Le notizie di Federconsumatori sui mutui

Le associazioni di consumatori negli ultimi mesi hanno avuto un bel da fare per spiegare agli istituti di credito che con il loro comportamento stanno strozzando sia i privati che le imprese.

Anche per questo, Federconsumatori ed altre associazioni sono arrivate a siglare un’intesa con i notai. 

Tassi mutui e depositi, aumentano i differenziali

In Italia se da un lato aumentano i tassi sui mutui, ma anche sui prestiti, dall’altro quelli attivi riconosciuti alla clientela sui depositi rimangono sul filo dello 0%. A rilevarlo ed a metterlo in evidenza sono congiuntamente le Associazioni Adusbef e Federconsumatori che, in linea con quanto già reso noto nelle scorse settimane, denunciano come gli Istituti di credito, con largo anticipo rispetto alle mosse ufficiali della Banca centrale europea (Bce), abbiano rivisto al rialzo i tassi debitori applicati sui mutui, sui prestiti e sui fidi. In base ai dati dell’Osservatorio dell’Adusbef, in particolare, sono aumentati in Italia, rispetto alla media Ue, i differenziali sui tassi applicati sui mutui e sui prestiti a scapito della clientela.

Abi, mutui sospesi a oltre 35 mila famiglie

Giungono a margine dell’anno appena concluso altri numeri a illustrare in maniera significativa l’entità della crisi economica che ha interessato più di un nucleo familiare. Tra febbraio e novembre 2010, le banche hanno sospeso mutui per 4,4 miliardi di euro a oltre 35 mila famiglie. Il dato è stato fornito dal presidente dell’Abi, Giusepe Mussari, in occasione della firma della proroga dell’accordo con i consumatori fino al 31 luglio prossimo.

“La misura”, ha illustrato il numero uno di Palazzo Altieri, “è stata applicata a 35.472 contratti di mutuo e la liquidità in più per far fronte alla crisi ha raggiunto una quota pari a 245 milioni di euro. Ogni famiglia avrà dunque a disposizione in media 6.500 euro in più”. Analizzando nel dettaglio, si coglie con immediatezza il fatto che la soluzione più frequente per le operazioni di sospensione ha riguardato l’intera rata (88% dei casi), a dimostrazione del fatto che le cause originarie erano motivate da situazioni critiche e oltremodo impreveibili.