Mutui, Italia: il tasso fisso è il più caro d’Europa

Viva l’Europa, viva l’Euro! Se infatti da un lato non possiamo negare che la percezione della perdita di ricchezza generata dall’introduzione della moneta unica è stata è continua ad essere presente tra i risparmiatori italiani, dall’altro non possiamo negare che l’Euro rende possibili comparazioni molto meno semplici da effettuare fino a soli 10 anni or sono. La lente d’ingrandimento si può focalizzare oggi sui mutui a tasso fisso, partendo dal presupposto che se ne potrebbero scoprire delle belle. E se ne scoprono: emerge infatti che i mutui a tasso fisso erogati in Italia sono più cari di 60 punti base rispetto a quelli di Francia, Germania e – in linea generale – della media dei paesi che rientrano nell’area Euro. Per contro, i prestiti a tasso variabile sono più convenienti in Italia (dove si risparmiano 36 punti base). Come è mai possibile?

Mutui: raccolta, loan-to-value e giustizia inefficiente alla base della crescita dei costi

Sorpresa: se la crisi dell’economia reale sembra aver sconvolto un po’ tutte le abitudini di vita dei risparmiatori d’America ed Europa, a quanto pare nulla ha cambiato invece per quanto riguarda i mutui. È quanto emerge dal secondo numero dei “Temi di Economia e Finanza” del Centro Studi e Ricerche Abi, secondo cui “non sembra potersi affermare che la crisi finanziaria internazionale abbia in via generale impattato direttamente sui criteri applicati dall’industria bancaria europea per la definizione delle condizioni economiche applicate sui mutui”. Questo però non significa che mutui e crisi debbano essere considerati, da ora in avanti, due argomenti che viaggiano su binari separati…

Mutui ipotecari: febbraio a -2%, 2010 di buona speranza

Quando c’è una notizia buona ed una cattiva, generalmente si chiede all’interlocutore di rivelare, per prima, la seconda, in modo che poi arrivi la prima a cancellare la delusione o quantomeno a mitigarla. Seguiteci, perché oggi abbiamo per voi una notizia buona ed una cattiva e non è detto che la seconda, in realtà, sia così malvagia come potreste aspettarvi. Cominciamo appunto dalle brutte notizie: nel mese di febbraio appena concluso la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha registrato, dopo mesi di costante crescita, un segno negativo, -2% rispetto allo stesso mese del 2009. L’economia è tornata a frenare?