligatoria, da sottoscrivere per  richiedere un mutuo volto  all’acquisto di un immobile, l’assicurazione sul mutuo a difesa dell’investimento non è prevista dalle norme, anche se fortemente consigliata.

Di fatto poi le cose non vanno sempre in questa direzione perché, anche se facoltativa, la polizza sul mutuo è richiesta quasi sempre come condizione base per l’erogazione del finanziamento da parte di molte banche e istituti bancari.

Polizza mutuo: un’interessante ancora di salvezza

La polizza mutuo, è inutile negarlo, è un’interessante ancora di salvezza.

Si tratta certamente di un costo aggiuntivo, da sommarsi agli oneri e all’esborso della rateazione,  ma può offrire davvero molto laddove dovessero verificarsi condizioni avverse e si concretizzasse l’impossibilità di tener fede al pagamento.

La polizza non è obbligatoria ma facoltativa e scegliendo di non sottoscriverla il mutuatario a suo rischio e pericolo può decidere di non fruirne, facendo leva sulla fortuna e su una vita lunga e felice.

Valutando però la decorrenza del mutuo, che talvolta considera anche diversi decenni, è difficile pensare che tutto vada sempre bene e non sorgano problematiche ed eventi inaspettati, come la perdita del lavoro, una malattia che può portare ad invalidità temporanea o permanente, sino all’evento estremo della morte.

Certo si tratta di eventi limite, ma purtroppo non così rari e nel caso si verifichino il peso del mutuo si sposta sulle spalle della famiglia, della moglie e dei figli, che potrebbero avere problemi e difficoltà a far fronte al peso delle rate.

Polizza mutuo: i preventivi proposti dalla banca le polizze scelte dal contraente

La polizza mutuo quindi, anche se facoltativa, viene proposta dalla banca che concede il prestito.

L’istituto di credito di norma propone tre preventivi di polizza, due dei quali devono essere di compagnie assicurative che non hanno nulla a che fare con la banca.

Se i tre preventivi non dovessero convincere il mutuatario, lo  stesso ha il diritto di non accettarli, optando invece per una polizza di suo gradimento, a patto che rispetti le regole e contenga i requisiti richiesti dall’istituto di credito.

La polizza mutuo di fatto è un’ulteriore garanzia richiesta dalla banca, e considera diverse tipologie come l’assicurazione mutuo per malattia, perdita del lavoro o addirittura morte.

Nei casi più estremi la compagnia assicurativa si sostituisce al mutuatario laddove quest’ultimo non è in grado di versare la rata, per motivi diversi, garantendogli però la proprietà dell’immobile.

Nel caso di surroga o estinzione anticipata del mutuo, laddove il mutuatario decida di pagare i premi restanti in un un’unica rata, la compagnia assicuratrice deve rimborsare la parte già pagata.

E’ un diritto inviolabile del cliente la scelta di recedere dal contratto relativo alla polizza mutuo entro 60 giorni dalla data della stipula.

Il mutuatario ha inoltre il diritto di essere informato circa il valore della provvigione percepita dalla banca per l’intermediazione con la compagnia assicuratrice.

L’assicurato può scegliere la soluzione più adeguata in termini di pagamento optando per un versamento unico oppure per le tradizionali rate mensili, semestrali o annuali.

Assicurazione mutuo e detrazioni

Per chi acquista la prima casa sottoscrivendo un mutuo esiste il diritto di godere delle detrazioni ai fini dell’Irpef.

La legge di stabilità 2018 ha decretato che sono detraibili anche le polizze infortuni e le assicurazioni casa contro le calamità nella percentuale del 19%.

FIAIP: nell’acquisto di una casa affidati ad un agente immobiliare

L’acquisto di una casa è certamente una delle operazioni economiche più importanti nella vita. Prima di avventurarsi in questa decisione bisogna fare attenzione a molti aspetti per evitare di non incorrere in una sonora fregatura.

Per prima cosa bisogna affidarsi ad un agente immobiliare professionale, l’unico che garantisce e assicura che in fase di compra/vendita non ci sia nessun tipo di truffa.

Per sensibilizzare i cittadini verso questa tematica e sulle numerose truffe in cui ognuno di noi può incorrere sia sul web che tramite finti agenti immobiliari, la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ha lanciato ad ottobre una campagna di comunicazione digitale.

L’iniziativa ha come pilastro centrale tre video, ciascuno da 45 secondi, in cui vengono raccontate tre storie tipo e altrettante situazioni differenti.

I video mettono in guardia i consumatori poco attenti dai rischi in cui possono ritrovarsi solo perché pensano di voler “risparmiare” e “raggiungere velocemente l’obiettivo” nel momento in cui vogliono acquistare una casa, vendere un immobile e/o affittare un locale commerciale. Contesti diversi che, comunicano al target i pericoli della disintermediazione immobiliare.

In occasione della presentazione a Roma della campagna che tutela i cittadini dalle trattative “fai da te” il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini ha sottolineato come la Federazione “ha sempre lavorato per creare un circuito di sicurezza nella compravendita immobiliare, circuito che dovrebbe vedere uniti tutti gli attori della filiera contrattuale”.

“Da sempre – ha aggiunto – lavoriamo per unire le varie figure professionali che accompagnano il cliente nel percorso precontrattuale e in quello dei trasferimenti. Due fasi molto diverse che però avrebbero bisogno di essere integrate”.

Per questa prima campagna digitale di comunicazione, diretta al cittadino in genere e al cliente in particolare, FIAIP vuole comunicare in maniera moderna e infatti gli short video sono pubblicati sui social network. Si tratta della giusta strategia in quanto i video diventano virali con conseguente aumento della visibilità, che garantisce così di sensibilizzare il maggior numero di utenti sui rischi del “fai da te”.

“Chi promette al mercato di fornire valutazioni veritiere – ribadisce più volte la Federazione -, basandosi per le valutazioni immobiliari su algoritmi di cui nessuno conosce i codici, molto probabilmente non sa o non vuole sapere che la valutazione del bene casa è molto complessa, e che ogni unità immobiliare è diversa l’una dall’altra. Massificare le valutazioni può esser utile per le start up del web che vogliono svolgere le funzioni degli agenti immobiliari, ma non certo alle famiglie italiane che nell’acquisto della loro casa, mettono i risparmi di una vita”.

Di seguito gli altri 2 video della campagna

Attività del consulente patrimoniale: parliamo con Enrico Cerreto

Attività del consulente patrimoniale: parliamo con Enrico Cerreto

“Il consulente patrimoniale è un professionista in grado di supportare e consigliare il cliente in ogni sua esigenza finanziaria”. Esordisce così Enrico Cerreto, consulente patrimoniale con alle spalle anni di attività nel mondo finanziario e bancario, con il quale parliamo del patrimonialista e della sua attività.

A delineare, in modo sempre più chiaro e definitivo, la figura del consulente patrimoniale hanno contribuito gli ultimi sviluppi normativi. “La MiFID II – afferma Enrico Cerreto – è entrata in vigore lo scorso 3 gennaio 2018 con l’obiettivo di migliorare la trasparenza sui costi a beneficio del cliente finale, senza dimenticare che il consulente patrimoniale è un professionista competente”.

La consulenza patrimoniale mette in sicurezza il patrimonio e lo tutela dai rischi connessi alla sfera personale, familiare, professionale ed aziendale. La protezione patrimoniale è un processo che va avanti per tappe.

“La consulenza inizia – spiega Enrico Cerreto – instaurando un rapporto di fiducia con il nuovo cliente, si passa poi ad analizzare il patrimonio da proteggere, si individua la struttura familiare, gli obiettivi delle persone che ne fanno parte, i flussi reddituali, e le aree di rischio da cui tutelarsi, con riferimento ad una pluralità di strumenti giuridici a disposizione. É necessario anche individuare e condividere le strategie migliori per la messa in sicurezza e, in prospettiva, la trasmissione del patrimonio personale e familiare”.

In questa fase il professionista deve far emergere problemi, esigenze e bisogni del cliente nel suo intero ciclo di vita, tenendo sempre come punto di riferimento il raggiungimento degli obiettivi condivisi con il cliente.

“Essenziale ed importante è anche l’attività di monitoraggio – evidenzia il consulente patrimoniale Enrico Cerreto – in relazione sia agli obiettivi, che potrebbero mutare nel tempo, sia in merito all’efficacia degli strumenti giuridici utilizzati. Ribadisco che la protezione patrimoniale è importante in quanto consente di mettere in sicurezza preventivamente patrimoni personali o familiari spesso generati nel corso di molti anni da una o più generazioni che potrebbero, in caso di eventi imprevisti o casuali, rimanere compromessi o distrutti”.

“Non dimentichiamo – prosegue Cerreto – che il patrimonio di ogni individuo non è fatto solo di valori mobiliari ed immobiliari, ma anche da valori affettivi da tutelare e proteggere. Pertanto nella mia attività propongo sempre un ventaglio di soluzioni su cui discutere e verificare l’effettiva condivisione con gli obiettivi del cliente”.

Il compito del consulente patrimoniale è quindi di aiutare il cliente a riconoscere le sue necessità, ordinarle ed organizzarle, individuando insieme le priorità personali.

“Il concetto che io ho della consulenza è di proporre ma soprattutto condividere esperienze e competenze. Considero inoltre di grande importanza il passaggio generazionale, pertanto il cliente deve sì pianificare ma anche decidere come e a chi lasciare il frutto del suo lavoro”.