Mutui immobiliari: Ue spinge per un mercato integrato

Un mercato integrato europeo dei mutui immobiliari. E’ questo che ha chiesto la Commissione europea che, al riguardo, ha provveduto nei giorni scorsi a presentare addirittura una proposta di direttiva. Questo affinché un mercato chiave come quello dei mutui nel Vecchio Continente diventi concorrenziale, dinamico, ma anche più trasparente e con conseguenti ricadute positive sia sui consumatori, che potranno fare scelte più consapevoli e sfuggire al “credito irresponsabile”, sia sulle stesse banche che possono in questo modo limitare le sofferenze, ovverosia quella quota di mutui che poi il contraente nel tempo non riesce più a pagare. D’altronde è giusto che si apprenda dal passato visto che con lo scoppio della bolla sui mutui subprime tutte le economie più industrializzate sono cadute in una pesante recessione.

Mutui, calo in Emilia Romagna

L’Emilia-Romagna è la regione che, nel terzo trimestre 2010, ha registrato il maggior calo nel mercato dei mutui. I prestiti per l’acquisto di case e appartamenti a famiglie consumatrici, con 1,07 miliardi erogati, sono calati, infatti, dell’11%, rispetto allo stesso periodo del 2009.

Il dato è fornito da Tecnocasa ed è in controtendenza se confrontato con l’andamento dell’area nord-orientale, che invece segna un +5%. La regione, in ogni caso, si colloca al quarto posto in Italia per volumi erogati nel trimestre, con un 9% di incidenza sul mercato nazionale, mentre un anno fa erogava il 10,6% del totale. Nel report di Tecnocasa viene spiegato anche che se si analizzano i dati dei primi nove mesi dell’anno, rispetto al 2009, la regione ha fatto registrare comunque un aumento dell’11%.

L’importo medio per mutuo, inoltre, sempre riferito ai primi nove mesi, è di 133 mila euro, superiore al dato nazionale (124.500 euro). Nel terzo trimestre tra le province, solo Ravenna (+17%) e Forlì Cesena (+8%) hanno visto incrementare i volumi erogati. Segno negativo per tutte le altre: Modena (-25%), Piacenza (-18%), Reggio Emilia (-14%), Bologna (-13%), Parma (-12%), Ferrara (-8%), Rimini (-6%). A Bologna il calo è stato di 40 milioni, una variazione che sposta il peso della provincia al 2,3% sul totale erogato in Italia (2,8% nel 2009).