Mutui e DL Sviluppo, dove sono le misure?

Dove sono le misure sui mutui preannunciate nei giorni scorsi per quel che riguarda il DL Sviluppo, approvato in data odierna in sede di Consiglio dei Ministri dal Governo italiano? La domanda è d’obbligo visto che, in accordo con quanto riportato dal Codacons, l’attuale Governo in carica, nel corso della consueta conferenza stampa a margine, non ha fatto alcun cenno a due dei provvedimenti che avrebbero fatto decisamente comodo alle famiglie in difficoltà ed in generale ai consumatori se chiaramente strutturati nella maniera giusta. Stiamo parlando, nello specifico, delle misure per contenere il caro-benzina, e per venire incontro alle famiglie che stanno pagando mutui a tasso variabile le cui rate mensili stanno lievitando in maniera preoccupante e rischiano di aumentare ulteriormente nei prossimi mesi. Ebbene, secondo il Codacons il Governo non ha detto nulla in conferenza stampa sui mutui in quanto probabilmente s’è reso conto che il concedere la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile solo a quelle famiglie con Isee sotto i 30 mila euro, e con finanziamenti originari sotto i 150 mila euro, avrebbe avuto un impatto minimo tanto sull’economia quanto sulle famiglie che acquistano casa.

Mutuo più caro: a rischio 30 mila famiglie

L’annuncio della Banca centrale europea di ieri di voler innalzare tra non molto i tassi di interesse, citando i rischi legati all’inflazione, rischia di giocare un brutto scherzo in Italia alle famiglie che pagano il mutuo. Gli effetti già si sono fatti sentire visto che l’euribor con scadenza a tre mesi è letteralmente schizzato sopra la soglia dell’1,15%, attestandosi nelle ultime ore sui massimi dal mese di giugno del 2009. In Eurolandia, anche in base agli ultimissimi dati comunicati da Eurostat, c’è una persistente ascesa dei prezzi al consumo anche e soprattutto a causa delle speculazioni sulle materie prime cui si aggiungono gli aumenti dei prezzi dei prodotti energetici, a partire dal petrolio. Di conseguenza, con l‘euribor in crescita, i mutui a tasso variabile rischiano di diventare decisamente più cari.

Mutui in sofferenza: la proposta del Codacons

Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe da parte del Senato, con il provvedimento che ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva, l’attuale Governo in carica sta aiutando le banche e non certo i risparmiatori. Ad affermarlo è il Codacons che, in particolare, ha sottolineato tra l’altro come, se veramente si vogliono aiutare le famiglie, lo Stato dovrebbe farsi carico dei mutui in sofferenza adottando il principio della portabilità. Così come secondo l’Associazione con il Milleproroghe avrebbe dovuto eliminare tutti quei costi e quei balzelli che vessano i correntisti/risparmiatori, e che di certo non rappresentano un volano per la crescita, anzi la deprimono. Il Codacons, tra l’altro, in passato non ha di certo avuto parole dolci per la moratoria ABI che prevede la sospensione del mutuo per una durata pari a dodici mesi consecutivi.