Mercato immobiliare, la situazione: nessun segno di cedimento

Non sembra dare segni di cedimento il mercato immobiliare, neanche dopo l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Il mutuo non sembra più avere le medesime caratteristiche di qualche tempo fa, con il sistema a tassi bassi che pare ormai aver cambiato regime. Insomma, il tasso fisso al di sotto della soglia dell’1% e quello variabile allo 0,5% potrebbero ben presto lasciare la scena a dei tassi decisamente differenti.

Secondo quanto è stato riportato da parte di una serie di esperti del settore non ci si dovrebbe preoccupare troppo, dato che il trend in aumento, in realtà, si svilupperà in maniera decisamente graduale. In questo modo, sia i risparmiatori che gli investitori avranno la possibilità di adeguarsi a un nuovo meccanismo che non è detto possa essere così negative come ci si potrebbe attendere.

Mutui: il punto sulle case di proprietà

Nel nostro Paese le persone fisiche posseggono il 38,1% del totale degli immobili di proprietà ad uso abitativo; e di questi, inoltre, il 9,6% è in affitto, mentre l’11,6% viene tenuto a disposizione. Sono questi alcuni dei dati interessanti emersi da “Gli immobili in Italia 2011“, un Rapporto che nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, e che fotografa quella che è non solo in Italia la distribuzione del patrimonio immobiliare, ma anche l’evoluzione del reddito e della ricchezza dei cittadini proprio sulla base di quello che nel nostro Paese da sempre viene considerato un bene rifugio. Per quel che riguarda invece gli immobili che non sono di proprietà delle persone fisiche, in accordo con quanto riportato dall’Agenzia del Territorio, questi nell’82% dei casi risultano essere in possesso di soggetti giuridici piccoli e medi, ma anche micro imprese. Il tutto a fronte di quasi il 50% di queste proprietà che risulta essere ubicato nelle aree dei distretti industriali.

Mutuo casa: opportunità d’acquisto per le famiglie brianzole

In futuro nella Brianza sono ben 30 mila le famiglie che sono intenzionate ad acquistare una casa in virtù del fatto che quello nel mattone, nonostante tutto, rappresenta sempre la miglior garanzia di investimento e di tutela del risparmio. Questo è quanto ha dichiarato il componente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Mauro Danielli, sottolineando in particolare come nel primo trimestre di quest’anno ci sia stato un sensibile aumento delle compravendite a fronte di una lieve contrazione dei prezzi che lascia presagire come la paura di un crollo delle quotazioni sia oramai alle spalle. A Monza, infatti, negli ultimi sei mesi i prezzi sono scesi ma di un modesto 1,7% a fronte di un -1,4% di calo medio registrato in Brianza; questi dati, in particolare, emergono da “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Monza e Brianza“, un rapporto sul primo semestre di quest’anno che la Camera di commercio di Monza e Brianza ha realizzato avvalendosi della collaborazione di Borsa Immobiliare e di Fimaa Milano.

Tecnocasa: “Mutui traino della ripresa, disoccupazione da paura”

A quasi due anni dall’esplosione di una crisi economica che sembra essere tutt’altro che superata, benché la situazione sia monitorata al pari di quanto avviene con quella dei pazienti trasportati in terapia intensiva, si evidenziano alcuni segnali di ripresa dei quali sarà bene tener conto. Una buona notizia in tal senso giunge dal mercato immobiliare, a quanto pare non più così pericolante come è stato lo scorso anno. A riaccenderci il sorriso è Tecnocasa, il più grande network immobiliare italiano, il quale ha divulgato un rapporto secondo il quale, benché i conti stiano facendo segnare un deficit importante rispetto alla situazione del 2007 (attivo di 30 milioni di euro nel 2009 contro i 32 del 2008 e i 40 del 2007), pare che il barometro del mercato degli acquirenti abbia tutta l’intenzione di tornare a segnare “bel tempo”.