Mutui USA: chiesti alle banche 50 miliardi $ di rimborso

Lo abbiamo detto più volte ma non abbiamo alcun timore nel ripeterlo qui, ora: la crisi economica mondiale è cominciata con i mutui, dal momento che è proprio da una serie di investimenti su prodotti finanziari legati a mutui a rischio che è esploso il bubbone del collasso e della cattiva finanza (che poi è ricaduto sull’economia reale), e dovrà finire con i mutui, ossia con un piano di salvataggio e di recupero che possa arrestare i problemi del mercato immobiliare e “svuotare” le banche da quell’enorme portafoglio di immobili di cui si sono ritrovate padrone pur nell’impossibilità di ricollocarlo, dal momento che ad oggi sono in pochi a potersi permettere questo genere di investimento.

Mutui USA, Obama al bivio: Freddie Mac e Fannie Mae da aiutare o privatizzare?

C’è un grosso dubbio che attanaglia il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e la sua amministrazione: aiutare o privatizzare? Perché è su questa dicotomia, ben più che sul rilancio dei colloqui di pace israelo-palestinesi (il classico espediente della politica: spostare l’attenzione da un problema ad un altro sperando che l’opinione pubblica si dimentichi, grazie al successo nella seconda missione, della polvere messa sotto lo zerbino nel primo caso), che si gioca il futuro del leader democratico, mai così debole come negli ultimi mesi sul “fronte interno”. Il sistema americano è molto semplice da interpretare: c’è un partito democratico dall’orientamento più “socialista”, per dirla all’europea, e uno repubblicano più “popolare”, sempre per utilizzare uno schema a noi vicino.

Mutui USA: Freddie Mac chiede aiuto alla Fed, servono 6 miliardi

Mentre in America si dibatte sull’opportunità di giocarsi “il carico” di briscola, quell’asso nella manica che consentirebbe alla Federal Reserve di ridurre le rate dei mutui ipotecari contratti dai risparmiatori a stelle e strisce (un affare da 10mila miliardi di euro) ingrossando i portafogli di ciascuno di essi e rilanciando così i consumi, l’onda lunga della recessione – e prima ancora dell’insolvenza sui mutui a maggior rischio – non sembra aver concluso spettacolarmente sulla spiaggia che attende il suo frangersi il proprio percorso distruttivo. O almeno questo è quanto sembra indicare l’ennesima richiesta d’aiuto lanciata dal gigante dei mutui Usa, Freddie Mac.