Mutuo Twin della Banca Popolare di Bergamo

Permette di conservare la propria liquidità presente sul conto corrente, fa aumentare gli interessi sul conto, e riduce nello stesso tempo la durata del finanziamento ipotecario oppure l’importo della rata. Si presenta così il “Mutuo Twin”, un prodotto proposto alla propria clientela dalla Banca Popolare di Bergamo, Istituto appartenente al Gruppo UBI Banca. Nel dettaglio, “Twin” è un finanziamento ipotecario a tasso variabile che, abbinato al conto corrente “Duetto”, nelle versioni Mio, Noi, Maxi, oppure CinqueAzzero, offre sul conto corrente, e quindi alla liquidità presente, lo stesso tasso di interesse che si paga sul mutuo; in questo modo con gli interessi maturati sul conto corrente il cliente può andare progressivamente a ridurre il proprio debito. In particolare, all’atto della richiesta del “Mutuo Twin” il cliente deve scegliere la finalità di utilizzo degli interessi che, al netto della ritenuta fiscale, vengono maturati sul conto corrente.

Comprare casa con un mutuo in valuta

Rispetto al passato oramai l’offerta di mutui per la casa in Italia è ampia e diversificata. Si può infatti scegliere il classico mutuo a tasso fisso, oppure a tasso variabile; oppure ancora si possono stipulare formule di finanziamento ipotecario più innovative e flessibili come il mutuo a tasso misto, quello con la partenza a rata bassa, o quello con il tetto massimo al tasso a fronte dei vantaggi della rata a tasso variabile. Tutti i mutui descritti sono di norma erogati in euro, ma sta prendendo piede nel nostro Paese anche la formula del finanziamento ipotecario in una valuta diversa dalla moneta unica. Trattasi, in particolare, di finanziamenti che incontrano l’interesse da parte di cittadini che, pur vivendo nel nostro Paese, in prossimità dei confini, svolgono però un’attività lavorativa all’estero.

Mutui in Franchi Svizzeri? Cambio Sconsigliato

Poteva essere un affare, invece si sta rivelando un clamoroso errore di valutazione. Stipulare un mutuo in franchi svizzeri, benché sia un’opzione rara e solo sporadicamente concessa dalle banche all’interno del rispettivo ventaglio di proposte avanzate da ciascuna (a quanto risulta, solo il Gruppo UBI e Banca popolare di Sondrio), non conviene a nessuno, anche se in passato c’è stata una vera e propria corsa a questo genere di investimento. Questo perché la valuta cantonale viaggia, in questi giorni, ai massimi storici rispetto all’euro: una moneta continentale viene scambiata con 1,30 franchi, il che significa – invertendo i fattori – che un franco svizzero vale 0,77 euro, con previsioni che si spingono fino a 0,83 come valore di cui sembra plausibile il raggiungimento entro fine anno.