Mutui ricostruzione L’Aquila: Chiodi e ABI specificano i contorni della moratoria

Non tutto è dovuto, ed è bene che questa considerazione non sia mai data per scontata. Partiamo ricordando un articolo, apparso nell’aprile 2009 sul sito del Corriere – a pochi giorni di distanza dal terremoto che ha sconvolto il volto dell’Abruzzo e de L’Aquila in particolare – e rimosso in meno di 24 ore, con una rapidità quantomeno sospetta agli abituali frequentatori di questa pagina (che sanno bene come sia spesso possibile trovarvi le notizie delle ultime 48 ore): vi si sosteneva che uno dei problemi che gravano sul bilancio dello Stato sono le calamità naturali. In Italia non esiste infatti l’obbligo di assicurare la casa, ma questo comporta che sia la collettività a pagare la ricostruzione ogniqualvolta di verifica una catastrofe. Articolo rimosso, evidentemente, per non urtare la sensibilità di nessuno.

Mutui L’Aquila: moratoria estesa, ma con limitazioni

“Chiedi e ti sarà dato”, recita un antico adagio mutuato da una pagina del Vangelo. Non è la prima volta, benché in effetti le occasioni si contino sulle dita di una mano, che le richieste avanzate dalla platea dei risparmiatori vengono accolte. In realtà, poi, quanto era stato desiderato non si avrà nelle forme e nei modi in cui era stato desiderato, ma tant’è: può andare bene anche così. Il caso, del quale ci siamo già occupati nel corso della settimana passata, è quello della moratoria sui mutui per i cittadini delle aree colpite dal devastante terremoto del 6 aprile 2009, che ha ferito il volto de L’Aquila e di alcune piccole realtà rurali nelle immediate vicinanze.

Terremoto L’Aquila: Moratoria Mutui, chiesta la proroga al Governo

6 aprile 2009: nel cuore della notte gli abitanti de L’Aquila e dei suoi dintorni vengono destati da una terribile scossa di terremoto, dagli effetti devastanti. Alla fine dell’evento sismico, durato intere settimane, sono state contate 308 vittime; un dolore incommensurabile, cui ha fatto seguito il momento – non meno doloroso e difficile – della ricostruzione. Metà del patrimonio abitativo dell’area colpita è gravemente danneggiato, necessita di essere restaurato quando non addirittura ricostruito ex novo. A fronte di questo problema, una soluzione parziale è giunta dagli aiuti messi in campo dallo Stato. Ma sappiamo bene che la parte principale grava sui singoli cittadini, provati però – oltre che dal terremoto – anche dalle conseguenze della crisi economica mondiale. Serve un aiuto in più, serve una moratoria sui mutui ancor più incisiva rispetto a quella allestita per il resto del Paese.